Recensione concerto: GHALI Musica, Cultura e Impegno Sociale [Scaletta & Gallery]

Recensione concerto: GHALI Musica, Cultura e Impegno Sociale [Scaletta & Gallery]

Seconda tappa milanese per il tour di Ghali nei palasport italiani. Un live che è molto più di un semplice concerto: è un viaggio attraverso le molteplici sfaccettature di un artista che ha saputo farsi portavoce di una generazione.

GHALI fa centro. Il suo tour nei palasport ci restituisce un artista maturo poliedrico, capace di mettere insieme le sue molteplici anime artistiche senza mai perdere di vista ciò che lo circonda, ciò che vive e che con lui e come lui vivono altri.

Ghali porta in scena sé stesso e si racconta coinvolgendo un pubblico variegato e attento a tutto ciò che dice.

La ricchezza stilistica

Nel live c’è tutto: la trap (che torna in un paio di blocchi dello show con la band fuori di scena), il rap, il pop, le delicate ballate, il ritmo (tanto) e l’anima etnico/arabo/magrebina. Anime che si intrecciano anche tra loro. Quello di Ghali è un palco in cui non esistono barriere artistiche, estetiche e culturali, spazio ideale di un mondo (artistico e sociale) in cui i confini sono solo linee fatte apposta per essere superate, ideali barriere da rompere. Il muro è invalicabile solo nel mondo di chi considera chi la pensa come Ghali un pericolo.

Del moderno mondo urban Ghali prende parecchi elementi che si confondono con gli stereotipi ma ne lascia fuori i concetti più brutali, più violenti o di becera rivalsa. La sua rivalsa è più sociale che immediatamente personale, è più alta degli scooteroni, le super car e le catene d’oro. Ghali Amdouni disegna un suo mondo fatto di umanità, di speranza e di idealismo (utopia?).

Ma il bello è che questi elementi concettuali (anche politici) l’artista di origine tunisine (ma di passaporto italiano) in realtà li declina, li mette a terra con una musica che dal vivo si dimostra moderna, fruibile e versatile, che spacca, coinvolgente ed appassionata. Il pubblico lo segue. Balla e canta, su brani che si fanno ballare e cantare ma che allo stesso tempo (forse in un contesto diverso) sono da ascoltare, anche quando sono cantate in arabo

La speranza

Ghali non dimentica le sue origini e chi deve abbandonare il suo paese sognando una nuova America che si chiama Italia, immaginandosi però un’Italia diversa. E non perde occasione, su “Bayana” per ringraziare la Onlus “Mediterranea” (a cui ha donato una nave per i salvataggi in mare: chiamata “Bayana”) e chi salva le vite.

Ed è incoraggiante sentire il pubblico applaudire e condividere il Ghali pensiero, che è quello di una casa comune come canta lui stesso in “Casa mia” (che ha un’introduzione di chitarra quasi floydiana). Ma è anche un messaggio di speranza (affidato anche agli interventi sul palco dell’extraterrestre Rich Ciolino alter ego dell’artista) che ipotizza un futuro migliore su quella che è l’unica casa che abbiamo, il pianeta terra e che dobbiamo salvaguardare e condividere.

Dunque il live di Ghali ha due piani di lettura che non corrono paralleli ma s’intrecciano, si accostano: da una parte il pop, dall’altra l’impegno comune, politico, sociale ed umanitario (nella seconda serata a Milano non ha toccato la ferita scoperta di ciò che sta succedendo in Palestina).

La scaletta è molto variegata, divisa in diversi blocchi e riflette le molteplicità contenute nell’artista milanese. Si passa dal ritmo ai momenti più intensi, dalla trap, alla canzone il tutto assemblato in perfetto equilibrio, senza contrasti e salti, con grande fluidità.

Autotune e Sfera Ebbasta

Ghali non dimentica l’autotune che scorre copioso (ma è perdonato) e per la seconda serata milanese ospita sul palco Astro e Sfera Ebbasta.

Momenti migliori: “Walo”, “Ora d’aria”, “Vida” con il suo ritmo latino, “Casa Mia”, l’intensa “Bayna” e “Cara Italia”.

Una menzione alla band composta da Silvia Ottanà al basso, Aldo Betto alla chitarra, Leonardo Di Angilla alle percussioni, Gianluca Massetti alle tastiere e Mylious Johnson alla batteria, con la direzione musicale di Christian Rigano: una formazione che l’artista ha fortemente voluto con sé sul palco.

Una menzione anche alla produzione che è importante, significativa ma mai sovrastante la musica e i suoi contenuti.

Dopo il doppio sold out milanese(28 e 29 ottobre) il tour di Ghali nei palasport prosegue con le date di Firenze (4 novembre), Roma (6 novembre, sold out), Bologna (10 novembre) e Napoli (12 novembre).

SCORE: 8,00

Recensione di Luca Trambusti per musicadalpalco.com (Clicca per leggere l’intero articolo)

LA SCALETTA

 

LA GALLERY 

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IL RACCONTO 

IL TOUR 

Lunedì 4 novembre 2024 – Firenze, Mandela Forum
Mercoledì 6 novembre 2024 – Roma,  Palazzo dello Sport
Domenica 10 novembre 2024 – Bologna,  Unipol Arena
Martedì 12 novembre 2024 – Napoli, Palapartenope
Venerdì 15 novembre 2024 – Milano, Forum 

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WEB & SOCIAL

https://www.instagram.com/ghali

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