MARGHERITA VICARIO: Il mio “bingo” è un luogo multiculturale
“Bingo” è il nuovo album di Margherita Vicario: 14 tracce che narrano l’immaginifico e coinvolgente mondo di una delle artiste più poliedriche della scena musicale attuale, arrivato a compendio di un percorso durato due anni.
Bingo è “la raccolta della mia storia degli ultimi tempi”, come lo definisce la stessa Margherita.
Margherita ha presentato il disco durante un conferenza stampa on line dove ha raccontato la storia del suo “Bingo”!
Scritto tra Roma e Torino dalla stessa cantautrice, Bingo è un fantastico viaggio in technicolor, un progetto che scruta e legge il presente in maniera audace e mai banale, composto con la fiera volontà di arrivare alla radice delle emozioni narrate. Alla produzione dell’intero progetto troviamo ancora una volta Davide ‘Dade’ Pavanello, “il padre stilistico di questo nuovo disco, che ha voluto trovare per me un suono che fosse riconoscibile e mio, senza incasellarmi in un solo genere ma permettendomi di sperimentare liberamente” racconta Margherita.
Il nome Bingo è nato quasi per caso.” – racconta Margherita – “Due anni fa Dade mi chiese di raccogliere tutti gli spunti per la mia nuova musica in una cartella del computer. Senza pensarci troppo, la rinominai proprio Bingo e quasi subito capimmo che quello poteva già essere il titolo del mio nuovo lavoro. Il bingo è un luogo multiculturale” prosegue “mi piace pensare che persone di luoghi e tradizioni completamente diverse si ritrovino in uno stesso posto, uniti a divertirsi e tentare la fortuna. Bingo però è anche un’esclamazione che si ricollega solitamente a tutti quegli accadimenti totalmente casuali, di pura fortuna, quelli che non sai mai come va a finire: per me il progetto è stato invece la concreta realizzazione di un lavoro minuzioso, costante e attento in cui io e Dade abbiamo creduto fin dal primo giorno. E’ stato il frutto di una sana lotta gioiosa, che sono contenta di poter condividere ora con tutti i miei fan”.
Nel magico pallottoliere di Margherita ci imbattiamo in brani dal piglio energico, come Bingo, Mandela e PIÑA COLADA; ci commuoviamo con le sonorità tipiche della ballad di Come noi e con le parole piene di slancio amoroso di Fred Astaire e Pincio; veniamo rapiti dalle barre scanzonate e dal piglio catchy di Orango Tango e Romeo; entriamo a gamba tesa nel provocatorio universo femminile di Giubbottino, riviviamo le aggrovigliate dinamiche di rapporti di coppia con la sensuale XY e l’avvolgente Come va e rimaniamo piacevolmente stupiti da come brani dalle sonorità leggere possano accompagnare parole intense e dal grande significato, come succede in DNA, Troppi preti troppe suore e Abauè (Morte di un Trap Boy).
Ascoltando tutti i pezzi della tracklist mi sono accorta che, senza neanche volerlo, si rincorrono tre tematiche principali: parlo spesso di soldi, intesi come nuovo valore, a volte non del tutto positivo. C’è poi una grande attenzione per la religione, strettamente connessa per certi versi anche alla tematica del femminismo” racconta Margherita.
Un viaggio quindi, quello di Bingo, attraverso mille atmosfere, sonorità e temi completamente diversi, legati dallo sguardo curioso e audace di un’artista che non si tira mai indietro.
A fianco di Margherita in questo nuovo lavoro anche cinque artisti legati a lei da un forte rapporto di stima, amicizia e da una comune visione della musica: Elodie e Davide Petrella, con cui Margherita ha rispettivamente cantato e composto XY, i rapper Izi e Speranza, a fianco di Margherita nelle già conosciute e apprezzatissime Romeo e PIÑA COLADA e Dardust, producer multiplatino, autore e compositore, che lavora alla produzione di Giubbottino insieme a Dade.
IL TOUR
Durante l’estate Margherita sarà impegnata su due fronti: da una parte il tour di Bingo con la sua band, organizzato da Vivo Concerti (tutti i dettagli a breve su www.vivoconcerti.com), e dall’altra sarà ospite dell’Orchestra Multietnica di Arezzo per ii nuovo spettacolo “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, di cui abbiamo visto un assaggio al Concerto del Primo Maggio di Roma
IL RACCONTO DI MARGHERITA
IL DISCO TRACCIA PER TRACCIA
1. BINGO
“Tu alza la testa
anzi alza la voce
Grida più forte
chiedimi aiuto se il mondo è feroce”.
