RECENSIONE: MADAME – “Madame”

On: 19 Marzo 2021
In: #sanremo, news, recensioni
By: Alessia Bisini
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Madame è indiscutibilmente la voce femminile del 2021 e il suo album d’esordio omonimo ne é la prova inconfutabile.

Fresco, omogeneo e graffiante quanto basta, “MADAME” può diventare uno dei progetti di punta del mercato discografico italiano in un anno di rilancio sociale e culturale per l’Italia.

Il tono dei testi che compongono il disco, schietto, senza filtri e senza peli sulla lingua; è proprio quello di una ragazza adolescente che ha tanto da dire e che vuole vuole farsi spazio a gomitate per farsi ascoltare. Francesca è veramente sincera, esplicita (vedi in “Clito“), senza maschere o senza il desiderio di mostrare un lato di sé che non sia fortemente autentico. Attraverso delle sonorità estremamente contemporanee, che spaziano dal rap, al funk e dal pop alla trap, la cantante racconta le inquietudini di una 19enne nella quale i suoi coetanei si possono tranquillamente immedesimare. Francesca prende carta e penna, Madame alza il volume.

Lo fa attraverso alcuni singoli di successo (come la trascinante “BABY”, la schietta “CLITO”, la nota “VOCE” e il feat. con Fabri Fibra, “IL MIO AMICO”), ma anche attraverso un roaster di collaboratori davvero interessanti: dal nostalgico Carl Brave in coppia con Rkomi agli eclettici Pinguini Tattici Nucleari, passando per la new entry Blanco, la voce delicata di Gaia ed infine “i colleghi di genere” Ernia, VillaBanks e Guè Pequeno. I featuring maggiormente riusciti risultano essere “LUNA”, un pezzo a metà tra il pop e l’elettronca, che ha tutte le potenzialità per diventare una delle canzoni dell’estate; e “TUTTI MUOIONO”, un brano di forte impatto e dalle avvolgenti sonorità dark.

Era il 2018 quando Madame irrompeva sulla scena musicale con la sua “Schiccherie”. Una voce femminile, cazzuta e che già allora non rientrava nei cliché del panorama musicale pop al quale siamo tutti abituati. Una personalità fuori dal coro, che con le sue capacità, il suo vissuto e la sua integrità morale, non ha veramente mai avuto paura di raccontarsi. Questo disco è il suo meraviglioso salto nel vuoto e la sua lettera aperta al mondo, un monito per tutti i giovani d’oggi che hanno una voce e non devono temere di usarla.