Recensione: COLAPESCE – “Un meraviglioso declino”
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Era il 5 marzo 2012 quando pubblicavamo la recensione dell’album di debutto di Colapesce. Dopo 9 anni ecco il successo sanremese insieme all’amico Dimartino. Andiamo a riascoltare questa sua opera prima.
Come una valigia piena di ricordi, Un meraviglioso declino racchiude un’intera generazione, quella degli anni Duemila, in sole tredici canzoni. Lorenzo Urciulli, aka Colapesce, pesca dal passato (Battisti, Paoli), imbocca il presente (Sparklehorse, Radiohead) e grazie a questo mix riesce a regalarci un disco quasi perfetto, sospeso com’è a metà tra citazione e originalità.
Il punto di forza di questo album sicuramente sta nella forza evocativa dei testi: epici squarci che raccontano l’Italia negli anni 2000, ma che lo fanno con un accento romantico e incantato, pur senza essere stucchevoli o compiaciuti.
Malinconici testi che raccontano del Bel Paese (La zona Rossa, Satellite), in cui si mostrano le contraddizioni di una società decadente (I Barbari, Un giorno di festa). Schizzi di gesti quotidiani come il prendere un caffè, o fumare una sigaretta (Restiamo in casa, Le foglie appese) che commuovono nella loro ingenuità e nel loro essere comuni.
SCORE: 8,00
TRACKLIST
01. Restiamo in casa
02. Satellite
03. La zona rossa
04. Un giorno di festa
05. Oasi
06. Le foglie appese
07. Quando tutto diventò blu
08. I barbari
09. La distruzione di un amore
10. Sottotitoli
11. S‘illumina
12. Il mattino dei morti viventi
13. Bogotà
DISCOGRAFIA
2012 – Un meraviglioso declino
2015 – Egomostro
2017 – Infedele
2020 – I mortali (con Dimartino)
VIDEO
WEB & SOCIAL
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