Intervista – TOMMASO PRIMO “Vangelo secondo Primo” e il viaggio interiore tra spiritualità e musica
Esce oggi “Vangelo secondo Primo” il nuovo album di Tommaso Primo.
Un album che è più di una semplice raccolta di brani: è un concept che oscilla tra critica sociale, introspezione e una pluralità di influenze musicali. Per scoprire i retroscena di questa opera, abbiamo parlato direttamente con l’artista.
L’INTERVISTA
Il titolo dell’album, “Vangelo secondo Primo”, è piuttosto audace. Cosa rappresenta per te?
È un discorso che potrebbe risultare irriverente, e me ne scuso se dovesse urtare la sensibilità di qualcuno. Non penso sia un disco blasfemo, ma una rilettura personale e contemporanea dei Vangeli. Trasporto figure e storie all’interno della contemporaneità, cercando di assaporarne altre sfumature e di proporre una visione diversa da quella canonica.”
Come è nata l’idea di realizzare un concept album di questo tipo?
Era un’idea che avevo dentro di me da tanto tempo. Sono sempre stato un cantautore che ama i concept album, una sorta di ribellione all’epoca dei singoli e dell’iperproduzione musicale. Da bambino, perdendo un genitore, ho trovato nella religione un modo per affrontare certe voragini. Ma quel cemento rischiava di diventare una gabbia. Ho trovato la mia strada nella spiritualità e nella musica, che mi hanno aiutato a confrontarmi con i demoni della vita.”
Musicalmente, l’album mescola tradizione e modernità. Come hai raggiunto questo equilibrio?
Il disco nasce da un approccio cantautorale che potrebbe essere ascoltato chitarra e voce. Poi, grazie al lavoro del mio team, Trigger e di Alessandro Aquilini, abbiamo trovato un vestito più moderno. È un album che spazia tra pop, urban e latin, ma mantiene una forte anima cantautorale. Mi sono fidato delle competenze di tutti e sono contento del risultato.”
Tra le tracce, ci sono riferimenti a figure e storie dei Vangeli. Come hai affrontato questa reinterpretazione?
Cerco di trasportare i personaggi nella contemporaneità, scrivendo variazioni che esplorano come il loro impatto potrebbe essere oggi. Per esempio, in “Fiori nel Sahara” parlo di due innamorati in un deserto interiore ed esteriore, travolti da forze distruttive. Credo che queste dinamiche siano universali e senza tempo.”
Ti sei ispirato ad altri artisti o opere per questo progetto?
Sicuramente. Penso a “La buona novella” di De Andrè, ai dischi di Kanye West come “Jesus Is King” o al libro “Vangelo secondo Gesù Cristo” di José Saramago. Non è un’idea nuova, ma un bisogno che si manifesta ciclicamente per chi sente l’esigenza di confrontarsi con questi temi.”
La copertina del disco colpisce molto. Ce ne parli?
È un ritratto realizzato da Francesco Filippini, sotto la direzione creativa di Luca Mazzoni. Mi hanno detto di metterci la faccia, letteralmente. Rappresenta il viaggio interiore e la responsabilità per i temi trattati nel disco. Volevo qualcosa di simbolico, ma è stato giusto assumermi questa responsabilità. Attraverso quest’immagine, l’artista si assume la piena responsabilità del titolo irriverente e dei temi affrontati, lasciando al pubblico la libertà di interpretare l’opera come critica sociale, analisi esistenziale o raccolta di brani pop, urban e latin.”
Quali sono i tuoi progetti futuri? Tornerai presto a suonare dal vivo?
Spero di tornare presto nei club, dopo un anno e mezzo di assenza. Questo disco ha bisogno del contatto diretto con il pubblico. Voglio creare un dibattito, abbattere le barriere tra palco e platea e condividere con chi ascolta non solo la musica, ma anche le idee e le emozioni.”
ASCOLTA IL DISCO
IL CONCEPT
Il primo singolo “Jesus Christ Super Saiyan”, scritto da Tommaso Primo con la collaborazione di Gianluigi Capasso e prodotto da Gianmarco Grande, è il brano di apertura del nuovo album “Vangelo Secondo Primo” del cantautore.
Nel testo, Tommaso affronta temi attuali come la politica e il consumismo e attraverso il dialetto napoletano reinterpreta in chiave contemporanea la figura di Gesù Cristo. “Jesus Christ Super Saiyan” è un brano che racchiude influenze urban-rap, reggaeton e latin, creando un sound che riporta alla tradizione napoletana. “Blue Angel”, il secondo singolo scritto sempre da Tommaso, è una ballata e racconta la storia d’amore impossibile tra un angelo di nome Blue e il diavolo, che decidono di sfidare le leggi supreme imposte dal “Patron” cercando rifugio tra gli esseri umani.
ABOUT TOMMASO
Tommaso Primo, classe 1990, nasce a Napoli e inizia a scrivere canzoni all’età di tredici anni, utilizzando principalmente la lingua napoletana. Il suo primo singolo, “Canzone a Carmela”, esce nel 2011, seguito da un tour che lo porta a esibirsi nelle piazze italiane.
Nel 2013 con il brano “Gioia” emergere nel panorama musicale campano ottenendo oltre un milione di visualizzazioni su YouTube. Nel 2015 pubblica il suo primo album “Fate, Sirene e Samurai” e nel 2018 esce il suo secondo album “3103”.
L’anno successivo il cantautore si trasferisce a Londra e collabora con il produttore irlandese Pete Briquette. Durante la pandemia, nel 2020, scrive e registra “Favola Nera”, un concept album che affronta temi di sessualità e racconta storie di Napoli.
Dopo tre anni dall’ultimo album, Tommaso Primo torna con “Jesus Christ Super Saiyan”, il primo estratto di un nuovo concept album, continuando a esplorare tematiche sociali e culturali attraverso la sua musica.