RECENSIONE: BLUEM – “Notte”

Prodotto con l’aiuto dell’amico e collega Simone D’Avenia, il nuovo progetto di Bluem è magico, ipnotico e covincente fin dal primo ascolto. Il suo sound fresco e veramente unico nel suo genere, a metà tra il dream-pop e l’elettronica, ci fa percepire le influenze multiculturali della giovanissima musicista sarda residente a Londra: da Bon Iver e Grimes, a Frank Ocean, Kali Uchis e Rosalía. La fusione tra la sua terra d’origine, la Sardegna (una presenza preponderante il tutto il disco); e la sua seconda casa, l’Inghilterra; ci permette di comprendere appieno quanto “NOTTE” sia un album sperimentale sotto ogni punto di vista. L’incontro tra questi due mondi ha dato vita ad un disco estremamente curato in ogni sua parte: dai testi essenziali ed evocativi al tempo stesso, agli arrangiamenti, le melodie e le armonie avvolgenti.

 

Ascoltando “NOTTE“, ci si sente catapultati in una dimensione parallela, un viaggio metafisico attraverso il quale Bluem si autoanalizza e ripercorre rapporti tossici e relazioni deteriorate, riscatti, sofferenze ed angosce e solitudine.

Se in “LUNEDÌ” si parla di mancanza di comunicazione e di intesa, “MARTEDÌ” ci accompagna, passo per passo, nell’analisi di un trauma vissuto e in un percorso di guarigione che può verificarsi solo attraverso la musica. “MERCOLEDÌ” è un brano che prende una direzione “ostinata e contraria”: si parla di lasciare alle saplle le negatività che possono aver definito e segnato la nostra vita, per abbracciare dei sentimenti e delle sensazioni migliori, più spensierate. “GIOVEDÌ“, invece, descrive molto bene la paura di sentirsi sull’orlo di un precipizio, ma anche di ammettere a sé stessi le proprie colpe.

 

“VENERDÌ“, una delle tracce più emozionanti dell’intero disco, è un tributo alla nonna paterna e all’isola che le ha dato i natali, guardandola crescere e maturare. La voce della nonna è stata estrapolata da un documentario girato proprio dalla sorella, Francesca Floris, per raccontare il patrimonio e il valore della Sardegna, protagonista indiscussa dell’intero progetto grafico di “NOTTE“.

Chiudono l’album “SABATO“, che racconta a cuore aperto la solitudine e la ricerca costante di stimoli per trovare la pace interiore, e “DOMENICA“, un tributo alla notte e un brano sensazionale dal punto di vista del suo arrangiamento, in quanto si ispira ai ritmi della tipica Sartiglia.