PARTY LIKE A DEEJAY 2024 il racconto
Come abbia fatto Radio Deejay in tutti questi anni a diventare non solo un successo, ma anche una vera e propria Nation, con un senso di appartenenza incredibile degli ascoltatori rimane per certi versi un mistero, anche se la bravura dei protagonisti, le scelte azzeccate dei componenti che danno vita alla radio e una precisa visione sono chiari.
Dopo averci stupito facendo diventare popolare il runnning con i suoi eventi e il triathlon, la festa dedicata agli ascoltatori continua ogni anno a proporsi come una scommessa vinta e crescere.
Sono diventati tre i giorni del Party Like a Deejay per il 2024, con un fitto programma in cui la musica dal vivo con nomi di rilievo è solo la ciliegina sulla torta. L’impressione è che non ci sia il classico “tutto esaurito”, ma siano in tanti a partecipare.
Noi siamo stati al Parco Sempione all’ultima serata, quella di domenica, in cui i forti temporali da cambiamento climatico e il caldo non hanno fermato gli affezionati.
La domenica è dedicata alla musica dance, comincia leggermente in anticipo per evitare il diluvio delle 22.00. Quello che ci ha stupito è come seguendo il filo conduttore dell’EDM, grazie a M2O, la scaletta riesca ad accontentare tutte le anime degli ascoltatori, con associazioni che sulla carta sembrano azzardate, ma che in realtà si susseguono con naturalezza.
Dall’orecchiabile Sophie and the Giants, passando per Rhove, il rapper in grado d’andare incontro ai più giovani, fino a Kungs con una session degna di un festival internazionale di musica elettronica, per lasciare il posto agli Articolo 31 con un momento revival in linea con le generazioni non Millennial.
Dopo l’acquazzone è Cosmo a sfidare il maltempo facendo ballare gli spettatori rimasti, a cui seguono i Meduza (ormai acclamati a livello internazionale e da sempre legati al mondo Deejay) e Albertino. Le luci al laser con i loro incredibili effetti, con tanto di Arco della Pace come sfondo, sono quasi tutte spente per motivi di sicurezza, ma in tanti continuano a ballare, anche sotto un riparo di fortuna.
Le session sono brevi, ma intense, conoscendo gli artisti in alcuni casi forse non troppo originali, a dominare sono sempre i cavalli di battaglia, in grado d’accontentare il pubblico mainstream presente. Da segnalare Tananai in un’inedita versione Deejay, con un’esibizione per nulla scontata, del resto ad accompagnarlo sul palco è Albertino, che invece ha fatto ballare intere generazioni.
Buon compleanno Deejay!