DEAR JACK e PIERDAVIDE CARONE: il coraggio di “Caramelle”
“Caramelle” un brano duro ma allo stesso tempo delicato.
L’accoppiata Dear Jack e Pierdavide Carone ha incuriosito i più, poteva sembrare una mossa commercialmente poco riuscita, se non fosse che Caramelle è stata esclusa dal prossimo Festival di Sanremo e solo ascoltandola capisci quanto ciò sia ingiusto
Una tematica non semplice da affrontare, gli abusi sessuali, la pedofilia sono stati a lungo argomenti off-limits nella musica popolare italiana.
Sui social network Pierdavide ha raccontato: «Siamo tutti vittime di abusi, in famiglia, a scuola, sul posto di lavoro, sui social, nella società, e lo siamo in diverse forme, così molte e multiformi da non esserne, a volte, nemmeno coscienti. In Caramelle racconto di abusi sessuali, e se forse una ragazza di quindici anni può essere già in grado di capire a quale abuso è stata sottoposta dal suo stupratore, forse un ragazzino di dieci anni non ha nemmeno ben chiaro cosa gli sia successo. Entrambi, tuttavia, sono ben consci che qualcosa sia successo, e che dopo non sarà mai più lo stesso. Anche se e quando torneranno a respirare…»
Il brano è un susseguirsi di racconti fati di nomi e abitudini, di segni che non si cancellano malgrado il tempo che passa.
Condividiamo il testo di Caramelle, un brano che sicuramente continuerà a far parlare di sé.
Caramelle – Testo
Ciao, sono Marco e dieci anni è la mia età,
Ho i capelli biondi e vado in quarta a,
Tranne matematica a me piace studiare,
Mio papà e mia mamma hanno un negozio alimentare,
Ho una sorella cinque anni più di me
Ed un fratellino che sta per nascere,
E non vedo l’ora che arrivi in fretta maggio,
Che se farò il bravo potrò tenerlo in braccio,
Il mio migliore amico si chiama Giosuè,
Pensa che anche in classe siede vicino a me,
Poi alla campanella voliamo come piume
E finché fa buio tiriamo sassi al fiume,
Ieri pomeriggio però lui si è ammalato
E perciò alla fine da solo sono andato,
E mentre giocavo uno strano sconosciuto
Prima mi ha guardato e poi si è avvicinato,
E con fare misterioso ma gentile
Si è seduto accanto a me sopra il pontile,
E prima che io prendessi un sasso da tirare,
Lo strano sconosciuto ha cominciato a dire:
“Dammi la mano bambino e vieni nel bosco,
No che non sono un estraneo, io ti conosco,
Vengo dal tuo stesso posto”,
Nel mio silenzio il ricordo di cose più belle,
Il colore delle stelle, mentre prendi la mia pelle,
In cambio un sorriso e due caramelle.
Ciao, sono Marica e ho fatto quindici anni,
Sono già un’adulta e ho fatto molti sbagli,
Primo, mettermi con Luca invece che con Dario,
Sì, forse è più bello ma è troppo autoritario,
E così per dispetto sono uscita con le amiche,
E dopo una per una a casa siam tornate,
Che palle, casa mia è sempre l’ultima,
In fondo a quella via buia e torbida,
E come non bastasse è anche scoppiato il temporale,
Ho fatto anche lo shampoo stamattina, porco cane,
Perché da qualche tempo il mondo è un’agonia,
Qualsiasi cosa faccia è sempre colpa mia,
Fortuna che un signore mi ha offerto un passaggio,
Non l’ho mai visto prima però mi sembra saggio,
La vita non è un film, cosa vuoi che mi succeda?
E mentre penso questo all’improvviso cambia strada.
“Dammi la mano bambina e vieni nel bosco,
No che non sono un estraneo, io ti conosco, Vengo dal tuo stesso posto”,
Nel mio silenzio il ricordo di cose più belle,
Il colore delle stelle, mentre prendi la mia pelle,
In cambio un sorriso e due caramelle, Due caramelle.
Ti prego, fa’ in fretta ciò che devi fare, Ti prego,
fallo in fretta senza farmi male, Ti giuro, non avrò niente da raccontare,
Però fa’ in fretta così torno a respirare,
Ti prego, fa’ in fretta ciò che devi fare, Ti prego,
fallo in fretta senza farmi male, Ti giuro, non avrò niente da raccontare,
Però fa’ in fretta così torno a respirare.
“Dammi la mano bambino e vieni nel bosco,
No che non sono un estraneo, io ti conosco, Vengo dal tuo stesso posto”,
Nel mio silenzio il ricordo di cose più belle, Il colore delle stelle,
mentre prendi la mia pelle, In cambio un sorriso e due caramelle,
“Dammi la mano bambina e vieni nel bosco, No che non sono un estraneo,
io ti conosco, Vengo dal tuo stesso posto”,
Nel mio silenzio il ricordo di cose più belle,
Il colore delle stelle, mentre prendi la mia pelle,
In cambio un sorriso e due caramelle.
Ti prego, fa’ in fretta ciò che devi fare,
Ti prego, fallo in fretta senza farmi male,
Ti giuro, non avrò niente da raccontare,
Però fa’ in fretta così torno a respirare