Intervista – ASCO sono la punta dell’iceberg di un progetto enorme!

ASCO, il DJ e produttore italiano che ha dato una svolta alla scena elettronica con il progetto Symphony of CAOS, continua a conquistare il pubblico internazionale con la sua fusione tra musica classica e techno.
Primo artista a dirigere un’orchestra dal vivo durante un DJ set, Alessandro Xiueref – in arte ASCO – ha incantato migliaia di spettatori con show spettacolari arricchiti da effetti speciali, visual scenografici e un’impeccabile sinergia tra suono e immagine.
Dopo aver calcato palchi leggendari come l’Ultra Music Festival di Miami e il Balaton Sounds in Ungheria, ASCO ha portato la sua visione in club e festival di tutto il mondo, dall’Asia all’Europa. Symphony of CAOS non è solo un evento musicale, ma un’esperienza multisensoriale che si evolve ad ogni performance, coinvolgendo anche cori e musicisti locali per creare un connubio inedito tra innovazione elettronica e tradizione sinfonica.
Scoperto da Sander Van Doorn e Blasterjaxx, ASCO ha collaborato con etichette di riferimento come Spinnin’ Records, Hexagon e Revealed, consolidando il suo stile unico che unisce armonia classica e beat elettronico. Con una fanbase in continua crescita e una posizione nella DJ Mag Top 100, il suo progetto si conferma come uno dei format più innovativi della scena dance contemporanea.
L’INTERVISTA
I tuoi concerti sono delle vere e proprie esperienze immersive. Quanto lavoro c’è dietro la preparazione di uno show del genere?
C’è tantissimo lavoro dietro! Il mio team è composto da figure che curano la produzione dell’evento e, soprattutto, dagli orchestratori che mettono in funzione la musica in modo perfetto per lo spettacolo.
Tutto nasce da un’idea che poi il mio orchestratore, Andrea Filippucci, trasforma in partiture orchestrali.
Io mi occupo della parte elettronica, mixando e masterizzando ogni brano per creare un viaggio musicale coerente.
A questo si aggiunge il team luci, che realizza tutto in time code per sincronizzare gli effetti speciali, le animazioni e le grafiche.
Quando arrivo io, alla fine, è come se fossi solo la punta dell’iceberg di un progetto enorme!
Quanto è importante per te il dialogo con il tuo team?
Fondamentale! Ogni tanto arrivo e dico: “Voglio fare questo brano nuovo!”, e all’improvviso bisogna riorganizzare tutto: l’orchestra impazzisce, il reparto luci impazzisce, chi si occupa dei visual si dispera… Ma alla fine riusciamo sempre a trovare la soluzione giusta. Per il 23 siamo prontissimi!
Puoi raccontarci qualcosa sulla scaletta del concerto di domenica sera senza fare troppi spoiler?
Sarà un viaggio musicale che esplora la musica classica in chiave moderna, unendo il mondo della dance all’orchestra. Mi piace giocare con le trasformazioni: prendere brani dance e dargli un’anima orchestrale più sensibile, oppure stravolgere temi classici e trasformarli in drop potenti.
Per ogni spettacolo cerco di portare qualche novità e per Milano ci saranno almeno sei o sette brani inediti.
Inoltre, ci saranno ospiti speciali come Rizzo, con cui rielaboreremo suoi brani in una chiave tutta nuova.
Quali sono state le principali difficoltà nella creazione di questo progetto?
Molti mi dicevano che era un’idea impossibile da realizzare. Io, però, ho avuto la fortuna di trovare persone che hanno creduto in me e mi hanno permesso di concretizzarla. L’orchestra e il coro lirico, per esempio, hanno accolto la mia proposta con entusiasmo invece di respingerla.
Se oggi questo spettacolo fa sold-out e affascina così tante persone è perché il mio team ha creduto nella mia visione e l’ha resa possibile.
Dopo questo live ci sarà la possibilità di vederti nei festival estivi?
Sì! I club come il Fabrique di Milano sono ambienti affascinanti, ma gli spazi aperti ci permettono di osare di più, soprattutto con effetti speciali e scenografie più ampie. Adoro elementi scenici come fiamme alte 12 metri e fuochi d’artificio a tempo di musica! Subito dopo il Fabrique annunceremo un tour estivo in location incredibili.
E’ inevitabile parlare di Sanremo: hai seguito il Festival? Cosa ne pensi? Ti piacerebbe partecipare?
Sì, ero a Sanremo ed è sempre un’esperienza incredibile! Ho avuto la fortuna di ascoltare il brano di Olly in anteprima e tifavo per lui fin dall’inizio.
La sua vittoria è stata meritata. Mi ha colpito il fatto che quest’anno si sia dato più spazio al cantautorato rispetto ai soliti prodotti pensati per la classifica.Per quanto riguarda la mia partecipazione, sarebbe un sogno! Scherzando, ho detto a un’amica che mi piacerebbe essere il primo produttore a esibirsi all’Ariston. Ci sono stati progetti come gli Eiffel 65 che hanno aperto la strada a nuove forme musicali, quindi chissà… magari un giorno riuscirò a portare il mio sound su quel palco!
IL TOUR
Domenica 23 febbraio, ASCO porterà tutta l’energia e il suo sound unico sul palco del FABRIQUE di Milano.

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