Playlist: Ciao Mimì. Venticinque anni senza Mia Martini
Venticinque anni senza Mia Martini, indimenticabile interprete della canzone italiana.
Venticinque anni fa, il 12 maggio 1995, moriva a soli 47 anni, Mia Martini. Una vita tormentata, fatta di grandi successi ma anche di momenti difficili.
Diventa famosa con ‘Padre davvero’, con il nuovo nome di Mia Martini (Mia come Mia Farrow, la sua attrice preferita e Martini perché era una parola conosciuta all’estero), scelto con il produttore Alberigo Crocetta, già fondatore del Piper e scopritore di talenti come Patty Pravo e Mal. Poi la collaborazione con Bruno Lauzi e lo straordinario successo di ‘Piccolo uomo’, brano con cui nel 1972 vince il FestivalBar per poi bissare l’anno successivo con Minuetto. Arrivano la popolarità, i dischi venduti, i premi e al successo nazionale si accosta quello estero: Charles Aznavour, canterà con lei, facendone la diva dell’Olympia di Parigi. Poi l’incontro con il cantautore genovese Ivano Fossati, col quale si instaura un sodalizio artistico e sentimentale che culminerà con l’album Danza nel 1978.
Nel 1982 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con Non finisce mica il cielo, scritta da Fossati. Non vince ma per lei viene creato il Premio della Critica” che oggi porta il suo nome. Il 1982 è anche l’anno in cui si diffonde la diceria che porti sfortuna. Si ritira dalle scene fino al 1989.
Il grande ritorno della Martini è proprio sul palco di Sanremo, con la canzone ‘Almeno tu nell’universo’. Torna ancora al Festival nel ’92, con il brano ‘Gli uomini non cambiano’. Con sua sorella Loredana, salgono ancora sul palco del Festival nel 1993 con il brano Stiamo come stiamo. Questi sono anni di grandi collaborazioni costellati da canzoni come La nevicata del ’56 e Cu’mme, in coppia con Roberto Murolo ed Enzo Gragnaniello. L’ultima apparizione televisiva è del 4 marzo del 1995 nella trasmissione ‘Papaveri e papere’.