Playlist: SANREMO STORY – I vincitori morali
A Sanremo spesso e volentieri non è il vincitore a sbancare le classifiche.
Ripercorriamo a ritroso gli ultimi 40 anni della storia del Festival alla ricerca dei brani che hanno fatto la storia della kermesse canora, pur senza vincere. Anzi, verrebbe da dire: meglio perdere.
SANREMO 2018
Vince la coppia Fabrizio Moro/Ermal Meta (pure fra le polemiche sullo stato di inedito del pezzo), ma nelle classifiche spopolano i secondi classificati, la sorpresa Lo Stato Sociale con “Una vita in vacanza” (merito anche della vecchia che balla): doppio disco di platino, programmatissima in radio.
SANREMO 2016
Vincono gli Stadio con un brano dedicato alle figlie che ha vita facile nel commuovere il pubblico del Festival ma nelle classifiche si fa largo la medaglia d’argento, Francesca Michielin con “Nessun grado di separazione”, n.1 in radio e nei singoli (doppio disco di platino).
SANREMO 2012
Vince Emma con “Non è l’inferno” (dopo l’exploit dello scorso anno di “Arriverà” coi Modà, secondi dietro a Vecchioni) ma sul podio altre due donne firmano dei piccoli classici: Arisa con “La notte” e Noemi con “Sono solo parole” (by Fabrizio Moro). Girl Power.
SANREMO 2005
Nei Giovani vinceva Laura Bono con “Non credo nei miracoli”, mentre i Negramaro venivano cacciati a calci alla prima occasione con “Mentre tutto scorre” (nello stupore stesso di Paolo Bonolis nell’aprire la busta con l’esito). Inutile dire che esplosero (quasi) immediatamente.
SANREMO 2002
Vincevano i Matia Bazar con “Messagio d’amore”, davanti alla hit “Dimmi come…” di Alexia (che invece vinse, immeritatamente, l’anno successivo, con la trascurabile “Per dire di no”); ancor più imperdonabile il 14° posto del futuro tormentone “Salirò” di Daniele Silvestri.
SANREMO 2000
Per puro arbitrio della giuria di qualità vince “Sentimento” della Piccola Orchestra Avion Travel, lasciando dietro di sé piccoli grandi classici come “La tua ragazza sempre” di Irene Grandi (seconda), “Il timido ubriaco” di Max Gazzè (quarto), “Replay” di Samuele Bersani (quinto), “In bianco e nero” di Carmen Consoli (settima), “Non dirgli mai” di Gigi D’Alessio (decimo), “Tutti i miei sbagli” dei Subsonica (undicesimi).
SANREMO 1997
L’anno dei Jalisse con “Fiumi di parole”, mentre si sfracellano solo alla posizione 7 e alla 8 “Laura non c’è” di Nek (hit internazionale) e “…E dimmi che non vuoi morire” di Patty Pravo, griffata Vasco Rossi.
SANREMO 1995
Ok, bene che abbia vinto Giorgia con “Come saprei” ma fuori dal podio resta “Con te partirò” di Andrea Bocelli, che fece il giro del mondo lanciando la sua carriera internazionale. Ce n’è anche nei Giovani: vincono i Neri per caso con “Le ragazze” ma sesto (sesto) arriva Gianluca Grignani con “Destinazione paradiso”, vero caso discografico dell’anno…
SANREMO 1989
Vincono Fausto Leali e Anna Oxa con “Ti lascerò” ma nona (NONA!) si classifica “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini. Non credo serva aggiungere altro di fronte a tale scempio. Nelle classifiche intanto esplode “Esatto” di Francesco Salvi (settimo) e lascia il segno anche “Cosa resterà degli anni ‘80” di Raf, solo quindicesimo…
SANREMO 1987
Vince il trio Ruggeri-Morandi-Tozzi con “Si può fare di più”, mentre “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia si ferma all’ottava piazza (se non altro con un Premio della Critica in mano…).
SANREMO 1983
Vince Tiziana Rivale con “Sarà quel che sarà”, mentre Vasco Rossi con il suo manifesto per eccellenza “Vita spericolata” si sfracellava (ma solo al Festival) al 25° posto… L’evergreen “Vacanze romane” dei Matia Bazar resta fuori dal podio (quarta) e un altro manifesto anni ’80 come “L’italiano” arriva quinta (l’unica volta in cui Toto Cutugno non è riuscito ad arrivare secondo).
SANREMO 1981
Altro Festival ricco di piccole perle: se a vincere è “Per Elisa” di Alice, seconda arriva la “Maledetta primavera” di Loretta Goggi, quinto l’inno italo-disco “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri e fuori dalla top 10 “Ancora” di Eduardo De Crescenzo.
Gigi