MARCO MENGONI Atlantico traccia per traccia

MARCO MENGONI Atlantico traccia per traccia

E’ stato presentato oggi a Milano ATLANTICO il nuovo album di MARCO MENGONI

Per presentarle, Marco ha voluto organizzare ATLANTICO FEST – Attraversa la musica, tre giorni di eventi a Milano a partire da giovedì 29 novembre.Per la prima volta un progetto musicale si traduce in occasioni di incontro, osservazione e condivisione, un nuovo modo di ascoltare attraverso diverse experience rivolte a tutto il pubblico.ATLANTICO è il racconto di due anni in cui Mengoni ha viaggiato per il mondo scrivendo nuove tracce potenti che segnano la crescita di uno dei cantautori più interessanti del panorama musicale italiano, che ha firmato quasi tutti i brani avvalendosi di importanti collaborazioni e alcuni feat. internazionali.

ATLANTICO è un vero e proprio viaggio, un contenitore di sonorità, influenze, fotografie che Marco ha letteralmente raccolto durante questi due anni.

Tornato in Italia l’esigenza di scrivere lo ha portato in studio dove con i suoi storici musicisti è partita una session continua di due mesi di lavoro. Successivamente è subentrato Christian Noochie Rigano per dare forma e abito ad alcuni brani che erano stati pre-prodotti da Marco con i suoi collaboratori alle Officine Meccaniche.

Per anticipare la release, Marco ha scelto sorprendentemente due brani,VOGLIO e BUONA VITA, due diversi assaggi per descrivere le tantissime sfumature dell’album, due poli di un disco musicalmente gigantesco che avrà però il primo vero singolo in tutte le radio dal 30 novembre.L’uscita dei brani è stata preceduta da una speciale anteprima in cinque città italiane dove, grazie alla collaborazione con Musement, Marco ha incontrato alcuni fortunati fan e ha condiviso con loro il primo ascolto dei due singoli. Milano e l’Orto Botanico di Brera, Roma e il Chiostro del Bramante, Firenze e Palazzo Strozzi, Venezia e Cà Pesaro, Napoli e il Museo Pietrarsa: queste le cinque città e i luoghi dove la bellezza, uno dei temi portanti del progetto, viene esaltata.

Ecco il racconto del disco traccia per traccia

 

VOGLIO
Nato a New York, Voglio è uno dei due brani che ha anticipato l’uscita di Atlantico.

Voglio, senza sfumature, senza se e senza ma. Un contrasto continuo nel testo, ma senza sfumature. “Voglio” come una sorta di “imperativo” verso sé stessi. Un tempo verbale del tutto inusuale per il cantautore, ripetuto all’infinito quasi a volerne perdere il valore del significato originale.

Luoghi comuni, modi di dire, atteggiamenti di vita quotidiana che vengono ribaltati esagerati ed esasperati frase dopo frase, tutto è il contrario di tutto. Un pezzo tanto introspettivo da prendersi in giro per la troppa serietà.

Un brano nato in studio con un arrangiamento sporco e istintivo, pieno di controtempi e con un continuo rimpallarsi di battere e levare, coerente con il contrasto del testo.

HOLA (I SAY)
Si cerca sempre di fare del proprio meglio, ma a volte non è abbastanza. Le persone non sono mai perfettamente complementari e scoprirlo è sconvolgente. “A cosa è servito studiare lo spagnolo se riesco solo a dire Hola”. A cosa è servita tutta la nostra storia, tutto quello che abbiamo passato insieme, se ora rimane solo questa piccolissima parte di noi.

Anche il pianto e il dolore vanno vissuti e compresi: sono una ricchezza e sono importanti, proprio perché non rimanga solo un piccolo frammento di una storia importante.

Tom Walker arricchisce questo brano con la sua voce calda e profonda, in qualche modo complementare a quella di Mengoni. L’insieme è impressionante, la miscela delle due voci semplicemente perfetta.

BUONA VITA
Uscito insieme a Voglio per anticipare questo nuovo lavoro, Buona vita augura qualcosa di migliore alle persone che ci sono e a quelle che non ci sono più. Probabilmente non esiste augurio migliore, miglior viatico per chi si perde, come tutti, per le vie del mondo.

Il brano porta un messaggio, con un vestito leggero che contrasta con le parole. Prodotta da Pablo Diaz-Reixa, meglio conosciuto come EL Guincho e già collaboratore di Rosalia, questa traccia è armonicamente composta “in maggiore”, questa canzone ha una doppia personalità. Da una parte una veste musicale allegra, scaldata dal sole dei ritmi caraibici del sud, e dall’altra un rosario di parole, di benedizioni e buoni auspici “per chi ha il cuore inquieto”, per chi è alla ricerca di qualcosa, per chi insegue un’idea, un ideale, un motivo che renda l’esistenza il solo viaggio degno di questo nome.

