QUALE TORMENTONE? Analisi delle “hits” dell’estate 2019
Mai come per quest’estate da parte degli artisti italiani c’è la stata la corsa a un posto al sole fra i tormentoni per la bella stagione 2019 (fenomeno già di qualche anno ma sembra intensificarsi sempre più, complice anche la scarsa concorrenza dall’estero): ma quali sono le vere hits di quest’anno? Ce ne sono davvero?
Partiamo subito dicendo non c’è un brano che svetta e metta la freccia su ogni rivale: se l’anno scorso se la giocavano Amore e capoeira e Non ti dico no, impazzando in ogni classifica, quest’anno il panorama è più frastagliato e gli artisti che gli scorsi anni furoreggiavano sembrano tutti al di sotto dei loro potenziali.
Ma, numeri alla mano delle classifiche, andiamo a fare un punto oggi, 26 luglio, fra i top, i flop e quelli che stanno nella “terra di mezzo”.
I TOP
Al di là della Machete Crew, in vetta sia negli album che nei singoli (ma snobbata nelle radio), sembra guidare la truppa delle hits estive J-Ax con la sua Ostia Lido, arrivata alla 1 nella classifica FIMI (download + streaming) e attualmente prima anche nell’airplay, perfetta per esorcizzare un’estate in città o, peggio, in ufficio: funzionale, già disco di platino, ma al momento lontana dai fasti dei tormentoni con l’ex sodale Fedez, come Senza pagare, Italiana, Vorrei ma non posto o Maria Salvador (con il Cile), con i quali ha collezionato anche 6-7 certificazioni di platino per volta.
Quasi lo stesso discorso per i producers “re Mida” degli ultimi 3 anni, Takagi & Ketra; dopo la gloria della già citata Amore e capoeira (5 dischi di platino), han confermato l’usato sicuro della voce di Giusy Ferreri per l’afro-tamarra Jambo: n.1 per FIMI (disco di platino, ma ora già fuori dal podio), in salita alla 2 per EarOne. Bene, ma l’attesa forse non è stata del tutto corrisposta, ma fa ballare (e cantare) parecchio.
Capitolo a parte per i Thegiornalisti: dopo l’esplosione di questi 3 anni, l’exploit di Riccione nel 2017 (4 dischi di platino) e la conferma di Felicità puttana (3 platini), per quest’estate ripiegano su Maradona y Pelè, che suona più come un B-Side abbastanza confuso nella loro discografia che ben si comporta in classifica più per rendita che per valore proprio. Se le radio infatti si spellano a suonarla (2 settimane in vetta nell’airplay), il popolo sembra meno convinto (una sola settimana in top 10, alla 7, a fine maggio, e ora gravita nella top 15, consentendogli comunque di portarsi a casa un disco di platino).
A proposito di crew: i producers dell’anno, Charlies Charles e Dardust (che hanno firmato la megahit anche europea Soldi), affiancati proprio da Mahmood e da Sfera Ebbasta e Fabri Fibra, resistono bene con la coriacea Calipso, uscita ad aprile e arrivata alla 3 nelle radio e ha festeggiato 4 settimane in vetta nella FIMI, conquistato il doppio disco di platino. Certo, forse qualcuno da Mahmood si aspettava un singolo estivo da solista che confermasse la vittoria (meritata) a Sanremo, ma tutto non si può avere dalla vita…
Terza estate di successo per Benji & Fede: dopo Tutto per una ragione con Annalisa (doppio platino nel 2017) e Moscow mule dello scorso anno (platino), si son riconfermati nel 2019 col platino di Dove e quando, attualmente alla 2 nella FIMI e in top 10 su EarOne.
Per restare in ambito teen idol, dopo Nera dello scorso anno (4 platini), Irama segna un’altra hit estiva con Arrogante, in ascesa e in top 20 sia nei singoli che in radio (per il momento si accontenta del disco d’oro ma il platino arriverà a breve).
