CANZONI DELLA SETTIMANA: le nuove uscite discografiche (28 Marzo 2025) #NewMusicFriday

CANZONI DELLA SETTIMANA: le nuove uscite discografiche (28 Marzo 2025) #NewMusicFriday

Benvenuti al nuovo appuntamento con Newsic Friday Vol. 13-2025! Un listing come al solito per tutti i gusti sonori… 

LA PLAYLIST

LE PAGELLE BRANO PER BRANO

Neffa –  Voto 8,50 – È solo un’intro, ma è già una dichiarazione d’intenti. Neffa sta per tornare e questa è la promessa: stile intatto, luccicante e senza compromessi. Onesto, dritto, possente. Un assaggio che sa di grandezza imminente. Master! 

Little Simz –  Voto 8,50 – Little continua a sfornare qualità, con un pezzo che è al contempo morbido e intenso. Riesce a rendere leggeri anche i manifesti più carichi di significato, con un soul che ha la magia di avvolgere. Un talento straordinario che non smette di sorprendere.

chiello –  Voto 8,00 – Chiello illumina e si espande. La sua evoluzione artistica si apre in un brano dal retrogusto orchestrale, con un retro gusto anni sessanta, intenso nelle liriche e vibrante di contemporaneità. La melodia, sospesa tra delicatezza e sogno, avvolge e trascina, confermando una crescita che sa di maturità e visione. Talento! 

Basta Session N.6  –  Voto 7,50 – Un incontro straordinario di talenti: Ghemon, Giovanni Truppi, Simone Matteuzzi e Goedi hanno dato vita a qualcosa di unico. Il brano, arricchito da un campione tratto da Todo Modo di Elio Petri, guadagna una profondità che trascende la musica, aggiungendo una dimensione cinematografica e concettuale che amplifica l’intensità del tutto. Un progetto che si fa ascoltare e riflettere.

Godblesscomputers –  Voto 7,30 – Godblesscomputers continua a tracciare il suo percorso con una fusione elegante di elettronica e jazz, attraversando il dancefloor con maestria e fascino. Ogni brano è un flusso continuo di suoni che cattura e trasporta l’ascoltatore, mantenendo un equilibrio perfetto tra sperimentazione e ritmo coinvolgente. 

Sophie Ellis-Bextor –  Voto 7,25 – Sophie Ellis-Bextor, la regina del dance floor, continua a dominare con classe e qualità. Le sue visioni sonore, sofisticate e avvolgenti, catturano l’ascoltatore e lo fanno ballare con eleganza. Un ritorno che incanta e fa sognare: uaooooo!

Mumford & Sons Voto 7,00 – I Mumford & Sons intraprendono un nuovo viaggio musicale, dove intensità sonora e talento compositivo si fondono. Ogni nota è un passo verso l’evoluzione del loro sound, che mantiene la forza emotiva e la qualità che da sempre li contraddistinguono, senza rinunciare a nuove sfide artistiche.

Franco 126 – Giorgio Poi – Voto 7,00 – I due si cimentano in un pop leggero, sospeso, calibrato alla perfezione. L’attacco strizza l’occhio a Maybe Tomorrow degli Stereophonics, ma il brano prende presto il volo con una freschezza tutta sua. Scorre senza intoppi, super ascoltabile, e dimostra che la forma-canzone, quando ben congegnata, resta.

Artie 5ive – Voto 7,00 – Artie ha fatto il salto di categoria. Ormai è un King senza discussioni. La sua evoluzione si avverte ovunque: nelle liriche, affilate e perentorie, nei beat contemporanei ma mai scontati, nella struttura che incalza senza cedimenti. Un’opera che consacra e ridefinisce il suo statuto artistico. Al top! 

Lorenzza –  Voto 7,00 – Lorenza scava nelle radici brasiliane e le intreccia con il presente, muovendosi con eleganza tra tradizione e contemporaneità. Delicata e ruvida allo stesso tempo, racconta l’amore senza artifici, con una sincerità che arriva dritta. Un nome da segnare: il suo percorso è appena iniziato, ma ha già sostanza.