MUHAMMAD ALI
Uno dei brani più up dell’album parte con un arrangiamento vocale di Mengoni che da sempre segue e realizza in prima persona sorprendenti tappeti armonici per tutti i suoi brani. L’introduzione riprende i canti dei guerrieri della tradizione Masai per i preparativi alla caccia, canti propiziatori anche per esorcizzare la paura della caccia.

A differenza degli altri due racconti/dediche ai personaggi presenti nel disco, questa traccia è un inno, un incitamento a prendere Muhammad Alì come riferimento.

Siamo tutti al centro di un ring e dobbiamo imparare ad incassare i colpi, trasformarli e restituirli. Molte volte nella vita siamo noi il peggior nemico di noi stessi ponendoci limiti e ostacoli. La citazione di un’icona per ambire a fortificarci e a trasformare ogni problema in una grande opportunità.

LA CASA AZUL
La storia di Frida Kahlo, il suo percorso di sofferenza al centro di un brano che la prende come simbolo. Come per Buona Vita, il clima festoso dalle radici sudamericane, accompagna un testo intenso e profondo.

Un altro omaggio, questa volta alla pittrice di cui Picasso scriveva in una lettera al marito di lei Diego Rivera “Né tu, né Derain né io sappiamo dipingere i volti come quelli di Frida Kahlo”.

La sua storia travagliata ha fortificato la sua immagine e l’ha resa l’artista immensa che è e un simbolo di femminismo ante litteram e di libertà. “La casa azul” vuole accostarsi all’ombra fuggevole di questa donna meravigliosa, alla sua arte, allo squarcio che i suoi pennelli sono stati in grado di aprire sulla condizione umana. E vuole essere un invito per tutti noi a saper trasformare la sofferenza in forza. Per rendere il brano ancora più prezioso, la voce sicura e carica di storia di Adriano Celentano , è la pennellata finale, il graffio definitivo di una canzone perfetta.

MILLE LIRE

Marco ha scelto Takagi e Ketra per questo pezzo e ha indicato loro qual era la strada da intraprendere, mantenendo il connubio fra la rumba e la musica elettronica, una delle correnti più importanti presenti in questo disco. Il testo è autobiografico e descrive una fase di passaggio, un racconto del cantautore alla vigilia dei suoi 30 anni. Un’evoluzione come essere umano, in cui ci si sente padroni di un’indipendenza nuova, mentre tutto cambia e cambiamo anche noi. Un nuovo modo di affrontare i rapporti interpersonali, attraversando anche aspettative disattese mentre si cerca di affrontare un bilancio della vital.

LA RAGIONE DEL MONDO

Per quanto l’uomo s’affanni a cercar risposte, il senso della vita resta, e probabilmente è destinato a restare, un mistero. Ci diciamo spesso che non è necessario cercare un senso alla propria esistenza, che forse questo senso non c’è, o meglio, che forse risiede nell’osservare la bellezza del mondo, la ricchezza che emana anche dalle cose più semplici: da un taglio di luce che conferisce agli oggetti nuova vita, svelandone la voce nascosta mentre il rumore del mondo rimane fuori, lontano. “La ragione del mondo” è l’inseguimento dello stupore che gli occhi provano nel lasciarsi ammaliare dalle cose del mondo.

È mettersi in ascolto e d’un tratto aprire gli occhi come fosse la prima volta, posare lo sguardo sul circostante e nella meraviglia sussurrare: sono nato solo adesso.

AMALIA

Amalia Rodrigues, la voce del fado portoghese, la voce di un popolo in punta di piedi davanti all’oceano sterminato, con il suo respiro incessante.

Il fado di Lisbona, cantato nelle cantine, con la sua radice anarchica e il suo campionario di uomini e donne del popolo; gl’incontri e gli abbandoni della vita che hanno trovato in Amalia Rodrigues la loro voce più intensa e rappresentativa. Questo brano è per lei e per quel mondo così naturalmente poetico che si muove tra le rughe dei quartieri popolari.

Per raccontare di questo personaggio così importante, nel brano si inserisce la straordinaria voce di Vanessa Da Mata, che Mengoni ha incontrato proprio a Lisbona, e che insieme ai Selton restituisce tutte le vibrazioni e le sonorità tipiche della musica brasiliana e portoghese.

RIVOLUZIONE

Uscito dalla pre-produzione questo brano era ricchissimo e carico di spunti strumentali. Per questo Marco ha sentito la necessità di consegnare il pezzo in mano a Rudimental, uno dei suoi gruppi musicali più apprezzati e che domina qualunque playlist esistente, con la sicurezza che avrebbero potuto alleggerire il pezzo e in qualche modo farlo rinascere, senza affollamento ma comunque pieno. Di ispirazione musicale medio-orientale, Rivoluzione è uno dei testi più importanti dell’album, dove per la prima volta esplode tutta la riflessione interiore di questi ultimi due anni. L’attraversamento musicale lo è anche di vita, che è fatta di colori e tonalità diverse, tutte da accogliere e affrontare, a volte andando anche contro sé stessi.