A proposito di brani in ascesa e che scalpitano per furoreggiare a ferragosto, si segnalano I Boomdabash con Alessandra Amoroso (il loro Mambo salentino è in zona Champions in radio e in top 10 in FIMI – ma I fasti di Non ti dico no sono inarrivabili), Elodie con Marracash (che con Margarita ha appena agguantato insieme alla top 20 Fimi anche il disco d’oro e la top 10 in EarOne) e, ultimo arrivato come lo scorso anno, Fabio Rovazzi insieme a Loredana Bertè e J-Ax con l’orecchiabile Senza pensieri (che ha esordito direttamente nella top 10 airplay ma non ha ancora agguantato la top 20 nella FIMI); potrebbe essere la sorpresa più importante a fine stagione. Da tenere d’occhio anche Gazzelle: dopo l’exploit di Sopra lo scorso inverno, Flavio Bruno Pardini con Polynesia tira fuori un altro singolo molto orecchiabile ma non scontato; Domenica di Coez, invece, per ora sembra si sia fermata alla 14 in radio, alla 7 nei singoli (disco di platino, ma lui è abituato ad altri numeri).
Discorso a parte meritano gli italianissimi Meduza: il trio formato da Simone Giani, Mattia Vitale e Luca De Gregorio (insieme al trio britannico Goodboys) hanno firmato una hit mondiale non solo dance con Piece of Your Heart, già alla n.2 in UK e da noi scoppiato solo a inizio estate, nonostante sia uscita a febbraio, a conferma che “nemo propheta in patria”; solo adesso il brano è nella top 10 su EarOne e sulla soglia in FIMI. Di certo in pista non ce n’è per nessun altro (n.1 anche nei club statunitensi).
E gli stranieri? Nessuna Macarena o Despacito all’orizzonte, ma fra i top si segnala la giovane coppia formata da Shawn Mendes e Camila Cabelo che stanno spaccando con l’accattivante Señorita (giusto compromesso fra le english hits e quelle latine), Ed Sheeran (che sta switchando i suoi singoli I don’t care con Justin Bieber e Beautiful People con Khalid), la rivelazione del 2019 Billie Eilish che sta facendo vivere una seconda giovinezza con la “cupa” ma martellante bad guy grazie al nuovo featuring con Justin Bieber e, infine, la conferma di LP con Girls Go Wild, sospinta anche da un buon remix di Celestal (ma già in parabola discendente). Breve cenno anche ai singoli postumi del compianto Avicii: mentre stiamo per perdere le tracce di SOS con Aloe Blacc, sta accendendo i motori la più estiva Heaven con la voce di Chris Martin. Non c’entra nulla coi tormentoni, ma personale menzione per There Goes My Miracle di Bruce Springsteen, emozionante singolo apripista di un grande album, “Western Stars”, già alla n.1 e ancora in top 5. E già che siamo in tema, gira ancora bene la ballata dell’anno, Someone You Loved della rivelazione Lewis Capaldi, aiutato anche da alcuni riusciti remix dance.
Fra i brani che avrebbero potuto tormentarci seriamente quest’estate se non fossero già usciti mesi fa (e quindi già puzzan di stantio a luglio), citiamo Juice di Lizzo, Con calma di Daddy Yankee (anche in versione con Katy Perry) e Calma di Pedro Capò e Farruko (anche qui, presente volendo con Alicia Keys). Stesso discorso sul fronte italiano si potrebbe fare per Pensare male dei The Kolors con Elodie: disco di platino e n.1 in radio, ma ormai fuori dalla top 20.
LA “TERRA DI MEZZO”: NON FLOP MA NEMMENO TOP
Fra questi annoveriamo Baby K con Playa (per ora mai nemmeno nella top 30 radio, fatica a stare in top 10 nei singoli, mentre solo un anno fa spopolava con Da zero a cento, senza andare a scomodare i 9 dischi di platino di Roma-Bangkok con Giusy); Jovanotti è da sempre amatissimo dalle radio e anche il nuovo singolo, Nuova era, ha conquistato finora la vetta dell’airplay per 3 settimane: ma qualcosa non ha convinto il pubblico, se in FIMI, dopo 7 settimane, non è riuscito ad andare oltre la posizione 45.
