Indimenticabile Festival
Bologna ha fatto centro
Prendi una città come Bologna e facci un festival in piena estate, a luglio, nella cornice dell’Arena Joe Strummer (o Arena Parco Nord), chiamata così dal comune perché proprio in quella location si esibì in uno dei suoi ultimi concerti il membro storico dei The Clash.
Il Bologna Sonic Park ha aperto ieri i cancelli per la prima delle due date dell’Indimenticabile Festival. Una line-up composta, ieri, da Cecco e Cipo, Le Larve, Postino, Eugenio in via di Gioia, Ex-Otago e Gazzelle. Oggi da Mameli, Puertonico, Masamasa, Ketama 126, Ghemon, Coma_Cose e Gemitaiz.
Ancora una volta è il genere indie a farla da padrone, quel genere che raccoglie oramai in tutto e per tutto l’eredità di quel pop italiano che fino a pochi anni fa non aveva contendenti. Nella serata di ieri è stato un po’ un crescendo di sensazioni, dall’ironia inconfondibile di Cecco e Cipo, all’elettro music de Le Larve, dagli Eugenio in via di gioia (“Altrove” credo sia uno dei pezzi migliori che l’indie italiano abbia tirato fuori negli ultimi anni) all’energia di quegli artisti che più di tutti hanno avuto un boom senza precedenti: Ex-Otago e Gazzelle. Entrambi con uno show degno del successo che si portano dietro da qualche anno. Gli Ex-Otago, forse complice la partecipazione al Festival di Sanremo di quest’anno, oramai li conoscono tutti. Sono “la band di Genova”, che fa musica “vera”, che piace perché autentica. L’autenticità, d’altronde, è anche la caratteristica pregnante di Gazzelle che con l’ultimo album ha esteso a più generazioni la sua voglia di regalare Canzoni con la C maiuscola. Perché sfido chiunque a trovare una traccia migliore dell’altra nel suo ultimo “Punk”, pur avendo accumulato anche negli anni passati pezzi dal sound e dai testi più che riconoscibili.
E oggi? Oggi è il turno, tra gli altri, di Ghemon (anche lui reduce dall’ultimo Sanremo), Gemitaiz e Coma_Cose. I primi due considerati tra i migliori rapper della nuova generazione di artisti, gli ultimi due considerati (ok, da me) la novità assoluta del panorama musicale italiano. Una roba che trova nella genialità di portare tetris di parole in musica il migliore trofeo da esibire. “Mancarsi” del loro ultimo “Hype Aura” è tra i pezzi più belli mai stati scritti (insieme ad “Altrove” degli Eugenio, dicevamo) dai nuovi artisti “indipendenti” italiani.
E sia gli Eugenio che i Coma_Cose sono stati invitati all’Indimenticabile Festival di Bologna. Quando si dice “aver fatto centro”.