EVEREST

Una ballad che diventa un brano UP. “Io cambio e mi trasformo per sopravvivere al cattivo tempo”

Il momento in cui percepisci che devi assecondare il desiderio di trasformazione che senti affiorare in te e che ti affascina. L’arrangiamento accompagna l’evoluzione di questo stato d’animo raccontando una storia d’amore da una prospettiva soggettiva.

I GIORNI DI DOMANI

Quando si cammina a lungo con una persona, al suo fianco, in qualche modo si diventa quella persona. Se ne acquisiscono gesti e inflessioni. E a poco a poco la s’impara, ricalcandone la cadenza del passo come un omaggio, ripetendone il nome come una preghiera che ci estranea facendoci leggeri, fino a che quel nome diventa il proprio.

Ed ogni luogo visto insieme, ogni orizzonte e prospettiva diventano molecole di quel tratto di vita condiviso.

Anche quando verrà il tempo per stare lontani, “Ogni ponte, ogni casa…ogni odore, ogni strada”, resteranno impregnati della nostra vita che per un attimo è passata di là.

ATLANTICO

Arriva al numero 13 la title track dell’album. Scritta da Frah Quintale con la collaborazione di Dario Faini, Atlantico è un racconto del viaggio, la perfetta sintesi testuale e musicale per descrivere l’intero progetto. Al primo ascolto questo era già il pezzo giusto per raccontare questo percorso e l’unica cosa che Mengoni ha inserito all’interno del testo è stata proprio la parola “atlantico”, che rappresenta anch’essa un contenitore, un universo variegato ma al tempo stesso coerente con la sua natura. Musicalmente il brano evoca le sonorità degli Earth, Wind & Fire e riprende le influenze di quel genere musicale. La particolarità più evidente è l’approccio funky del pezzo, soprattutto attraverso lo slap del basso che lo caratterizza in maniera potente.

DIALOGO TRA DUE PAZZI

L’intro vocale si ispira ad un canto calabrese che si tuffa in un brano ritmicamente tutto “storto”. Il clap in quattro quarti convive con un ritmo “terzinato”. Dopo il primo inciso un solo di chitarra elettrica fulminante sottolinea il clima di follia di cui è pervaso l’intero brano.

La melodia strizza l’occhio alle sonorità di brani come “Four woman” di Nina Simone.

Quanta follia c’è nella mente di un uomo apparentemente sano?

In “Dialogo tra due pazzi” sono le due personalità di un uomo a confrontarsi, confondendosi l’una nell’altra nel tentativo di definire uno spartiacque tra lucidità e follia, un limite ben definito che definisca un ruolo, poiché il ruolo tranquillizza e codifica l’uomo in un abito sociale. Le due voci, inizialmente separate e autonome, d’un tratto si sovrappongono, s’intrecciano fino a che risulta impossibile capire chi sia l’uno o l’altro, come in un gioco di specchi dove domanda e risposta sono il riflesso della stessa persona.

Oltre alla versione standard questo nuovo lavoro avrà 5 copertine per 5 special edition da collezione.

Il desiderio di Mengoni era quello di creare per questo progetto un vero e proprio contenitore. L’Atlantico stesso è un contenitore come la vita, che nel suo attraversamento ricorda un oceano di esperienze, incontri, avvenimenti positivi e negativi. Il progetto è stato infatti lanciato durante i mesi estivi attraverso trailer seriali che raccontavano tutto il mondo che Marco ha interiorizzato in questi due anni di viaggi. Per raccontare questa molteplicità di scoperte e riflessioni, ogni versione avrà un sottotitolo, una copertina e un booklet completamente diversi dalle altre e una bonus track esclusiva. Queste le deluxe version:

• 01/05 Atlantico – Attraverso la gente

• 02/05 Atlantico – Filtro di coscienza

• 03/05 Atlantico – Immersione emotiva

• 04/05 Atlantico – Oceano di esperienza

• 05/05 Atlantico – Piano unico

Proseguono nel frattempo le vendite per #MengoniLive2019 – Atlantico Tour, il tour prodotto e distribuito da Live Nation che partirà il prossimo 27 aprile da Torino e, dopo aver esaurito i biglietti per la prima data al Forum di Assago, dove triplicano gli appuntamenti (4 maggio nuova data), diventano tre le serate anche all’Arena di Verona (26 maggio nuova data) e raddoppia a Roma (10 maggio nuova data). Annunciate anche 5 date a Berlino, Zurigo, Monaco, Parigi e Madrid che anticiperanno il tour europeo previsto per fine 2019.

 

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