Anche Madonna è sempre ben accolta dai programmatori radiofonici: Medellìn, in duetto con Maluma, gira bene in radio da aprile, ma comunque non è andata oltre la n.6; molto peggio sul versante download/streaming: picco massimo n.37 (lei che per 3 decenni inanellava una n.1 dietro l’altra) e nell’ultimo aggiornamento era addirittura già fuori dalla top 100. Ancor peggio la performance sui mercati che contano: massimo n.87 in UK (OTTANTASETTE), non pervenuta nella top 100 di Billboard. L’unica certificazione finora ottenuta, proprio da noi, col disco d’oro. Si attende un nuovo singolo da “Madame X” che ne possa risollevare le sorti… ma quale? Fra singles ufficiali e promozionali siamo già arrivati a quota 7, e nessuno pare abbia lasciato traccia.
A proposito di (ex?) regine del Pop, Katy Perry ha finalmente rilasciato un brano “catchy” con Never Really Over che le è valsa la top 20 in UK e USA ma al momento da noi non è entrata ancora nella top 30 FIMI, sebbene abbia agguantato la top 10 di EarOne.
Anche l’Alvaro Soler di megatormentoni come Sofia e El mismo sol sembra lontano parecchio dall’ultima La libertad: già fuori dalla top 20 airplay, in quella FIMI non si è vista nemmeno col binocolo del bagnino. Tempi di gloria lontani anche per Mika: la sua Ice Cream si è ben guardata dall’entrare finora nella top 100 FIMI, mentre nella top 20 airplay si è affacciata timidamente solo a fine giugno.
Persino David Guetta arranca: se lo scorso anno ben si comportava con Flames insieme a Sia, quest’anno con Stay (Don’t Go Away) sta passando pressoché inosservato. Mentre la collaborazione fra Bob Sinclar e Robbie Williams in Electrico Romantico è già ampiamente archiviata (senza successo, perché bene ha fatto solo nelle radio del nostro Paese), si aspettava da Re Mida Calvin Harris un’altra megahit estiva sulla scia di One Kiss con Dua Lipa ma dopo Giant (uscita a gennaio e quindi ormai ben ricoperta di muffa e licheni) tutto è taciuto.
Se la cavicchia Elisa, sia con Carl Brave in Vivere tutte le vite (sebbene anzianotta e in parabola discendente) sia nella collaborazione con gli Imagine Dragons in Birds, che sta carburando ora.
Più sottobosco girano anche Calcutta con Sorriso (Milano Dateo) e Achille Lauro con 1969 ma non sembrano al momento destinati a un memorabile exploit. Anche Ghali, sia con I Love You che con la nuova Turbococco, sembra lontano dai fasti di Cara Italia, così come Ultimo (che pure sta mietendo record su record di vendite con ben 3 album contemporaneamente) fatica a piazzare una vera hit dopo il brano sanremese: l’ultimo, Ipocondria, al momento non si è spinto al là della posizione 47 in radio e ha mancato la top 20 in FIMI.
Discorso a parte per Fred De Palma, che bissa la collaborazione con la spagnola Ana Mena: dopo il successo dello scorso anno D’estate non vale (doppio platino), è ora la volta di Una volta ancora, già disco d’oro e nella top 5 dei download e straming, ma continua a essere snobbato dai programmatori radiofonici, troppo impegnati forse a riproporci l’ennesima canzone di Ligabue che dimenticheremo nel giro di 2 mesi; questa vota è il turno di Polvere di stelle, che comunque non è andata oltre l’ottava posizione.
A proposito di brani un po’ snobbati in radio: Lento di Boro Boro con Mambolosco, prodotto da Don Joe, ha già portato a casa un disco d’oro e registrato 13 milioni di streaming ma non si è ancora visto nella top 50 di EarOne; anche il country rap di Old Town Road, firmato Lil Nas X e Billy Ray Cyrus, ha fatto incetta di copie in tutti i mercati internazionali, compreso il nostro, dove si è aggiudicato il disco di platino, ma non è mai stato nella top 20 dell’airplay.
