Recensione concerto: negramaro un live a due velocità [Ospiti e Scaletta]

Recensione concerto: negramaro un live a due velocità [Ospiti e Scaletta]

Quello che i negramaro hanno portano in scena ieri sera allo Stadio San Siro di Milano è stato un excursus musicale nella loro storia, accompagnati da ospiti e amici che spesso trovano spazio sul loro palco.

Il racconto della loro storia si svolge attraverso una scaletta che copre i due decenni di attività.

Per Milano 23 tracce che vanno dall’album “Mentre tutto scorre” (2005 il terzo della loro carriera) sino all’ultimo album “Contatto” che risale ormai al 2020 e un viaggio nel presente che include gli ultimi singoli della band: “Diamanti” (con Elisa e Jovanotti), “Fino al giorno nuovo” (con Fabri Fibra), “Ricominciamo tutto” e “Luna piena” (brano che apre l’intero concerto e ultimo nato in casa Negramaro).

In una sera graziata dall’acqua (che le previsioni davano per certa con annessa tempesta) i Negramaro hanno chiamato il loro pubblico e hanno riaperto le porte di San Siro pochi giorni dopo l’ultima delle sette date di Vasco Rossi (20 giugno).

L’inizio del concerto vede sullo schermo alle spalle della band una grande faccia che ha all’altezza degli occhi una sorta di visore che si abbassa sull’entrata del gruppo e che successivamente risale per poi durante lo show posizionarsi sulla parte alta del palco, diventando uno schermo per le immagini.

UN DECOLLO FATICOSO

Va detto subito che la prima parte del concerto non è convincente, la band “non buca”, non riesce a dare il meglio, in una sorta di morbidezza pop. La musica manca di spinta, molto frammentata la scaletta con Giuliano che sovrasta la band. Anche dal punto di vista scenografico, a parte la faccia sullo schermo (che però diventa inquietante), sono poco accattivanti le grafiche sugli schermi laterali, che vedono un astronauta muoversi in ambiti prima alieni e poi terrestri. Bella la grafica, colorata, ma poco chiara nella “filosofia” e varietà.

In questa fase i passaggi più significativi sono la citazione di “Canzone” di Lucio Dalla, che torna anche più avanti quando Giuliano dedica un pensiero ai bimbi morti in mare (“Che il mare torni a essere vita”) a cui segue un frammento di “Com’é profondo il mare”, capolavoro del cantautore bolognese. Migliorano le cose su “Per uno come me”, in cui un fraseggio di fisarmonica regala una scossa, un elemento di originalità. In occasione de “La prima volta” Giuliano ricorda il loro primo San Siro: era il 31 maggio 2008.

Decisamente diverso il passo della lunga “Nuvole e lenzuola”, introdotta da un assolo di batteria e con un cambio d’abito di Giuliano che passa dal nero al bianco. È il momento in cui i Negramaro spingono sulla musica, in cui danno una sveglia allo stadio, adattando molto il brano alla struttura e, soprattutto, proponendo suono, stile e intensità differenti.

ELISA

Subito dopo arriva un lungo momento acustico in cui Giuliano si esibisce al piano, dapprima con una versione sofferta (fin esagerata) di “Senza fiato”, al termine del quale viene raggiunto da Elisa. I due insieme, con Giuliano sempre al piano, eseguono tre brani: “Ti vorrei sollevare” (dal repertorio di Elisa), “Basta così” e “Diamanti”. Le versioni voce e piano sono un momento di grande intensità, soprattutto per Giuliano che si commuove sino alle lacrime e anche un passaggio “instagrammabile” con i telefonini che riprendono tutte le esibizioni. La performance dei due vede anche una sorta di “battaglia vocale” durante la quale Giuliano ed Elisa si cimentano in vocalizzi in una sorta di gara per decretare chi è il migliore. Bello, ma un po’ superfluo. Infine su “Diamanti” si aggiunge anche in video e audio Jovanotti, così come nella versione originale del brano.

ALTRI OSPITI

Da qui in avanti il concerto ha un cambio di passo. Messa da parte l’emotività la musica si fa più “concreta”, festosa.

È il momento di un secondo ospite “fisico”: Tananai. I due insieme eseguono “Estate” e poi Giuliano invita il cantante milanese a intonare un frammento del suo ultimo singolo “Veleno”.

Prima di Tananai aveva fatto un’apparizione in video Fabri Fibra che ha eseguito la sua parte di “Fino al giorno nuovo”, il singolo congiunto tra il rapper e la band. A seguire “Cade la pioggia” con nuovamente la presenza virtuale di Jovanotti.

Sul finale di “Tre minuti” Giuliano imbraccia orgogliosamente commosso una delle chitarre appartenute a Pino Daniele che gli era stata donata dai parenti del cantautore durante la data di Napoli.

Infine tra i momenti di qualità arriva “L’immenso” dedicata a tutti quelli che muoiono in guerra.

Per il finale su “Levati le mani dagli occhi” riappare sul palco Elisa per una versione potente del brano.

Nei bis tre dei più grandi successi del gruppo: una lunga versione di “Meraviglioso” (cover di Modugno), “Mentre tutto scorre” e la conclusiva “Parlami d’amore”.

Luci e ombre, un concerto a due velocità con la costante di essere sempre più “giulianocentrico” con il cantante che si prende ampi spazi mentre la band, pur sempre bravi, sembra seguire le sue esigenze e stile.

SCORE: 6,50

SCALETTA 

“Attenta” non è stata eseguita

Recensione di Luca Trambusti per musicadalpalco.com (Clicca per leggere l’intero articolo)

INFO & BIGLIETTI 

MERCOLEDÌ 3 LUGLIO 2024 | MESSINA @ STADIO FRANCO SCOGLIO (SAN FILIPPO)
SABATO 6 LUGLIO 2024 |BARI @ STADIO SAN NICOLA

Clicca per acquistare i biglietti su TicketOne 

WEB & SOCIAL

Instagram: https://www.instagram.com/negramaroofficial/
Facebook: https://www.facebook.com/negramaroOffcial
Twitter: https://twitter.com/Negramaro

Related Posts