Intervista: EGREEN ho messo benzina quando pensavo di non averne più
Ha sempre rappato in maniera dura Egreen, le sue rime, come le sue sonorità sono sempre state hardcore, e con Fine Primo Tempo non ha perso la sua identità.
Tecnica paurosa e incazzatura da vendere per il rapper nativo della Colombia. Egreen ha fatto un lavoro in linea con la sua lunga carriera, perché ormai, tra album, mixtape e lavori vari è arrivato a ben 18 uscite, e ha ancora tanto da regalare.
Fine Primo Tempo in ambito sportivo indica la metà della partita, dobbiamo aspettarci un’altra metà allo stesso ritmo?
Tra una cazzata e l’altra questo è il mio diciottesimo lavoro. Spero tanto di fare ancora qualcosa di nuovo, magari in forme diverse, però mi farebbe piacere andare avanti. È molto didascalica la dicitura del disco per quanto riguarda le mie aspettative.
Riguardo al brano “Ho sbagliato”, pensi di aver sbagliato qualcosa nella tua carriera?
Fa sorridere che la somma dei lavori portata a casa fino ad adesso rappresenta anche la maggiore età. Facendo una retrospettiva di quello fatto fino ad adesso, non avendo un carattere accomodante, dal punto di vista lavorativo ho fatto e detto tante cose, non delle quali mi pento, ma tante cose che mi sarei potuto risparmiare. Penso di aver sbagliato delle cose che se non avessi sbagliato non mi avrebbero portato qua. Questa è la metafora che ho voluto dare alla canzone.
L’altro brano è “Raddoppio”, quando ti sei accorto che era arrivato il momento di “raddoppiare” e cosa significa “raddoppio” per te?
Il concetto di raddoppiare può significare di mettere ancora più benzina nel serbatoio nel momento in cui mi è sembrato di non averne più, dovuto ad una serie di situazione che ho vissuto mentre scrivevo questo disco. Mi sono detto che o provavo a fare qualcosa che non hai fatto prima mettendoci il doppio dell’impegno, che non vuol dire per forza applicarsi il doppio, però ci ho messo il doppio dell’impegno quando mi sono cimentato in delle zone che esulano dalla zona di confort. Un altro disco come gli altri sarebbe stato facile farlo ma non avrebbe rappresentato un doppio sforzo. In questo modo definirei il concetto di raddoppio.
Quali sono le tue “Idee chiare”?
L’attitudine con cui approccio questa cosa, che se non fosse chiara, dopo così tanti anni di “militanza”, dovrei farmi delle domande. Le idee chiare sono principalmente legate a come affronto io la musica, avere molto chiare le fondamenta di quello che mi spinge a fare musica dopo così tanti anni. Io credo di avere una buona padronanza dei fondamentali del rap, mi ritengo al di sopra della media, ma non mi ritengo al di sopra di colleghi che si esprimono con questo linguaggio in maniera diversa dalla mia. Ho le idee chiare da permettermi di sapere che qualunque cosa io faccia nel rap, parto da una posizione privilegiata.
Guardando alla nuova scena rap e riferendomi al brano “Montana o Sosa”, chi definiresti “Tony Montana”?
Non mi viene da definire nessuno come tale. La figura di Tony Montana è una figura che vuole tutto e subito e non ha freno, non si rende conto nonostante il suo exploit. Alla fine, lui ha una crisi etico-morale, ma durante tutto il film fa il coglione e lo spaccone è inutile che possa pensare di redimersi. Il concetto di Montana o Sosa non si addice a una persona, ma critico una mentalità legata a fare rap con una concezione più da BigMac che da ristorante stellato. In questo caso l’attitudine di Tony Montana è sempre stata quella di bruciare le tappe, scavalcare le gerarchie non rendendosi conto che nell’ambiente criminale ci sono delle regole da rispettare, può capitare ci sia quello giovane che faccia carriera, ma sulla lunga durata sono quelli che seguono le regole a testa bassa quelli che arrivano ad una certa età in quella professione. Ho preso un esempio esasperato, perché è un film che conoscono tutti, ma è un invito alle nuove generazioni di prendere coscienza, contro le quali non ho nulla, ma l’ho fatto al fine che anche loro stessi possano avere una longevità. È uno spunto di riflessione che probabilmente abbiamo colto io, te e il mio comodino. L’intento era quello propositivo.
Tracklist Fine Primo Tempo
1)Fine primo tempo INTRO
2)Ho sbagliato
3)Raddoppio
4)Idee chiare
5)Le cose
6)Montana o Sosa
7)A tutto campo
8)Massimo
9)Ringrazia
10)Silenzio (Ft. Vaz Tè)
11)Pensa (Ft. Highsnob)
12)Metti a fuoco (Ft. Axos)
13)Sangue (Ft. Dium)
14)Cronache da Babilonia
15)Fine primo tempo OUTRO
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