Giuse The Liza – Voto 7,00 – Giuse The Lizia dipinge un ritratto generazionale tra disillusione e incomunicabilità. Anna e Marco (citazione a Dalla) si sfiorano e si perdono, come tante storie di oggi, in un mondo frammentato. Citando I Cani, Giuse costruisce un brano che parla d’amore, ma soprattutto di distanze. Bravo! 

soap –  Voto 7,00 – Un gioco di contrasti avvolgenti. Da una parte, la musica esplode in un’energia luminosa e festosa, nascondendo la tossicità e il disagio; dall’altra, quando il caos diventa insostenibile, il sound si fa avvolgente e contemporaneo. Un affascinante equilibrio tra luce e ombra.

Giulia Mei – Anna Castiglia  –  Voto 7,00 – Un diario di vita ordinaria, senza fronzoli, dove la curiosità infantile e il disordine diventano protagonisti. Un inno a chi non ha paura di deviare dalla strada tracciata, dedicato a chi ascolta come se ogni suono fosse il primo, senza filtri né aspettative. Un atto di coraggio artistico che celebra la libertà dalle convenzioni. La collaborazione con Anna Castiglia è perfetta! 

Le Nora  –  Voto 7,00 – Il risultato di un processo creativo che integra testo e ambiente, con una produzione che segue il ritmo della scrittura. L’artista crea un pezzo intimo e liberatorio, dove la chitarra, le strofe sussurrate e la cassa dritta si intrecciano, dando vita a una canzone che esplora la libertà del movimento e della musica.

 

Kali Uchis –  Voto 6,75 – Kali Uchis disegna un paesaggio sonoro intimo e passionale, un brano che avvolge e trova il suo posto tra emozione e sensualità. La sua musica è un abbraccio che colloca l’ascoltatore in un mondo personale e vibrante, sospeso tra sogno e realtà.

Carl Brave  – Voto 6,75 – Carl Brave racconta una Roma meno da cartolina, più vissuta, tra ombre e contraddizioni. La città diventa specchio della sua scrittura, cruda e sincera, tra magnificenza e brutalità. Il brano segna un’evoluzione: la sua miscela di urban, indie e pop si rinnova senza perdere identità. Un nuovo tassello di un percorso sempre più maturo.

Fabrizio Moro – Il Tre –  Voto 6,50 – I due affrontano il tema delicato del suicidio, riflettendo sulle difficoltà insormontabili che la vita può presentare. Con parole che raccontano la sofferenza interiore e la lotta contro quella voce di paura che schiaccia, la canzone diventa un inno a chi affronta il coraggio di vivere, nonostante tutto. Un atto di solidarietà musicale, che trova una sua forza nell’autenticità del racconto.

Clementino –  Voto 6,50 – Un brano potente e sincero, che esplora il contrasto tra sogni e difficoltà. Con immagini vivide e un flow incalzante, l’artista trasforma frustrazione in liberazione, creando un pezzo che parla direttamente al cuore, tra lotte e consapevolezza.

Ariana Grande – Voto 6,50 – Ariana attraversa i tessuti del pop con maestria, intrecciando melodia, leggerezza e una dolce intimità. Il tutto scorre su un ritmo andante ma soffice, calibrato al millimetro. Sempre sul pezzo, senza strafare, conferma un’eleganza naturale che rende il suo pop immediato ma mai banale.

Valentina Parisse – Voto 6,50 – Un brano che esplora storie ed emozioni non vissute, ma che continuano a influenzare il presente. Capitoli incompleti, lasciati alle spalle, mentre la vita prosegue, imparando a convivere con ciò che non è mai stato davvero concluso.

Linkin Park  – Voto 6,50 – ​I Linkin Park, con la nuova formazione guidata da Emily Armstrong, proseguono la loro metamorfosi sonora. Il brano riafferma il loro marchio di fabbrica: un’energia travolgente che si fonde con una struttura musicale solida e riconoscibile. 

