Intervista: FAST ANIMALS AND SLOW KIDS & WILLIE PEYOTE: il nostro primo vero feat.
Tornano i Fast Animals and Slow Kids e lo fanno in grande stile con “Cosa ci direbbe” che vede la collaborazione con Willie Peyote.
Dopo un tour cancellato nel 2020 e interamente rimborsato, dopo il singolo “Come una conchiglia” e la graphic novel “Come reagire al presente“, tornano i FASK e lo fanno avvalendosi per la prima volta di un festa con Wille Peyote.
Qui di seguito trovate le dichiarazioni principali dei FASK durante la conferenza stampa.
WILLIE PEYOTE
Con Willie siamo amici da parecchio tempo. Durante la stesura di Cosa ci direbbe ci siamo resi conto di essere un po’ troppo onirici, astratti e avevamo bisogno di qualcuno che fosse più terreno nella spiegazione dei concetto che avevamo in testa, più concreto. Willie è un maestro in questo, ci siamo confrontati da un punto di vista tematico e poi siamo andati ad analizzare la parte musicale. Abbiamo tolto delle parti di testo, abbiamo veramente collaborato mettendo la parte migliore di noi stessi. Cosa ci direbbe è nata in maniera spontanea. E’ il primo vero feat. e con Willie è andata in maniera abbastanza fisiologica.
“COME CONCHIGLIE” – “COME ANIMA” – “COME REAGIRE AL PRESENTE”: LE ANALOGIE
Nei nostri brani c’è sempre un filo conduttore perché ci sono sempre le stesse persone che agiscono. Una coerenza estetica o morale non la troverei quello che è coerente, è il nostro modo di vedere quella singola tematica. Se ci dovessimo guardare indietro quando avremo ottant’anni, ci ricorderemo di tutto quello che è successo, perché i brani sono la cronistoria in musica di quello che eravamo.
LA GRAPHIC NOVEL : “COME REAGIRE AL PRESENTE”
Noi reagiamo al presente suonando, cercando di stare più vicini alla cosa che ci fa star meglio, stare in sala prove, trovare il punto di incontro le nostre teste. Penso che un modo per reagire sia focalizzarsi su ciò che ti appassiona.
COSA CI DIREBBE: GLI SBAGLI E QUESTI ANNI
Gli sbagli sono il nostro esserci arroccati il diritto di sapere degli altri invece di stare semplicemente in silenzio. Severo con te stesso più che con gli altri è una barra di Willie una sorta di autocritica. Questi anni sono stati gli anni più formativi, mi hanno profondamente cambiato e cambiato il modo di vedere il mondo. Non riusciamo a rispondere a completamente alla nostra percezione i questi anni perché sono stato devastato personalmente e in qualche modo questi anni ci hanno investito.
IL MONDO MUSICALE DEL SINGOLO
La ritmica è molto presente. Paradossalmente il brano si dissolve con Wille. Il driving rock lo mantiene, c’è una chitarra acustica molto presente, ci sono diversi strati e arpeggi. Lo strumming si sente ed è evidente. E’ un passaggio che segna una prima volta, anche il suono così presente della chitarra acustica.
LA COVER DEL SINGOLO
Per la cover siamo tornati all’astrattismo. Abbiamo lavorato sul giudizio esterno che sperimenti quando si è dei bambini.
LA VIDEO INTERVISTA
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