Recensione: CHIELLO – “Oceano Paradiso”

Chiello mi stupisce! Qualcosa si era intravisto nel duetto con Rkomi di Cancelli di mezzanotte o in brani passati.  Si era capito che la furia degli Fsk e la trap degli esordi erano solo un tassello del suo percorso sonoro ma non l’arrivo. 

Il ragazzo ventenne lucano impatta per l’intensità e la sensibilità dei suoi composti. Un cuore poetico che pulsa in un mondo tormentato pieno di incubi, di dolori, eccessi e contraddizioni. 

Quello che però più mi colpisce è il cambio di registro sul piano musicale.
La trap è ormai un universo lontano dallo stile di Chiello.
Brani come Mare Calmo è un tripudio di archi e orchestrazioni, piuttosto che Quanto ti vorrei è rock and roll o Sul Fondo dello scrigno è oscurità dark, mentre Pietra di Luna e Crema di buccia hanno echi surrealisti e risonanze quasi prog.

Il mondo di riferimento e di origine non è però dimenticato. I beat di Damerino con il compagno di merenda Taxi B, lo riportano in quel mondo ma affrontato con un piglio e uno stile completamente nuovo. 

Ma questo viaggiare in mondi musicali diversi trova la chiusura del cerchio con la finale Golfo Paradiso, prodotta da Mace, con quel giro finale di chitarra di A Horse With No Name degli America che è una sorta di dichiarazione d’intenti. Fate voi!  

Proprio la scrittura evocativa, la ricerca sonora, con metafore minimali e concrete e da uno stile unico e versatile, in tutte le undici tracce dell’album Chiello non nasconde le sue vulnerabilità, senza artifici e mostrandosi per quello che è, ma è soprattutto la sua voce a volte sussurrata, a volte urlata e graffiante, a regalarci una sorta di caleidoscopio in scala di grigi alle sue canzoni.

Al suo fianco nell’album di debutto, alcuni dei produttori tra più innovativi: da Greg Willen (torinese classe 1997, già producer di fiducia per FSK Satellite) a Colombre (cantautore indie, chitarrista di Calcutta e produttore di Maria Antonietta), fino ad arrivare a Shablo in collaborazione con Luca Faraone e Mace.

Senza dubbi uno dei più interessanti debut della nuova generazione italiana! 

SCORE: 7,50

DA ASCOLTARE SUBITO

Mare Caldo – Pietra di luna – Golfo Paradiso

DA SKIPPARE SUBITO

Nessuna. Assolutamente nessuna sono tutte da gustare!