Intervista – NICKELBACK: Dall’odio all’amore
I Nickelback tornando live in Italia il 2 giugno a Bologna e in questi giorni è uscito anche un film-documentario che racconta la loro storia.
Abbiamo incontrato Mike Kroeger per l’occasione.
- Hate to Love è il vostro film in onda al cinema . Come vi sentite a riguardo?
Siamo molto felici. Felici perché abbiamo potuto raccontare la nostra storia. In passato sono state dette molte cose alcune vere altre completamente false. Abbiamo avuto l’enorme opportunità di parlare di parlare della nostra storia come band, ma prima ancora come persone. Mettendoci in prima linea. Quando siamo partiti come band, come tutti i gruppi, avevamo una piccola schiera di fan, che abbiamo sempre tenuto stretti, che ci hanno sempre supportato nel corso degli anni. Facevano il tifo per noi e noi per loro, cosa che può sembrare incredibile per una rockband. All’inizio eravamo gli outsider quando siamo diventati una band mondiale, potevamo essere ovunque ma sapevamo che avevamo il loro supporto e quel gruppetto è diventato una moltitudine di persone pronte a sostenerci, non eravamo più gli outsider. Questo ha portato che qualcuno si sia sentito tradito, pochi, non voglio fare generalizzazioni. Nel momento in cui siamo esplosi abbiamo sentito anche negatività. Ora l’amore è tornato indietro.
- Siete umani, siete persone e quindi mi chiedo c’è stato un momento che come band vi siete detti “Ragazzi ce l’abbiamo fatta, abbiamo lasciato la nostra firma nella musica”?
Sì, lo abbiamo fatto. Abbiamo fatto 10 album, abbiamo girato il mondo e non ce lo saremmo mai aspettati. Quando vuoi diventare qualcuno hai questa immagine in testa, ma noi non avevamo alcuna idea al riguardo. Non avevamo aspettative, è andato tutto in una direzione totalmente inaspettata e questo è ciò che ci ha sorpreso.
- Ricordo la prima volta che ho visto il primo vostro videoclip di “How you remind me “su MTV. So che il 2 giugno sarete ancora una volta a Bologna, non è la prima volta che vi esibite in quella città.
Esatto, abbiamo già suonato in quella città. Abbiamo suonato anche a Milano in passato. Tutti lo sanno che amo l’Italia, le persone. Possiamo parlare di cibo, di monumenti ma la cosa grandiosa che ha l’Italia sono le persone che la abitano.
- E’ cambiata la vostra relazione con il vostro pubblico nel mondo? Vedete la stessa passione nei loro occhi?
La cosa bella è quando andiamo a suonare siamo davanti a persone che realmente ci amano. Non dimenticherò mai che ogni volta che siamo in un nuovo paese, in una nuova città quando saliamo sul palco e suoniamo la prima nota, guardiamo il pubblico ed è incredibile. Alcuni ci seguono dagli albori, per cui la prima volta è ogni volta speciale. Ci sentiamo come se andassimo a trovare dei nostri amici, sparsi nel mondo.
- Quali sono le tre canzoni che vi hanno delineato come band nella musica?
Lo sai meglio di me, ogni canzone è come un figlio, Per cui tenendo questo a mente, non voglio escludere nessuno ma direi: How you remind me , perché è la canzone che ci ha introdotto nel mondo della musica, ci ha fatti conoscere. In Europa in particolare il brando Someday , non sappiamo perché, In Nord America è una canzone che piace ma solo in Europa vediamo una reazione così quando la suoniamo.La terza è Rockstar, è una canzone provocatoria e siamo riusciti ad esprimerlo anche alla cultura inglese. Gli inglesi amano sembrare molto educati ma quando colgono provocazione la amano. Un po’ come è stato per Alice Cooper quando entrò nel mercato londinese. Hanno preso un truck gigantesco e l’hanno guidato fino Picadilly Circus. Il cammion si è rotto creando un ingorgo del traffico. Da quel momento è diventato una rockstar. Lo stesso è stato per Rockstar, li abbiamo scioccati e poi tutti volevano ascoltare quella canzone.
- Avete ricevuto la Canadian Walk of Fame, cosa significa per voi?
E’ stato un onore. Anche questo riconoscimento mette in luce come sia stato inaspettato per noi. Non avrei mai pensato di ricevere qualcosa come un premio così ambito. E’ stata una grossa sorpresa che ci ha scioccati ma non abbiamo mai fatto musica pensando ai riconoscimenti.
IL TOUR
DOMENICA 02 GIUGNO 2024 | BOLOGNA @UNIPOL ARENA
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