GANG OF FOUR esce il nuovo album “Happy Now”
Tornano i Gang of Four con un nuovo album intitolato “Happy Now”.
Abbiamo la memoria corta, il mondo non è poi cambiato molto. La polarizzazione non è un fenomeno nuovo. Avevamo un’idea e l’abbiamo portata avanti; ma ora tutto è crollato diventando polvere. Ciò che era solido ora è carta velina, “Paper Thin”. Un tempo, potevamo chiudere la porta, ora non più, il mondo esterno ci raggiungerà sempre e comunque.”
Andy Gill – Gang of Four
Il disco è la sintesi perfetta del classico sound dei GO4 in chiave moderna — un tocco di pop con quelle intramontabili linee di chitarra angolari e i ritmi spezzati — e di un’immagine che scorre velocemente in avanti. Grazie a questa combinazione di elettronica e chitarra frastagliata, che rincorre i suoni del 21o secolo, si arriva a un equilibrio sorprendente con i suoni fondamentali della band e l’infaticabile attenzione verso tutto ciò che è attuale e nuovo. Ne è l’esempio il primo singolo – il vibrante “Paper Thin” – e il risultato è una raccolta di brani anthemici all’insegna della confusione moderna. “Happy Now” è un album per i tempi che viviamo.
Brani di spicco, come quello di apertura “Toreador” o “Change The Locks”, “Ivanka: My Name’s On it”, “White Lies” e “I’m A Liar” riflettono pienamente l’energia del loro live show, uno spettacolo veramente bello.
“Change The Locks” il nuovo singolo dei Gang of Four è pubblicato da Townsend Music ed è disponibile su tutte le maggiori piattaforme di streaming.
I Gang of Four hanno pubblicato una serie di album, incluso “Entertainment”, accolto nel 1979 con ottime critiche in tutto il mondo (che nel 2019 celebra il suo 40° compleanno), ispirando direttamente diverse band, dalla generazione post-punk inglese alle successive grandi band. I Red Hot Chili Peppers, gli INXS, i R.E.M., gli U2, i Rage Against the Machine, i Nirvana e i Massive Attack hanno tutti riconosciuto di dovere molto ai Gang of Four.
Ecco il video:
Il gruppo ora include il bassista Thomas McNeice — arrivato nel 2008 — e John ‘Gaoler’ Sterry le cui ardenti vocalità si accompagnano perfettamente all’inventiva della sei corde di Gill.