CARL BRAVE il nuovo singolo “Che poi”
Carl Brave, torna con Che poi , brano inedito che anticipa il suo prossimo progetto discografico.
Un ritorno atteso quello dell’artista producer romano, che in breve tempo è riuscito ad appassionare pubblico e critica con canzoni diventate manifesti per le nuove generazioni (ma non solo), e che arriva dopo il travolgente successo del precedente “Notti brave”, album certificato Disco di Platino, “Polaroid”, Doppio Platino, e ben 9 Platini, 4 Dischi d’Oro e milioni di visualizzazioni per i suoi singoli brani.
“Che poi”, scritta e prodotta dallo stesso Carl Brave, è una traccia che conquista fin dalle prime note con un beat travolgente e un riff di chitarra ossessivo che corre veloce tra le strade della sua Roma e accompagna idealmente già fuori dall’inverno.
IL CORTOMETRAGGIO
L’uscita è affiancata da un video-cortometraggio che si preannuncia un vero e proprio cult per la straordinaria partecipazione di Carlo Verdone. Girato nei leggendari studi di Cinecittà e diretto da Fabrizio Conte, il video mostra i due “Re di Roma” giocare tra citazioni cinematografiche e scenografie ‘epiche’.
IL TESTO
Come va?
Caffellatte e cornettino crema
La mattina sempre nello stesso bar
E non metti manco la catena
Rubi una Seven Up
Guarda là
Che si gira tutta Roma quando passi
Col tuo pantalone bianco all’Ara Pacis
Per educazione
Do un colpetto di clacson
E ti guardo
Che poi con te è tutto un flirtare
Ma tu non concludi mai
Ti ho preso due-tre girasoli per farmi perdonare
E dai…
La mia felpa fluo, uh-oh
Nei tuoi occhi blu-u-u
Eravamo un duo-uh-oh
Ma ora non lo siamo più
Sotto casa che ti faccio mille poste
Butti giù dalla finestra foto nostre
Io le acchiappo e grido “Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh-ohoh”
Una media per me (due)
Una birra, fai due (tre)
Una media per lei (due)
Una birra, fai due (tre)
Una media per me (due)
Una birra, fai due (tre)
Una media per lei (due)
Una birra, fai due
Tua madre fuma MS Rosse
Sorride, è bella, c’ha i colpi di tosse
Colpi di sole biondo platino
Che va di moda tra le signore
Tu sei il mio sangue, sei i miei capillari
Sei ‘na vecchia storia che sa di Campari
Sulla sedia le giacche s’abbracciano
Piante grasse ingrassano, due vite non ci bastano
Da amici a fratelli siamesi, siamesi
E poi sei sparita per mesi (per mesi)
E mo’ non capisco perché
Tra noi solo chilometri di pareti
Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh
Vorrei stare incastrati come gli origami
Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh
E sta’ lontani è come sta’ ai domiciliari
La mia felpa fluo, uh-oh
Nei tuoi occhi blu-u-u
Eravamo un duo-uh-oh
Ma ora non lo siamo più
Sotto casa che ti faccio mille poste
Butti giù dalla finestra foto nostre
Io le acchiappo e grido “Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh-ohoh”
Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh
Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh
Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh
Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh
Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh
Eh-oh, eh-oh, oh, eh-oh, eh-oh
Una media per me (due)
Una birra, fai due (tre)
Una media per lei (due)
Una birra, fai due (tre)
Una media per me (due)
Una birra, fai due (tre)
Una media per lei (due)
Una birra, fai due (tre).
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