Recensione: BURNA BOY – “Love, Damini”
Nella mente di Burna Boy, questo suo nuovo album, il sesto della sua carriera, doveva essere come un rapporto epistolar-musicale con i suoi fan.
L’idea attorno alla quale ruota “Love, Damini” è appunto quello che ogni brano sia stato scritto come una lettera personale di Burna Boy ai suoi fan.
Canzoni ispirate da eventi significativi della vita di Burna. L’album segna la sua maturazione e cattura il nuovo sound di Burna Boy che volta pagina e dà inizio ad una nuova era musicale.
Per comporre queste 19 “lettere”, il cantante nigeriano chiede aiuto a un roster internazionale di collaboratori, tra cui blockbuster di successo come le super pop star Ed Sheeran o J Balvin, passando da Khalid, Kehlani, il cantante giamaicano Popcaan, il rapper britannico J Hus e Ladysmith Black Mambazo che apre e chiude il disco quasi a volere sugellare l’essenza tra radici e contemporaneità di Burna.
Il disco è stato anticipato da “Last Last”, che include un sample di “He Wasn’t Man Enough” di Toni Braxton e un visual ufficiale diretto dallo stesso Burna e girato tra casa sua e altre location selezionate.
“Love, Damini”, come scrive il critico del Ny Times Jon Pareles, è una miniera di materiale sonoro.
La sua Afrofusion ha le fondamenta su percussioni elegantemente minimali, suonate a mano ed elettroniche dell’afrobeat nigeriano, che porta il suo flow ad imparentarsi con R&B, dancehall giamaicana, reggaeton, rumba congolese, hip-hop e tanto ancora.
Un viaggio nella nuova musica dell’Africa e delle sue mille contaminazioni urban!
SCORE: 7,50
DA ASCOLTARE SUBITO
Kilometre – Solid feat. Blxst & Kehlani – Wild Dreams feat. Khalid
DA SKIPPARE SUBITO
Nulla… unica cosa forse è troppo lungo da ascoltare tutto di fila…
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2013 – L.I.F.E
2015 – On a Spaceship
2018 – Outside
2019 – African Giant
2020 – Twice as Tall
2022 – Love, Damani