Intervista: L’EDERA – Mi chiamano Albus…
Se vi aspettate una persona di molte parole, sappiate che L’Edera non appartiene al genere. Ma non lascia mai niente in sospeso, dice tutto in poco spazio, molto più di chi si perde in mille parole. Che sia un dono, o una magia? Del resto se gli amici lo chiamano Albus, e il suo nuovo singolo si intitola “Magica”…
Corre l’anno 2013 e un giovane ragazzo di nome Alberto, appassionato di musica, mette le sue prime radici in quell’immenso terreno di opportunità chiamato Youtube. Così L’Edera fa capolino e cresce, si arrampica lentamente e arriva ad oggi.
Dalla punta estrema del sud fino a Parma… c’è un motivo per cui hai lasciato il bel mare del Salento per trasferirti?
I motivi che spingono tanti giovani a lasciare il sud, a malincuore. Dire “per l’università” sarebbe riduttivo.
Sei riuscito a farti conoscere piano piano, iniziando a pubblicare i tuoi lavori on line. Pensi che internet possa ancora essere un buon trampolino di lancio per affermarsi in questo settore?
Quando ho iniziato, internet era un piccolo canale parallelo a quelli principali – radio, televisione, riviste – con cui farsi conoscere e magari affermarsi. Attualmente è l’unico modo.
Come nascono i tuoi brani? Ci sono situazioni particolari che ti ispirano o nasce tutto dentro di te?
Situazioni, stati d’animo, persone, immagini si accumulano dentro di me e riaffiorano sotto forma di canzoni.
L‘edera, con l‘articolo, come a volerne accentuare il significato. Perchè hai scelto di chiamarti così?
Perché penso l’edera mi rappresenti o almeno rappresenti la mia idea di musica. L’articolo è un retaggio del periodo in cui è nato il progetto, pensando a tutti gli artisti indie anni ‘10: Le Luci, L’Officina, L’Orso, Lo Stato Sociale, I Cani ecc.
“Magica” racconta le cose in sospeso, senza esito, o forse quelle che possono avere più di una strada da percorrere… ma in effetti è necessario dire sempre tutto, mettere un punto a tutto, arrivare per forza ad una conclusione, ad un finale?
Anche se necessario, penso sia irreale pensare che sia possibile farlo per davvero.
Questa canzone in particolare come è venuta fuori?
Osservando due amici, uno innamorato dell’altro, che non avrebbe mai potuto essere ricambiato.
E per te cos’è “magico”? Cosa faresti rientrare sotto questa definizione?
La maniera in cui riescono a farmi sentire certe persone quando siamo insieme.
Meglio un po’ di magia o meglio tenere i piedi sempre ben saldi a terra?
Mi chiamano “Albus”…. veda un po’ lei!
Non hai molte foto su IG. Sei allergico alla mania dei social?
Ci sto lavorando, però mi diverte fare le stories. In generale i social li apprezzo, le manie no.
Come passerai quest’estate? E il dopo?
Col bel mare del Salento, ovvio. E il dopo con le belle osterie di Parma.