Intervista: EMANUELE BIANCO grazie a Fabrizio (Moro) salirò sul palco del Forum
A Roma si torna a guardare la qualità della musica, lasciando da parte i fenomeni da baraccone.
Emanuele Maracchioni (in arte bianco), romano classe 1993, è un cantautore, musicista e produttore italiano. É lui l’artista che Fabrizio Moro ha scelto come apertura della data romana e milanese. Cantautore che sta riscuotendo un discreto successo di critica e attenzione, per una scrittura poco banale. Il nuovo Ultimo? può darsi azzarderei a dire, l’attitudine è la medesima, lasciar parlare le canzoni che studia meticolosamente.
Emanuele è diretto e schietto, senza sovrastrutture. Dice quello che pensa, fa ciò che dice.
Com’è stato aprire Fabrizio Moro nella tua città? Com’è stata la risposta del pubblico?
Inaspettato ovviamente. Paradossalmente non ero preoccupato del fatto che le mie canzoni non potessero arrivare, ciò che mi preoccupava era la performance. Non è presunzione la mia ma credo che debba essere il primo a credere nella mia musica. Ringrazio Fabrizio per la grande opportunità che mi ha dato per e per quella che mi darà anche sabato a Milano: lui mi ha fatto uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto. È una persona fantastica, umile ed un Artista strabiliante da cui c’è tanto da imparare. Un grazie doveroso va anche a tutto il suo “popolo” per vermi adottato in qualche modo.
Tu Sei è un brano che, in qualche modo, definisce ma cosa o chi?
Tu Sei sembra esser nato per descrivere una persona speciale. in effetti l’idea iniziale stata questa ma è diventato qualcosa di più. Mi sono ritrovato a usare delle metafore e immagini difficili da spiegare, impossibili. Un po’ come descrivere l’amore.Quando scrivo esami frase per frase per cercare di dar voce a chiunque, cerco di far rispecchiare qualunque persona in ciò che canto.
Hai intitolato un brano Cara Sofia. Chi è Sofia?
Sofia è una poesia di Bukowski è un brano nato da un mio amico. Mi capita spesso in realtà, le mie amicizie sono fondamentali. Sono loro che spesso mi danno gli input . Il testo di Bukowski dice ” Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”. Il brano parla di questo: dell’inquietudine nell’amore . Di quando si hanno dubbi e si cambia strada per poi ritrovarsi a pensare a quello che era.
Credi nella fortuna?
Fortuna intesa come scaramanzia, no. Sono un cattolico praticante . Credo che la fortuna due la crei. Quando vinci alla lotteria, se ci pensi, devi fare qualcosa tu in primis: devi comprare il biglietto. Penso che ci sia sempre un perché nella vita, nelle situazioni che si incastrano.
Cosa ti aspetti da Milano?
Inizio con il dirti che Milano è una città che paradossalmente non ho mai visto ma che adoro. La vedo come la terra promessa. Roma la amo ma talvolta è come sentirsi ingarbugliati. Per quanto riguarda le aspettative, c’è una frase che ho assunto come motto di vita: “se non ti aspetti niente ciò che arriva te lo saprai godere”. Io vivo esattamente così. Sono concentrato su ciò che devo fare.
Che aria musicale si respira oggi a Roma?
É ritornato un certo attivismo musicale Stiamo vivendo un periodo cambiamento si sta tornando la qualità della proposta musicale, mettendo bando i fenomeni da baraccone. Sono contento di ciò.
Cosa succede dopo l’opening a Fabrizio?
Sto lavorando al prossimo singolo e al disco. Sto costruendo la mia strada e quello che penso è cosa fare e come fare il millimetro subito dopo.