Intervista – C’MON TIGRE: “Scenario” è una riflessione e un’analisi

Intervista – C’MON TIGRE: “Scenario” è una riflessione e un’analisi

“SCENARIO” è il nuovo disco di inediti di C’MON TIGRE. 

Il disco è stato anticipato dai singoli “No one you know, “Twist into any shape” e dal brano “Kids Are Electric”. Contiene, inoltre, le collaborazioni con Xenia Rubinos, Mick Jenkins e Colin Stetson.  

“Scenario” trova la sua completezza nello sguardo di Paolo Pellegrin, fotografo e membro dell’Agenzia Magnum Photos.
Paolo ha passato gli ultimi 30 anni a documentare il mondo.
Vive e testimonia tematiche che riguardano condizioni di vita, di povertà, di dolore e di violenza, attuando sempre un approccio antropologico.
Un lavoro guidato dalla logica dell’approfondimento piuttosto che dal desiderio di carpire un’immagine iconica, e si traduce in storie dai tempi di lettura dilatati, periodici ritorni, un’attenzione rivolta non solo al momento del conflitto ma a ciò che accade dopo.
Uno sguardo soggettivo ma distaccato, che è una riflessione e un’analisi, che coincide con un atteggiamento di disponibilità, di rispetto e di interesse verso i momenti della storia, di chi pratica una personale fotografia antropologica e compie un’odissea nell’umano e nel disumano.

Il vostro progetto non è solo musicale ma coinvolge anche le arti visive, vedendo la partecipazione di fotografi, writer, street artist, illustratori e artisti. Come nasce questa visione allargata della musica?

Nasce da noi, dai nostri percorsi personali e dal nostro essere interessati in egual misura alla musica, al cinema ed alle arti visive e performative in generale.
Questo nasce dalla curiosità, spesso movimenti culturali che si muovono su piani differenti sono uniti da un tipo di musica e da una certa estetica, e viceversa.
È una questione di percezione, se ad un suono corrisponde un’immagine il messaggio aumenta di potenza.
Ci viene molto naturale allargare la visione della musica.

È difficile ascoltare un progetto sonoro come il vostro nello scenario musicale italiano. Pensate che la scelta della ricerca, sperimentazione e qualità sia la strada giusto rispetto al meccanismo di fare hit facili e omologate? 

 Anche qua si tratta di spontaneità e non di scelta, forse nemmeno di qualità o di strada giusta, perché scrivere hit alla fine non crediamo sia così facile.
Semplicemente non ci interessa, non ci riesce, e facciamo ciò che ci viene più facile, che sentiamo nostro.
C’mon Tigre è un progetto che non crediamo particolarmente legato allo scenario italiano.

 La nostra canzone preferita è “No one you know” ce la raccontate? 

La canzone è nata come brano strumentale, abbiamo lavorato alla nostra maniera, come al solito palleggiandoci più e più volte la bozza nei suoi vari stadi e livelli fino a quando non funzionava come volevamo.
Poi abbiamo contattato Xenia Rubinos, avevamo in mente di far cantare una voce femminile già da un po’e la sua ci sembrava perfetta. Ha un timbro bellissimo, speciale.
Lei ha scritto il testo e cantato la parte, la narrazione delle sue parole, la melodia che ha dato ai versi combaciano perfettamente con l’andamento del pezzo, il messaggio è forte, come volevamo.
Il video è stato animato da Danijel Zezelj, con lui lavoriamo da anni, il tema è involontariamente attuale, sentirsi stranieri in un posto che è di tutti.

Avete usato delle reference per la scrittura del disco? (in La mer et l’amour e nella interlude Burning down ci leggiamo i Daft Punk così come gli Air o i Gorilaz in Flowers in my spoon).

 Ascoltiamo un sacco di musica, davvero molta. Nei nostri dischi finiscono sempre stralci di ispirazione o sonorità che ci interessano e che riprendiamo, spesso anche involontariamente. 
Apprezziamo ed abbiamo ascoltato tutti gli artisti menzionati nella domanda, probabilmente c’è qualcosa di ognuno di loro in qualche dettaglio del nostro lavoro.

 Come vi vorreste vedere tra cinque anni?

 In viaggio. Ispirati al lavoro su nuova musica e nuovi progetti.

 Ultimo concerto che avete visto?

 Iosonouncane

 Ultimo disco che avete ascoltato?

 Teenage Dreams di Native Soul, un’uscita Awesome Tapes From Africa

 Ultima pazzia che avete fatto? Sempre che tu ne abbiate fatta una?

Buttarsi in mare, qualche settimana fa. Il mare per noi è una costante, e non è affatto una pazzia viverselo d’inverno. Però comprendo che possa essere considerata come tale. 

ASCOLTA IL DISCO 

I VIDEO 

ABOUT C’MON TIGRE

Tra sacro e profano, tra classico e contemporaneo, tra passato e futuro: è in queste dicotomie che si fonda C’Mon Tigre, creato da un’idea di un duo che coinvolge diversi artisti nazionali e internazionali. Nel 2014 esce il primo e omonimo album “C’Mon Tigre”, elogiato dalla critica italiana, francese e tedesca, e lo stesso anno il duo produce anche i 2 film d’animazione “Federation Tunisienne De Football” di Gianluigi Toccafondo e “A World Of Wonder” di Danijel Žeželj. Nel 2017 esce l’EP “Elephant RMX”, disco di remix di DJ Khalab e Populous, pubblicato solo in vinile in tiratura limitata.

La copertina del progetto, concepita da Gianluigi Toccafondo, è stata inserita tra le 50 cover candidate al premio “Best Art Vinyl” insieme ad altri artisti internazionali come Gorillaz, Queens of the Stone Age e molti altri. Nel 2019 esce il secondo album di inediti “Racines”, accompagnato da un libro d’autore (presente esclusivamente nel formato vinile) contenente opere d’arte di fotografi di fama internazionale, writer, street artist, illustratori e artisti. 

Dall’album sono stati estratti i singoli “Underground Lovers”, “Mono No Aware” e “Behold The Man” e i loro video musicali sono stati premiati in numerosi festival di cinema internazionali. Ogni uscita dei C’Mon Tigre, oltre ad essere fortemente legata alle arti visive, è accompagnata da tour e date live che li ha visti esibirsi nei principali club e festival italiani ed europei come Roskilde Festival, Fiesta des Suds, Eurosonic Noorderslag, Les Rendez-vous de l’Erdre, Spring Attitude, JazzMi, Locus Festival, Villa Ada Incontra Il Mondo tra gli altri. Nel 2020 è stato presentato in anteprima lo spettacolo “C’mon Tigre + Toccafondo” in cui la loro musica si fonde con le arti visive, sonorizzando dal vivo i film d’animazione di Gianluigi Toccafondo attingendo dalla loro discografia, per l’occasione riadattata. Il nuovo album riceve il sostegno della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della legge musica L.R. 2/2018.

WEB & SOCIAL 

www.cmontigre.com
www.facebook.com/cmontigre
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