PAOLO CONTE ‘Nostalgia di un golf, un dolcissimo golf di lana blu’ una mostra agli Uffizi di Firenze
“Nostalgia di un golf, un dolcissimo golf di lana blu” è il titolo della mostra di Paolo Conte che per la prima volta porterà la sua “pittura jazz” in mostra gli Uffizi di Firenze.
‘Nostalgia di un golf, un dolcissimo golf di lana blu’: una vera e propria citazione dà il nome alla mostra che gli Uffizi organizzano per celebrare il versante grafico della carriera di Paolo Conte.
Curata dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt insieme a Chiara Toti, offre alla visione del pubblico, nelle sale dell’arte grafica da poco inaugurate al primo piano della Galleria, il versante grafico della carriera di Paolo Conte.
IN MOSTRA
Il percorso espositivi vede una selezione di 69 disegni, tra i quali molti inediti e mai esposti finora, realizzati dal Maestro dagli anni Settanta ad oggi.
L’ARTE DI PAOLO CONTE
Sin dagli esordi del suo lunghissimo viaggio musicale, il celebre cantautore astigiano si è dedicato con identica passione anche all’arte, affiancando la pratica del disegno alla sua produzione autoriale ed illustrando spesso in prima persona le copertine dei suoi album. I soggetti, così come i testi delle sue canzoni, raccontano in maniera pungente e suggestiva frammenti di vita, e come istantanee colgono l’essenza di contesti narrativi più ampi. Nella moltitudine di personaggi, oggetti, panorami urbani e visioni oniriche che colorano il dinamico universo delle sue opere, è possibile individuare una originale elaborazione di influenze moderniste ed espressioniste, rappresentate attraverso una grande varietà di tecniche (pennarelli, pastelli, acquarello). Nelle scelte visuali, così come in quelle musicali, Conte trae ispirazione dall’esplosione artistica delle avanguardie del primo Novecento, che considera come il principale e necessario punto di riferimento per ogni tipo di espressione artistica.
La sua caratteristica percezione “jazz” dell’arte emerge con grande pienezza nell’opera multimediale Razmataz, da lui stesso definita una “storyboard sonorizzata”: formata da una raccolta di disegni, accompagnati da musica e dialoghi, racconta un incontro-scontro tra diverse culture in una fumosa, caotica e seducente Parigi anni anni Venti. Alcune delle oltre 1800 illustrazioni di Razmataz sono visibili agli Uffizi, ma la mostra è composta però principalmente di materiali inediti.
LA DONAZIONE
Il 7 gennaio, al termine dell’esposizione, Paolo Conte donerà al museo l’ Autoritratto di un pirla, del 1978, entrando così a far parte della più vasta e prestigiosa collezione di autoritratti d’artista al mondo.
IL COMMENTO
L’artista Paolo Conte:
Ho già avuto occasione di confessare che il vizio della pittura e del disegno sia nella mia vita più antico di quello per la musica e le canzoni, confessando anche che la composizione musicale manovra su di me in forma di eccitazione, mentre pittura e disegno mi danno calma e leggerezza.
Dopo le mostre tenute in occasione della pubblicazione del mio lavoro multimediale Razmataz nel cui corrispondente dvd erano state montate 1800 mie illustrazioni, la mia frequentazione delle belle arti si è fermata, anche per la legittima preoccupazione che quel tanto di notorietà acquisita come canzonettista potesse indurre a pensare che ne volessi approfittare per affrancarmi ad un’altra diversa ribalta.
Così, allora, i miei lavori sono tornati nei miei cassetti, appunto come la nostalgia di un dolcissimo golf di lana blu. Ora, accettando l’onorevole invito di Eike Schmidt, un po’ dei miei lavori su carta si ripresenta al pubblico e agli appassionati nella prestigiosa Galleria degli Uffizi”.
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt:
Tanti artisti sono stati musicisti e compositori di talento (uno fra tutti: Leonardo) e nella collezione di autoritratti degli Uffizi vediamo che alcuni pittori si sono raffigurati con gli strumenti che suonavano, e che evidentemente costituivano un complemento così importante della loro personalità da doverli presentare accanto alla propria effigie. Così, anche la mostra di Paolo Conte vuole testimoniare la doppia anima artistica del grande musicista, e portare all’attenzione del pubblico questo aspetto forse meno noto, ma non meno fondamentale della sua creatività. Gli siamo infinitamente grati per il dono del suo Autoritratto di un pirla, infine, che nella bizzarria autoflagellante del titolo ci ricorda subito la suprema ironia, la forza irriverente dei titoli e dei testi delle sue canzoni”.
IL LIBRO – CATALOGO
In occasione della mostra esce lo speciale book illustrativo “Paolo Conte – Original Coffee Table Book” (edito da Feltrinelli).
Una straordinaria raccolta di 150 illustrazioni inedite, realizzate di proprio pugno dal Maestro, di cui ci sarà un piccolissimo assaggio durante la mostra agli Uffizi.
Un’ulteriore testimonianza dell’amore di Paolo Conte per l’attività pittorica, che affianca fin dagli esordi, la sua carriera da cantautore.
Le illustrazioni, a cui l’artista dà per la prima volta un titolo, risalgono a svariati periodi della sua vita e sono accompagnate da frasi e aforismi.
Si tratta di un libro di miei disegni e pitture intervallati da qualche aforisma e qualche titolo curioso.
Il titolo spiega bene: ‘Coffee Table Book’ indica, nel gergo degli editori, un libro probabilmente in sé inutile, che, tuttavia, per le sue pretese estetiche, può essere tenuto in bella mostra appoggiato al tavolino su cui viene abitualmente servito il caffè.
Ci sono miei lavori di varia epoca, alcuni risalenti agli anni ’50. Ho dedicato questo libro a mia moglie Egle e a Steinberg, grande artista rumeno/americano, che ha insegnato il trucco di sorridere disegnando e dipingendo.
Spero che gli appassionati comprino questo mio libro d’arte, lo tengano in bella mostra nelle loro case, facendo attenzione a che non ci cada su neanche una goccia di caffè” (Paolo Conte).
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INFO
Nostalgia di un golf, un dolcissimo golf di lana blu
Paolo Conte
Fino al 7 gennaio 2024
LE GALLERIE DEGLI UFFIZI
Piazzale degli Uffizi, 6 – Firenze
ph cover: Paolo-Conte-foto-di-Alessandro-Menegatti