Gioia contagiosa ed energia allo stato puro: sono questi gli ingredienti principali di Bingo, titletrack che fa da apripista al nuovo omonimo album di Margherita Vicario. Un sound che rispecchia appieno il meraviglioso vortice di felicità raffigurato anche nell’artwork del progetto. L’artista apre il sipario con questo brano e lo fa anticipando tutti i temi cardine della tracklist: dal cash alla religione, dalla meravigliosa multiculturalità alla cura per le relazioni, Bingo è un vero e proprio pallottoliere che contiene in sè l’universo sconfinato che la Vicario è pronta a raccontare.
“Per cinquemila milioni
mi tatuo Giorgia Meloni
Faccio un bel family day
ma senza preti e massoni”.
Il viaggio attraverso l’immaginifico mondo di Bingo prosegue con Orango Tango, brano audace e coinvolgente, dalle sonorità urban e dal respiro internazionale. Un beat deciso fa da tappeto sonoro a versi irriverenti e assonanze brillanti, attraverso cui Margherita ci accompagna nella sua surreale giungla, luogo di piena libertà in cui realtà e onirico sembrano confondersi.
“Come va con l’amore?
s’è più fatto sentire?”
Un beat catchy e un sound avvolgente accompagnano un dialogo tutto al femminile. Tra relazioni appese a un filo, insicurezze e lo slancio salvifico verso un futuro migliore, Margherita traccia un quadro perfetto di un tempo sospeso che ci ha messi davanti a mille perchè, riuscendo ancora una volta a disegnare una nitida e sincera rappresentazione della contemporaneità che ci circonda.
4.TROPPI PRETI TROPPE SUORE
“Io il senso di colpa ancora non ce l’ho
Quindi vafammuoc’ dove non lo so
‘na guallera sta storia del peccato originale
Che infatti anche a mia madre la trattate sempre male”.
Troppi preti troppe suore è il quarto brano del pallottoliere di Bingo, caratterizzato da un sound allegro e da un messaggio scanzonato ma estremamente profondo e impegnato. Prendendo spunto da un dialogo tra scienza e fede tra Margherita Hack e un uomo di chiesa, l’artista affronta tematiche attuali e delicate, tra stereotipi difficili da scardinare, secolarizzazione e cattivi costumi nel mondo clericale, il tutto accompagnato, a sorpresa, da un coro di bambini, testimoni ingenui di schemi culturali ancora troppo incasellati.
5.XY (FEAT. ELODIE)
“La donna vergine vestita in seta pura
È un chiodo in testa un buco della serratura”.
Due donne, un dialogo sui complicati rapporti di coppia e un sound catchy ed estremamente sensuale: è questo il cocktail esplosivo offerto da Margherita e Elodie in XY, quinto brano della tracklist e primo featuring di Bingo, scritto a quattro mani dalla Vicario e Davide Petrella. Gli universi, così differenti eppure cosi complementari, degli uomini e delle donne fanno da fil rouge all’intera canzone: d’altronde, come canta Margherita, “anche i pianeti se li guardi da lontano sono stelle tutte uguali ma ognuno ha la sua natura”.
6.FRED ASTAIRE
“Da che mondo è mondo il pane è buono caldo
Come le mie gambe pure in pieno inverno
Baby stammi concentrato, pensa a qualcos’altro”.
L’ascolto di Bingo prosegue con Fred Astaire, intermezzo dalle tinte pastello, estremamente romantico, in cui l’amore è raccontato in tutta la sua dolcezza e delicatezza. La canzone è infatti una ballad moderna dal sound tipico delle canzoni anni ‘60, in cui Margherita sembra farsi portavoce di tutte quelle donne innamorate della propria metà, capace di farle sentire come “Maradona, sotto porta, adorata più della Madonna”.
7.DNA (OH PUTAIN!)
“La domanda è stronzo ci nasci o ci diventi?
E ci diventi più avanti negli anni o già intorno ai venti?”
Che cosa determina chi siamo veramente? E’ una questione di cromosomi o di pura volontà? In DNA Margherita lascia correre i suoi pensieri liberamente, scrivendo un brano riflessivo dal flow coinvolgente dedicato al tema dell’accettazione del proprio stato di natura, contrapposto a quell’irrefrenabile ricerca di cambiamento che da sempre anima l’uomo.
8.COME NOI
“E non ti riesco a spiegare questa strana sensazione
Che oggi sono io, il poeta oggi sono io”
Atmosfere liriche e sonorità avvolgenti: Come noi, un brano che è una profonda riflessione sulla realtà. Il suono di un pianoforte apre e tiene il tempo dell’intera canzone, intrecciandosi con archi che danno al brano un sapore estremamente teatrale. “Dimmi come si fa”: è questo il leitmotiv di Come noi, in cui Margherita si fa portavoce di tutta quell’umanità ancora attenta a percepire l’intima essenza delle cose, lavorando quotidianamente con fatica per diventare la versione migliore di sè stessa.
