Live report: SIOUXSIE la sacerdotessa goth e il suo popolo dark
Non mi ricordavo così lucente e folto il popolo dark. Il concerto di Siouxsie è una liturgia pagana per gli over 50 (e non solo) dallo spirito oscuro.
L’Arcimboldi di Milano, per l’unica tappa italiana del tour, si affolla di magliette e pantaloni neri, anfibi e, abbandonate le creste e le cotonature alla Robert Smith, rimane fedele all’oscurità nello spirito. E proprio questo spirito che si respira e pervade le poco meno di due ore dello show di Siouxsie Sioux.
La sacerdotessa goth, leader storica dei Siouxsie and The Banshees, torna in Italia dopo 15 anni e ritorna sul palco dopo 10 anni, l’ultima volta era stata nel2013 alla Royal Hall di Londra come ospite del Meltdown Festival.
Il tempo non sembra essere passato. Lei si presenta sul palco con una tuta argentata nel suo perfetto stile.
Magnetica, teatrale e mistica si muove e balla mentre la sua voce angosciante e ipnotica è intatta e possente.
Don’t talk shut up and listen … tuona ad un certo punto dello show ai suoi adepti.
Il set del concerto attraversa la musica di Siouxsie e dei suoi Banshees. Tra i brani i più famosi ci sono tutti: Christine, Arabian Knights, Cities in Dust…
Alle prime note di Spellbound i fedeli di Sioux non resistono più seduti ed educati e gli Arcimboldi diventa una Arena.
Saltano gli schemi e il popolo dark inizia a ballare.
Chiude lo show The Passenger, la mitica cover di Iggy Pop, la perfetta chiusura del cerchio e l’andate in pace della sacerdotessa!
LA SCALETTA
Night Shift
Arabian Knights
Here Comes That Day
Kiss Them for Me
Dear Prudence
(The Beatles cover)
Face to Face
Loveless
Land’s End
Cities in Dust
But Not Them
(The Creatures song)
Sin in My Heart
Christine
Happy House
Into a Swan
Bis:
Spellbound
The Passenger
(Iggy Pop cover)