Recensione: BOOMDABASH – “Venduti” [Traccia per traccia]
Onestamente mi spaventava abbastanza ascoltare per intero un disco dei Boomdabash. Non sono proprio un amante del genere “tormento” estivo e di tutto quello che è il mainstream portato all’eccesso.
Leggo le note di “Venduti” e i loro commenti. Il preambolo sta diventando interessante.
’Venduti’ è l’accusa che ci fanno più spesso da quando abbiamo messo piede nel mainstream, l’abbiamo voluto trasformare in un punto di forza e in un messaggio contro gli hater: siamo quello che abbiamo sempre voluto essere.” – raccontano i Boomdabash
Il titolo fa pensare a un disco di sole hit radiofoniche ma è esattamente il contrario, c’è tanto reggae e tanta dancehall, tanto ritorno allo stile delle origini rivisitato e attualizzato.”
Armato di coraggio e anche incuriosito dai proclami premo il tasto play sul mio stereo.
40 minuti e 13 tracce di disco. Skippo secco i quattro brani già editi. Non avrei nulla da dire e mi concerto sull’altro.
Biggie Bash (voce), Payà (voce), Dj Blazon e Mr. Ketra (beatmaker) spiegano bene e con energia e muscolarità sonora nell’intro il disco!
Scopro che i Boomdabash mi piacciono quando escono dalla sfera della hit facile.
Hanno un bel piglio quando si immergono nella dancehall. Spaccano proprio: voci e i suoni sono perfetti.
Non mi sono dispiaciuti nemmeno con Emma si sono miscelati bene al suo graffio.
E mi hanno divertito nel trap-giamaicano con VillaBanks.
Ma il massimo del disco è stato il brano con Al Bano. Il racconto del sud nei suoni, negli odori, nelle sensazioni e nella sensibilità della loro amata terra è perfetta.
Alla fine meno peggio di quello che pensassi. Qualche canzone magari avrò voglia di riascoltarla… ma a piccole dosi e soprattutto only summer!
TRACCIA PER TRACCIA
1. Intro: Venduti
Apripista del nuovo importante progetto discografico dei Boomdabash, Intro: Venduti più che un’introduzione è un vero e proprio brano-manifesto caratterizzato da sonorità inedite per il gruppo salentino che, attraverso un linguaggio molto duro ed esplicito, introduce il concept di tutto l’album e fa presagire all’ascoltatore che non si tratta di una tracklist fatta unicamente di hit radiofoniche, ma di un grande ritorno alle produzioni musicali degli inizi – dancehall, reggae – portate a un livello superiore.
2. Lambada feat. Paola & Chiara
Pubblicato lo scorso 16 giugno, Lambada feat. Paola & Chiara è il singolo in radio estratto da Venduti. Una collaborazione cento per cento esplosiva, con la produzione di Takagi & Ketra, per un vero e proprio viaggio anni ’90 capace di catapultarci nelle estati più belle della nostra vita tra Festivalbar, glitter colorati e squilli sui primi cellulari. Il gruppo salentino fa qui squadra con l’iconico duo alla conquista di spiagge, litorali e cieli stellati, intrecciando – su una base ritmata e travolgente – reggaeton e dance-pop, Jamaican slang, barre decise e sognanti ritornelli in crescendo: Siamo qua con il fuoco negli occhi aspettando le luci al mattino. Il videoclip ufficiale, diretto da Fabrizio Conte con la produzione di Borotalco.Tv è ambientato nella cornice di un’Italia dalle atmosfere latine, tra biliardini, scooter ruggenti e festoni colorati, dove nessuno sembra resistere al travolgente concentrato di good vibes dei Boomdabash.
3. Smoking On The Lambo feat. Cham
Smoking On The Lambo è l’ennesimo esperimento musicale dei Boomdabash che decidono qui di mischiare e fondere punk e metal alla dancehall più classica. L’idea, ispirata al gruppo britannico heavy metal Skindred, è quella di dar vita a un brano crossover in lingua inglese in grado di esprimere al meglio la collaborazione con Baby Cham, uno dei dj e MC più forti e storici della scena Jamaicana.
4. L’unica Cosa Che Vuoi
L’Unica Cosa Che Vuoi riesce a esprimere il dualismo stilistico dei Boomdabash: da una parte il sound frizzante della cassa dritta, dall’altra un testo più cantautorale e riflessivo da immagazzinare e fotografare. Dopo i tocchi della chitarra in levare sulle note dell’intro e la prima strofa chitarra-voce decisamente intimista, il brano prende forma e acquista energia, esplodendo in una fortissima e impulsiva dichiarazione d’amore. Come l’incontro raccontato nel brano, l’impronta del gruppo si riconferma multicolore, dolce come l’arsenico, ossimoro di sé stessa.
