Intervista – SARAFINE “Un trauma per sempre” è un viaggio tra ricordi e traumi personali

Intervista – SARAFINE “Un trauma per sempre” è un viaggio tra ricordi e traumi personali

“Un Trauma per Sempre” è il debutto discografico di Sarafine, un EP che rappresenta un viaggio intimo e profondo tra i ricordi e i traumi personali.

Artista poliedrica e comunicatrice instancabile, Sarafine racconta se stessa attraverso una miscela sonora che sfida le etichette di genere, spaziando tra elettronica, dubstep, techno e pop, sempre al servizio delle storie che vuole narrare.

L’artista si confessa con onestà e ironia, esplorando il rapporto tra il bisogno di controllo e la capacità di abbandonarsi, il potere della musica di evocare emozioni e la sfida di trasformare la vulnerabilità in forza creativa. Un dialogo che ci porta dietro le quinte del suo processo artistico, dall’ispirazione iniziale alle influenze che hanno plasmato il suo stile, fino ai progetti per il futuro.

Ecco Sarafine, tra passato, presente e uno sguardo pieno di energia verso ciò che verrà.

I matrimoni finiscono come una stella cadente, pure i diamanti falliscono,
mentre il mio trauma è per sempre”.

L’ INTERVISTA 

Iniziamo dal titolo: “Un trauma per sempre”. Perché questa scelta così forte per il tuo EP di debutto?

Sì, il titolo è forte, ma nasce proprio da me. L’EP racchiude piccoli eventi della mia vita che ho trasformato in musica. È un viaggio tra ricordi e traumi personali, che ho imparato a tenere insieme grazie alla vulnerabilità. Come si vede nella copertina, c’è la mia faccia frammentata, tenuta insieme da un filo: è una metafora di come questi traumi mi hanno plasmata e, alla fine, resa più forte.

“Scrolla” apre l’EP con un concetto di frustrazione sociale, mentre altri brani parlano di esperienze più intime. Ci racconti qualcosa su questa dualità?

“Scrolla” è un’introduzione. Parla della frustrazione che proviamo scorrendo i social, vedendo vite che sembrano migliori delle nostre. Da lì parto con un’analisi personale, capendo che siamo noi a negarci la possibilità di vivere meglio. Poi ci sono pezzi come quello su Tinder, che è più leggero ma profondo: racconta la difficoltà di creare connessioni reali in un mondo dominato dalle aspettative.

A proposito del pezzo su Tinder, parli di aspettative infrante. È una critica alle relazioni di oggi?

Non è tanto una critica, quanto una riflessione. Oggi ci presentiamo agli appuntamenti con una lista mentale di “cose che devono andare bene”. Appena qualcosa non quadra, scartiamo la persona senza approfondire. È successo anche a me. Mi sono chiesta: quante connessioni autentiche perdiamo perché ci fermiamo in superficie?

Invece “Regina della Macarena” sembra un brano più ironico e spensierato. Come nasce?

È nato da un episodio della mia infanzia che ho reinterpretato con occhi adulti. È una canzone che parla di ballare, di lasciarsi andare, ma anche di difficoltà a connettersi intimamente. È una celebrazione del movimento e del divertimento, ma con un sottotesto malinconico. Ai concerti la ballo sempre col pubblico, quindi è anche il mio modo di rompere le barriere.

Il tuo sound mescola elettronica, dubstep, techno e pop. Come hai sviluppato questo stile così eclettico?

Non sono mai stata una “purista” dei generi. Amo musica diversissima e volevo creare qualcosa che fosse comunicativo, capace di sorprendere e soddisfare chi ascolta. La mia musica si adatta al racconto: ogni brano ha un’immagine e cerco di tradurla in suoni.
Mi piace costruire aspettative nell’ascoltatore e poi sorprenderlo.

Guardando al tuo passato a X Factor, come vivi ora il tuo percorso artistico?

Guardo a quel periodo con affetto, ma anche con la consapevolezza che sto crescendo come artista.
Oggi sento che quello che faccio mi rappresenta al 100%. Mi piace vedere anche come il programma continua a valorizzare i nuovi talenti. Mi sono piaciuti tanti artisti dell’ultima edizione, anche quelli che non sono arrivati ai live.

Tre parole per descrivere il tuo EP?

Crudo, sorprendente e onesto.

E per chiudere: quando ti rivedremo live?

Il 7 dicembre sarò a Courmayeur per un evento speciale. Sarà il primo showcase di “Un trauma per sempre” e non vedo l’ora di portarlo al pubblico. Poi ci sono altri piani in definizione, quindi… stay tuned!

LA TRACKLIST 

SARAFINE_EP-2024

1. SCROLLA
2. TIPA DA RAVE
3. LA REGINA DELLA MACARENA (LRDM)
4. CONTROL FREAK
5. UN TRAUMA È PER SEMPRE
6. CAÚA
7. MALATI DI GIOIA

ABOUT SARAFINE

Nome d’arte di Sara Sorrenti. Nata a Salerno nel 1988, ma cresciuta a Vibo Valentia, in Calabria, prima di dedicarsi interamente alla musica, ha vissuto tra Lussemburgo e Belgio occupandosi di fiscalità internazionale presso diverse multinazionali finché ha deciso di abbandonare la carriera impiegatizia per provare a cambiare la sua vita scrivendo le sue regole.

WEB & SOCIAL 

https://www.instagram.com/sarafine___/

 

ph. SARAFINE_ph-Elisa-Hasser-2024

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