Katana Koala Kiwi  – Voto 6,50 – ​Un brano dalle sonorità emo-rock che esplora con nostalgia l’abbandono dell’adolescenza. Il timore e l’inadeguatezza cedono il passo alla crescita e alla ricerca di felicità, raccontando il passaggio doloroso ma necessario verso una nuova fase della vita. 

Plant – Voto 6,30 – Un brano introspettivo che esplora la crescita e il ricordo, mettendo in dialogo passato e futuro. Plant (Francesco Clemente – La Sad) si racconta in modo inedito, riflettendo sul cambiamento silenzioso dell’età adulta, con un sound che reinventa l’alt pop verso nuove dimensioni.

Versailles – Voto 6,30 – Tra dark pop ed elettronica minimale, il pezzo esplora l’insoddisfazione e le contraddizioni dell’industria musicale. Un sound cupo e magnetico che non ti fa skippare…

Sano  – Voto 6,30 – ​Una ballad anti-pop che mescola tradizione italiana con sonorità urban ed elettroniche. La traccia sovverte la ballata romantica, raccontando un amore sfumato e sostituendo le dichiarazioni con un elenco di sostanze. Un esperimento audace che segna un ponte tra la scrittura passata e quella futura dell’artista.

 

Diora Madama – Voto 6,30 – Che Mi Fotte fonde rap e urban pop con sonorità meridionali, creando un equilibrio tra tradizione e contemporaneità. Diora Madama e Leslie celebrano le radici abruzzesi, con un omaggio a “Cicirinella Teneva Teneva” e una fusione di folk e suoni elettronici. La produzione dona autenticità e freschezza al brano.

Lorenzo Salvetti  – Voto 6,25 – ​Una dolce ballad che esplora le contraddizioni di una relazione, dove l’amore si trasforma in una lotta tra speranza e rassegnazione. Le parole evocano immagini di vita quotidiana, dalla cicatrice che resta come simbolo di una ferita mai guarita alle “nottatacce” che segnano il tempo.

Emma Muscat – Voto 6,25 – Un nuovo capitolo nella carriera di Emma Muscat. Il racconta della sua gravidanza, dell’arrivo di una nuova vita, trasformando il cambiamento in una dichiarazione d’amore profonda e sincera. Un passo evolutivo nella sua musica, che oggi si fa più personale e toccante che mai (anche se in certi passaggi mi sembra un po’ Elodie). 

Silent Bob – Voto 6,15 – Silent Bob dipinge notti di incontri fugaci e riflessioni offuscate, bloccato in abitudini che mescolano nostalgia e autodistruzione. Con rime crude, esplora il fascino delle tentazioni e le sue dolorose conseguenze. La produzione di Sick Budd, tra suoni che rimandano al rap da club degli anni 2000.

Irbis – Frah Quintale  – Voto 6,00 – Una traccia leggera, autoironica e malinconica, che nasce dalla spontaneità della collaborazione con Frah Quintale. Un flusso di ricordi e rimpianti, che si svela intimo e sincero, accompagnato da un reggaeton lento dal gusto estivo.

Orlvndo – Voto 6,00 – Un viaggio emotivo tra le scelte che definiscono la vita. Il brano esplora il conflitto tra il desiderio di partire e la nostalgia di ciò che si è perso. Tra synth avvolgenti e un ritornello energico, il pezzo trasforma i rimpianti in adrenalina, spingendo l’ascoltatore a vivere con maggiore intensità.

VillaBanks – Guè – Voto 5,00 – VillaBanks resta ancorato al suo stile, senza scossoni. Liriche e beat ricalcano cliché ormai consumati, tra edonismo sfacciato ed esasperazioni sessuali. A dare manforte arriva Guè, e il risultato è prevedibile: lusso, vizio e autocelebrazione su un tappeto sonoro che non sorprende ma fa il suo dovere.

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