Recensione: BJöRK – “Medúlla”

Recensione: BJöRK – “Medúlla”

Discostory essential: le interviste e le recensioni da rileggere … TASSATIVO

Usciva il 30 agosto del 2004 “Medúlla” il quinto album di Björk.

Il disco è l’ennesimo viaggio sonoro che sfida le convenzioni, un’opera interamente costruita sulla voce umana, spogliata di strumenti tradizionali. L’artista islandese esplora l’essenza primordiale del suono, combinando beatboxing, cori e sussurri in un mosaico audace e sperimentale. Ogni traccia si snoda come un rituale, evocando paesaggi interiori e ancestrali.

L’album si muove tra il sacro e il profano, tra l’organico e il digitale, creando un ponte tra l’umanità e la tecnologia. Con “Medúlla,” Björk non solo riscrive le regole della musica pop, ma anche le ridefinisce, immergendoci in un mondo sonoro dove la voce diventa il mezzo assoluto di espressione.

LE CURIOSITA’

  • L’album vede la partecipazione di artisti vocali straordinari, tra cui il beatboxer Rahzel, ex membro dei The Roots, il cantante inuit Tanya Tagaq, e il coro islandese Schola Cantorum. Questi contributi hanno arricchito la texture sonora dell’album, rendendolo un’opera corale e internazionale.
  • Il titolo “Medúlla” deriva dal latino e si riferisce al midollo spinale o al nucleo di qualcosa. Björk ha scelto questo nome per sottolineare l’idea di andare all’essenza della musica, eliminando tutto ciò che è superfluo.
  • La copertina di “Medúlla” è stata fotografata dal duo Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin a Londra, il 28 giugno 2004, e disegnata da M/M Paris . Mostra Björk che indossa una maschera fatta di capelli, realizzata appositamente per lo shooting, un vestito nero e una collana fatta di “ossa” nere con la scritta “Medúlla”.  La maschera per capelli è stata creata dall’artista islandese Shoplifter .
  • Il brano Oceania è stato commissionato dal Comitato Olimpico Internazionale ed è stato eseguito dalla cantante durante l’apertura delle Olimpiadi di Atene 2004
  • L’album ha debuttato alla numero uno in Francia e Belgio. In Italia ha debuttato alla numero due. 
  • Due sono stati i singoli tratti dal disco: Who Is It e Triumph of a Heart.

LA RECENSIONE DEL 2004

Ecco finalmente riaffiorare dai ghiacci della gelida Islanda Bjork‘folletto’ della musica contemporanea, ricco di talento e acume, che ancora una volta ha manifestato la sua idiosincrasia ai tradizionali schemi. La cantante torna con un nuovo progetto intitolato “Medulla”, un set impegnativo, un distillato pregiato delle visioni sonore di Miss Gudmundsdottir, la ‘scatola magica dei suoni’ dell’eclettica cantante. “Medulla” è una creatura ostica, da assimilare a piccole dosi , complicata nella sua evoluzione. Un caledoscopio di sonorità, un quadro variopinto affrescato dalla malleabilità della sua voce. Un’apertura dell’interazione con le persone, di tutti quei micro-momenti di vita reale finora ignorati. Dissonanze, parti vocali, l’utilizzo di strumenti non convenzionali, questo in sintesi il succo dell’ intelaiatura di “Medulla”.

Un disco da amare o da odiare, che mostra l’estremo coraggio di un’artista affermata a livello planetario che non teme il confronto con sfide azzardate. Un percorso emozionale ed evolutivo che prosegue nel lavoro finora portato avanti da Bjork nei suoi precedenti lavori.
Sveliamo alcuni dettagli per scoprire come è stato concepito e realizzato questo CD: registrato in 18 location diverse (fra cui New York, l’Islanda, Venezia e le isole Canarie), vede la collaborazione fra Bjork e un team di alchimisti della musica, tra cui Mark Bell, Mark ‘Spike’ Stent e Valgeir Sigurdsson, l’ex-Faith No More, Mike Patton, Robert Wyatt, il rapper dei Roots, Rahzel, lo sperimentatore nipponico Dokaka e la cantante contemporanea Tanya Tagaq Gillis. Terminato l’elenco dei particolari tecnici, spazio alla musica con la ‘M’ maiuscola. “Pleasure Is All Mine” sonorità mistiche per la traccia che apre la nuova opera di Bjork; raccolta, a cappella e alimentata dall’altalenante voce della cantante nordica la successiva “Show Me Forgiveness”. Un imponente coro guida attraverso le anse sonore di “Vokuro”, che anticipa la disarmonica e clautrofobica “Oll Birtan”.

C’è spazio anche per i tenui voli pindarici vocali di “Submarine” e le rifiniture sonore delle idilliache e sospese atmosfere di “Oceania” (primo singolo tratto dal disco presentato in anteprima durante le cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Atene 2004). Ed ecco apparire per incanto nell’allucinata “Ancestors” lo spettro di un pianoforte, prima di spegnere la ‘macchina dei sogni estemporanei ’ personale di Bjork con i ritmi elettronici di “Triumph Of A Heart”. Esotismo e grazia sublime, un lavoro minuzioso e a livello celebrare assai seducente ….Ennesima prova lungimirante che pone Bjork tra gli artisti più quotati del nostro tempo, una ricercatrice della ‘musica’, avida di suoni e abile architetto delle sonorità.

SCORE: 8,00

TRACKLIST

Pleasure Is All Mine – 3:26 (Björk)
Show Me Forgiveness – 1:23 (Björk)
Where Is the Line – 4:41 (Björk)
Vökuró – 3:14 (Jórunn Viðar, Jakobína Sigurðardóttir)
Öll Birtan – 1:52 (Björk)
Who Is It (Carry My Joy on the Left, Carry My Pain on the Right) – 3:57 (Björk)
Submarine – 3:14 (Björk)
Desired Constellation – 4:55 (Björk, Olivier Alary)
Oceania – 3:24 (Björk, Sjón)
Sonnets/Unrealities XI – 1:59 (Björk, Edward Estlin Cummings)
Ancestors – 4:08 (Björk, Tagaq)
Mouth’s Cradle – 4:00 (Björk)
Miðvikudags – 1:24 (Björk)
Triumph of a Heart – 4:04 (Björk)

DISCOGRAFIA

1993 – Debut
1995 -Post
1997 -Homogenic
2001 – Vespertine
2004 – Medúlla
2007 –Volta
2011 – Biophilia
2015 -Vulnicura
2017 -Utopia
2022 –Fossora

VIDEO

WEB & SOCIAL

https://www.instagram.com/bjork

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