9.ABAUÈ (MORTE DI UN TRAP BOY)
“Ci vuole il doppio dell’attenzione
Io abbozzo ma non mollo na na eh ah! Na na eh ah!”
Nono brano della tracklist è Abauè/Morte di un Trap Boy, brano dal testo profondo, pesato e penetrante, che è un racconto di vita di un giovane trapper e dei suoi sogni di gloria, interrotti da una tragica scomparsa, appeso al muro con un cappio. Da un sound elettronico mischiato a un cantato rap-pop parte un climax che si apre nel ritornello in cui Margherita, sacerdotessa di una preghiera laica, intona come un mantra la parola Abauè, su un tappeto sonoro che qui sembra fare eco a terre lontane.
10.MANDELA
“Anche se la sera guardo giu’ per terra
Perchè sai non sembra ma qui c’è una guerra”
Ispirata dal fantastico mix etnico e culturale presente nella Roma di Piazza Vittorio, Margherita compone Mandela, 3 minuti e 35 di leggera e trascinante spensieratezza in cui affronta col sorriso il delicato tema dell’immigrazione. Un intro recitato dalla stessa Vicario lascia presto spazio a un beat contagioso per un racconto dedicato a tutti i simboli dell’Italia multietnica e colorata. Manila, Praga, Tirana, prendi la metro, scendi a L’Avana: tutti siamo cittadini del grande quartiere del mondo, perciò, come canta la Vicario, sorridi Mandela che questo è il tuo posto.
11.ROMEO (FEAT. SPERANZA)
“Tanto si finisce sempre a litigare
O ti adegui o ti deprimi che per molti è uguale”.
Il viaggio attraverso l’universo di Bingo continua con Romeo, track dalle note agrodolci in cui multiculturalità e mondi apparentemente lontani si incastrano grazie al featuring con il rapper franco-italiano Speranza, che qui cala l’asso mettendo le sue barre a servizio della canzone e rappando in tutti i suoi dialetti, compresa la lingua sinti. Un timido intro di pianoforte lascia dopo pochi secondi spazio a sonorità tipicamente rap, ma il valore del brano non risiede solo nel sound trascinante: Margherita ancora una volta mette a segno il colpo con parole dal significato profondo, blastando con l’eleganza e l’ironia che la contraddistinguono tutti i ceffi dagli occhi feroci, vittime dell’ignoranza: “C’hai paura eh? Ho fatto il classico. Te a malapena distingui un accento grave da un apostrofo”.
“Chiedi da bere cerchi consigli ed eviti quelle che vogliono figli
Ma sotto sotto sei come un biscotto il problema è più grosso”.
Una scrittura brillante ed efficace, tra ironia, versi ritmati e riferimenti espliciti a una femminilità decisa, che non ha paura di esprimersi: questa è Giubbottino, dodicesimo brano di Bingo, un pop dalle influenze urban alla cui produzione, oltre a Dade, si affianca Dardust. Su un sound raffinato Margherita impone, attraverso un linguaggio schietto e volutamente provocatorio, la sua visione libera e senza taboo della sessualità, senza mai perdere l’eleganza e l’ironia che da sempre la contraddistinguono.
“E non sai quanto ti voglio bene
Ci vedo da vecchie a bere”
L’ascolto dI Bingo continua con Pincio, brano dalle sonorità delicate e riflesso di una storia di condivisione, stima e coraggio, in cui si viene cullati da atmosfere sospese tra una dolce ninna nanna e un elegante racconto cinematografico. Pincio è una boccata d’aria a pieni polmoni che racconta la forza dei legami umani più intimi e concreti, tra la riscoperta del ricordo e la proiezione piena di speranza nel futuro. Un tessuto elettronico arricchisce ulteriormente il brano, regalandogli così un’energia e un’ apertura inaspettate.
“Ma se resto povera allora pazienza
Mi basta una macchina media potenza
Con uno stereo fortissimo
Per questo disco bellissimo”
Il viaggio di Bingo termina con PIÑA COLADA FEAT. IZI, un brano dal sound tipicamente latino e dal sapore estivo che accompagna il linguaggio sempre acuto e raffinato di Margherita Vicario. Il ritmo allegro della salsa, gli inserti in spagnolo, il titolo che riprende il nome di uno dei drink da spiaggia per eccellenza sono un divertente espediente per rispondere a una domanda più profonda, a cui tutti hanno cercato di dare risposta almeno una volta nella vita: che cosa ci rende veramente felici?
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