Matteo Bocelli presenta il suo singolo di debutto, “Solo”
Esce oggi “Solo“, il singolo di debutto di Matteo Bocelli. Figlio d’arte, Matteo sta cercando la sua strada nel mondo della musica, portando sulle sue spalle (ma con orgoglio) un cognome importante.
Abbiamo incontrato l’artista in conferenza stampa ed ecco cosa ci ha raccontato a proposito del brano!
Sul suo repertorio e sulla nascita del singolo “Solo”:
“Sono cresciuto in una casa dove il genere musicale di riferimento era l’opera e i generi classici, come Sinatra. Passavo dall’ascoltare Puccini ad Eminem e soprattutto i Queen. Il progetto è il prodotto di questi generi musicali. Questo singolo l’ho scritto con Marco Guazzone e Fiona Bevan, volevo scrivere con nomi italiani ed internazionali. Sono molto fiero del mio paese e voglio portare il sound italiano all’estero. L’ispirazione è nata da una fragilità del mio carattere, la solitudine, da una parte la mia è sempre stata una famiglia ricca di persone ed amici. vivendo in una casa affollata, quando si è soli non si è mai abituati. Considerando la vita e la carriera che ho scelto di intraprendere, sono spesso in giro per il mondo e da soli. Quando ero bambino vedevo papà partire per lavoro ed era sempre un momento triste, mentre ad oggi ricollego alla mia esperienza personale. Alla base di tuto c’è la passione per la musica.”
Sull’uso del suo cognome:
“Non ho scelto un nome d’arte, perché non ho mai temuto il cognome di mio padre. Ne sono molto fiero, per me è stato una fonte d’ispirazione da un punto di vista personale e musicale. Avrebbe potuto una sorta di nascondiglio non utilizzarlo. Non posso nascondermi da chi sono, dalla mia indentità.“
Sulle aspettative legate al singolo:
“Uno deve puntare il più in alto possibile. Non ci sono escamotage, non ci si può nascondere dietro la musica, perchè lei è immediata e comunica con forza.“
Su una sua eventuale partecipazione a Sanremo:
“Le porte non si chiudono mai, ma bisogna avere il giusto brano e la giusta consapevolezza per vivere un’esperienza di questo tipo. Ho avuto la fortuna di esserci stato e di aver assaggiato cosa significhi calcare il palco dell’Ariston.”
Sulla ricerca della sua strada:
“Sto cercando la mia strada, sono soddisfatto di quello che sto facendo. Sono il prodotto delle mie esperienze personali. Sto cercando di guadagnare consapevolezza.”
Sulla definizione del suo genere musicale:
“Il mio genere è un pop contaminato dalla passione per la musica classica e dal mio background tecnico-vocale lirico. Amo ciò che sto proponendo, mi crea un fuoco dentro che mi spinge a dare il massimo.”
Sulla vicinanza di suo papà, Andrea Bocelli, nella creazione del progetto:
“Papà è stato rispettoso del mio progetto. L’ho sempre tenuto aggiornato.“
Sul rapporto con i social e la costruzione della sua fanbase:
“Mi ritengo fortunato, ma c’è ancora tanto da fare per crescere e migliorare. Non bisogna mai porsi limiti e voglio conquistare delle vette più alte. Ho una fanbase che mi rispetta e che mi sostiene. Spero di poterla ampliare!“
Sulla collaborazione con Gary Barlow:
“Ho imparato molto lavorando in studio con lui. Penso sia una persona splendida ed è solo uno delle persone meravigliose con cui ho collaborato.”
Sul videoclip legato al brano:
“Nel video c’è la presenza delle montagne, luogo di solitudine. Ho scelto le Dolomiti, perché amo la natura e il contatto con essa. Ogni volta che mi sento teso, mi piace camminare nel bosco e prendere un bel respiro, così come tante energie positive.”
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