Intervista: JOEY Sono in una fase di ricerca

JOEY è uscita venerdì scorso con il suo nuovo singolo “Dovrai”, una nuova tappa del suo percorso artistico, che vanta la partecipazione di Achille Lauro.

La giovane cantante di Bolzano, che ha appena firmato con la storia etichetta Elektra Records, riesce a unire sonorità alternative rock alla sua voce graffiante, creando un mix perfetto portatore di un messaggio importante come quello dell’inadeguatezza adolescenziale.

I 3 singoli che sono usciti sono musicalmente molto diversi tra loro. È su questa diversità musicale che vuoi basarti?

Ho iniziato con brani molto diversi tra loro seguendo i consigli che mi sono stati dati. Per ora sono ancora in una fase di ricerca ma spero che più avanti riuscirò a identificarmi con un genere preciso, sia per il mio lavoro sia perché è più facile arrivare alle persone se si ha un’identità più definita.

Il brano “Dovrai” parla di adolescenza. Quale consiglio vuoi dare agli adolescenti per vivere al meglio la loro gioventù?

Consiglio agli adolescenti di non sperare sempre che quando si ha una situazione di difficoltà l’aiuto provenga dall’esterno. Devono credere molto in loro stessi e riuscire ad affrontare i problemi per conto loro, perché se aspettano la salvezza da fuori rischiano di perdere solo tempo e di restare bloccati nella loro inadeguatezza.

Come è andata la collaborazione con Achille Lauro?

Achille è una persona che stimo molto sia dal punto di vista personale che da quello artistico. La collaborazione è andata benissimo perché lui ha avuto molto rispetto per il mio brano, non ha voluto stravolgerlo, anzi ha aggiunto proprio quello che mancava. Non ha neanche apportato modifiche al testo e questo mi ha fatto davvero molto piacere. Achille mi ha dato davvero tanti consigli per il futuro.

Hai firmato con Elektra Records, storica etichetta che vanta i nomi come Doors, ACDC, o più recenti Ed Sheeran e Bruno Mars. Senti una particolare responsabilità?

Non si tratta tanto di responsabilità, perché se c’è qualcuno che investe su di me, che sia l’Elektra Records o un gruppo di quattro persone, cerco sempre di rispettare il lavoro che viene fatto dagli altri. Ho sempre fatto così anche prima di firmare per l’Elektra e questo mi ha fatto ottenere dei risultati. Più che un discorso di responsabilità, direi che sono molto onorata di far parte di un gruppo storico come quello dell’Elektra.

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