5. Graffiti feat. Emma
Una canzone che nessuno si aspetterebbe dai Boomdabash, Graffiti traccia un percorso musicale nuovo, un metodo di scrivere inesplorato che dimostra ancora una volta la loro abilità di vestire abiti diversi. Un inno all’amore nella sua imperfezione, articolato e srotolato con parole più intime e delicate. Da tanti anni il gruppo sentiva la voglia di collaborare con Emma, che in studio ha partecipato attivamente alla realizzazione del brano insieme ai Bunker 84 che ne hanno curato la produzione.
6. Champion Sound
Un ritorno agli esordi con Champion Sound, classico pezzone dancehall made by Boomdabash dedicato ai fan più storici e affezionati. La produzione musicale è molto vicina a quella dello statunitense Dj Khaled, per un brano permeato di autocelebrazione, con un po’ di dissing in pieno stile Jamaica. L’impatto è molto forte, le strofe potenti, è qui che si sente lo stile degli inizi evoluto, in crescita, verso un nuovo e più alto livello.
7. Tropicana feat. Annalisa
Una summer hit dei Boomdabash, pubblicata nel 2022, tre volte disco di platino, condivisa con Annalisa. Lo stile è reggae-pop con pennellate dance, soul, drum & bass e hip hop.
8. Mare Nel Deserto
Mare Nel Deserto è una lettera a cuore aperto alla musica. Il sound torna ad essere quello dei Boomdabash più recenti che raccontano in chiave malinconica la forza e l’importanza di questo elemento, capace di essere un’ancora di salvezza nei momenti di difficoltà. Nasce da questo fondamento l’espressione “mare nel deserto”: la musica è un’oasi sicura, una comfort zone che ci soccorre nelle situazioni più inospitali.
9. Fake Taxi feat. VillaBanks
Il connubio tra dancehall e trap non poteva che richiedere la presenza di VillaBanks e il beat di Drillionaire. Fake Taxi ha il linguaggio esplicito tipico dello slang Jamaicano da cui in passato i Boomdabash hanno attinto cantando in inglese ma che qui scelgono di utilizzare in italiano per rendere il brano più dritto e crudo.
10. Manifesto
La storia dei Boomdabash racchiusa in Manifesto: non tutti sanno da dove sono partiti e qui decidono di condividere con un po’ di malinconia tutta la gavetta del passato, le emozioni degli inizi e i ricordi preziosi che conservano ancora oggi.
11. Sud feat. Al Bano
Sud è il brano di Venduti che racconta la storia di questa parte dell’Italia. Non parla del mare, non parla del sole, ma della fatica che fanno tutti i ragazzi del Sud per arrivare al successo, in tutti i campi, a partire dal ricordo dei sacrifici dei nonni. La frase in dialetto che lancia il pezzo, infatti, è della nonna di Payà, alla voce, che tradotta significa “Quanto ha lavorato tuo nonno nella sua vita”. La melodia è tipicamente salentina, attualizzata al 2023, e proprio per la natura patriottica di questa canzone la presenza di Al Bano, bandiera del Sud Italia, artista fiero delle sue radici, è un importante valore aggiunto.
12. Heaven feat. Eiffel 65
Heaven, brano già edito pubblicato a fine 2022, è figlio di due grandi passioni dei Boomdabash: l’amore per gli anni ‘80 e la musica indimenticabile di quell’epoca unita alla grande passione per il re-making musicale. Il brano nasce così sulla base di un sample di “Too much of Heaven”, hit iconica degli Eiffel 65.
13. Santorini
Santorini parla di come i Boomdabash vedono la dancehall oggi, dell’evoluzione di un genere musicale che dai ritmi degli anni ’90 è molto cambiato diventando più afro, più club, con nuovi testi e argomenti più freschi.
SCORE: 5,50
DA ASCOLTARE SUBITO
Graffiti – Champion Sound – Sud
DA SKIPPARE SUBITO
Sicuramente le loro hit estive.
TRACKLIST
LA DISCOGRAFIA
2008 – Uno
2011 – Mad(e) in Italy
2013 – Superheroes
2015 – Radio Revolution
2018 – Barracuda
2023 – Venduti