LEVANTE: un disco di consapevolezza e cambiamento

LEVANTE: un disco di consapevolezza e cambiamento

Magmamemoria è il quarto album in studio di Levante, in uscita il 4 ottobre. L’artista definisce Magmamemoria il nome che ha saputo dare alla sua nostalgia, è il ricordo che brucia.

È un legame tra i ricordi del passato che si sviluppano nel presente e trovano compimento nel futuro. Tredici brani che raccontano di fatti di cronaca, della sua amata Sicilia e la celebrazione della fiera della vanità. Non mancano, ovviamente, le canzoni d’amore. 

Levante racconta del suo dolore e dei suoi ricordi, senza risparmiare nomi, luoghi e parole.

Ho sempre fatto musica in maniera istintiva, ma rispetto ai precedenti sono inevitabilmente maturata grazie alle tante esperienze che mi hanno fatto accumulare ricordi che ho inserito in questo disco. In più sono aumentate le mie esigenze dal punto di vista produttivo, è stata fatta una grandissima ricerca di suoni e arrangiamenti per Magmamemoria che è sfociata in una realizzazione molto moderna, inserendo anche l’orchestra di Budapest per quasi 2/3 del disco, quindi anche dal punto di vista produttivo il disco segue il filone del passato presente e futuro che si rincorrono”.

Prosegue parlando della canzone Antonio:

Un amore che meritava di essere raccontato, nonostante sia finito, perché trovo bellissimo raccontare di una felicità che non c’è più. Mi ha sorpreso anche dal punto di vista produttivo perché Antonio Filippelli ha fatto un lavoro straordinario”.

Fa riferimento all’importanza delle parole nelle sue canzoni: 

Le parole sono importanti e io cerco sempre di non ripetermi, ma non ho paura di essere banale perché a volte voglio essere leggera ma scelgo con molta cura quello che voglio cantare”.

Va avanti parlando della cornice che creano intorno all’album il primo e l’ultimo brano:

Il primo pezzo, che dà il titolo all’album, parla di un’eterna vita, di una memoria che brucia in continuazione senza mai spegnersi. Invece l’ultimo, Arcano 13, riprende i tarocchi e parla della morte, ma nelle carte la morte è vista come una rinascita, un cambiamento. Con Arcano 13 torno a parlare dell’assenza di mio padre, senza inventarmi armonie pazzesche, ho messo insieme quattro accordi al pianoforte e ho scritto pochissime frasi facendo una riflessione che mi è mancata in questi anni”.

Inoltre, dà la spiegazione della copertina dell’album:

Io disegno sempre le mie copertine. Per questa copertina avevo in mente tre elementi fondamentali: il rosso, i capelli lunghi e la mia classica posa da seduta. Il mio sguardo vuole semplicemente trasmettere i miei ricordi”.

Continua spiegando la presenza nell’album della Sicilia:

C’è molta Sicilia nei brani, con la presenza di Carmen Consoli, Di Martino e Colapesce, c’è tanto delle mie origini. Il mio rapporto con la Sicilia è molto migliorato, sono tornata a fare pace con la mia terra. Non credo ci sia mai stata tanta Sicilia come in questo album”.

Racconta di come ha gestito il lavoro con Carmen Consoli:

Carmen ha ascoltato il brano, Lo stretto necessario, mi ha chiamato e mi sono emozionata molto. Il brano era già terminato ma abbiamo voluto provare a chiederle se alle sarebbe piaciuto partecipare. Carmen si è innamorata del brano, l’ha registrato, e quando l’ho ascoltato e credo di aver pianto per trenta minuti. Ho pianto sia per quella bambina che ascoltava Carmen in camera sia per la ragazza che stava cantando con lei. Non ricordo di aver mai pianto di gioia così tanto nella mia vita”.

Parla, inoltre, della sua paura di esporsi così tanto raccontando di sé:

A volte mi è costata molta fatica e non ho fatto uscire dei brani perché trovo più importante non ferire le persone piuttosto che fare ascoltate la musica. Ho evitato di fare uscire testi perché è necessario proteggere gli esseri umani e mettere l’ego da parte. Nonostante questo, non ho mai avuto paura di dire quello che penso rispetto all’attualità, come, ad esempio, nel brano Andrà tutto bene, dove metto molta carne al fuoco facendo elenco in maniera smaniosa di ciò che sta capitando, perché è così che arriva a me”.

Riferendosi al brano Andrà tutto bene, spiega la sua “rivoluzione”:

Sicuramente è un disco di consapevolezza e cambiamento rispetto a ciò che ho fatto prima, rimanendo fedele alla mia grammatica estetica. La mia rivoluzione la faccio cercando di mantenere alta l’asticella, senza farmi trascinare dalle correnti”. 

A proposito del singolo Bravi tutti Voi, parla di attualità e di riferimenti alla società di adesso:

I questo brano mi riferisco a persone che tutti noi abbiamo incontrato, presuntuosi, convinti di poterci insegnare qualcosa. I social ora ci mostrano la società che abbiamo ignorato per molti anni. Io non mi riferisco alla società, ma l’ho scritto come una critica a persone che mi hanno fatto sentire piccola senza motivo. Ogni tanto lasciamo che gli altri riesca a ergersi a maestri e noi a recettori di questi insegnamenti”.

Continua raccontando di come si sta preparando per il suo primo live al forum di Milano:

Per il 23 novembre ho molta ansia, ma so che sarà molto bello. Stiamo studiando uno spettacolo unico, in quanto è la prima volta che salgo sul palco del forum. Sarà un concerto speciale perché ci saranno ospiti, un palco diverso rispetto a quelli precedenti, ci sarà una scaletta molto ricca, con tutto Magmamemoria perché ho voglia di presentarlo. Il tempo vola e io tutti i giorni mi sveglio con un briciolo di ansia in più. So che dal punto tecnico riuscirò a gestire la tensione, perché non ho paura dei palchi grandi, emotivamente sarà un pugno allo stomaco, mi auguro che vada tutto al meglio e che la risposta sia positiva da parte di tutti”.

Conclude facendo riferimento al Festival di Sanremo:

Tutti gli anni sbuca il mio nome, ma questa è la prima volta che ci sto riflettendo. Non so se riuscirei mai a gestire l’emozione di Sanremo, soprattutto il contorno e la pressione che si crea per gli artisti. L’esperienza e la storia del festival sono importanti e sarebbe da fare almeno una volta nella vita”.

 

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