I FLOP
Or incomincian le dolenti note a farmisi sentire: di seguito una serie di artisti che hanno provato a lanciare un brano per l’estate ma sono praticamente rimasti ai nastri di partenza.
Partiamo da Annalisa: Avocado toast è passata pressoché inosservata, persino in radio dove la bella cantautrice savonese di solito è ben trattata (massimo n.38); Loredana Bertè era attesissima dopo il dominio di Non ti dico no del 2018 ma Tequila e San Miguel, nonostante le prestigiose firme (Takagi & Ketra fra i produttori e Tommaso Paradiso e Calcutta fra gli autori), pare essersi già spenta (fuori dalla top 50 airplay, massimo all’88 in FIMI), ma saprà consolarsi con la collaborazione con Rovazzi. Dispersa nella nebbia anche DJ di m**** de Lo Stato Sociale con Arisa e Myss Keta.
Del tutto ignorate La mia bocca di Bianca Atzei (anche se “in casa”, a RTL, ci provano a passarla), I passi dell’amore di Irene Grandi (max n.38 su EarOne), Tam tam di Arisa; non solo lei fra chi stenta nonostante il passaggio all’ultimo Festival di Sanremo: citofonare a Nek (La storia del mondo), Francesco Renga (Prima o poi), Paola Turci (Viva da morire), Enrico Nigiotti (Notturna, max n.36 nell’airplay).
Non va meglio per le voci storiche femminili della musica italiana: Giorgia con l’inutile (e brutta) cover di I Feel Love non dà segnali, così come Fiorella Mannoia con l’ultimo singolo, Il senso. Anche Eros Ramazzotti è rimasto fuori dalla top 20 airplay con Siamo (inutile cercarlo anche in FIMI).
Ci sono anche tre grandi ritorni che erano molto attesi ma che, eufemisticamente, hanno lasciato tiepido il pubblico: partiamo coi Modà che con Quel sorriso in volto non sembrano essere riusciti nemmeno a sfondare la top 30 di EarOne e addirittura al massimo alla 72 nella FIMI; Francesco Gabbani solo 2 anni fa era al vertice di ogni classifica dopo il trionfo sanremese Occidentali’s Karma e il tormentone estivo Tra le granite E le granate: il suo nuovo singolo estivo, è un’altra cosa, invece non è entrato nemmeno nella top 20 delle radio, non pervenuto in FIMI.
Ma l’attesa più grande era per lui: Tiziano Ferro torna in autunno col nuovo album e per l’estate lancia un nuovo singolo, prodotto nientepopodimenoche da Timbaland (sebbene sia qualche anno che non firma una vera hit). Buona (cattiva) sorte sorprendentemente si ferma solo alla seconda posizione dell’airplay e già è uscita dalla top 10; ancor peggio è andata nei download e negli streaming: una sola settimana nella top 20 (alla 14), per poi precipitare rapidamente fuori dalla top 50; insomma, ben al di sotto di ogni aspettativa, colpa forse di un brano sì ben confezionato ma dai suoni fastidiosi e nel complesso irritante. Ma siamo certi che Tiziano ci regalerà quello che sa fare meglio, una ballata, che ci accompagnerà per tutto l’autunno…
IL LIMBO
Al momento ci sono anche dei brani che stanno rodando ora perché da poco usciti, quindi sospendiamo il giudizio: Amaremare di Dolcenera, Vento del Sud di Tiromancino, La hit dell’estate di Shade, Lo stretto necessario di Levante e Carmen Consoli, Welcome to Miami (South Beach) di Max Pezzali, Kids dei Merk & Kremont. Sul fronte tormentoni latini, da tenere sotto tiro Loco Contigo di DJ Snake con J. Balvin e Tiga, già in salita nella top 20 FIMI. Outsider “caldo” anche Playa Grande di Sofi Tukker e Bomba Estereo.
Per gli amanti del fetish, si segnala che Radio Deejay (per ora solo loro) stanno spingendo Sciccherie di Madame, un patchwork con assonanze, metafore e accenti mixati a casaccio: magari ci sorprenderà…