Recensione concerto – NEGRITA: club e rock le giuste dimensioni
Dopo il tour acustico e teatrale i NEGRITA ripartono, dopo un anno di stop, dai club e tornano a riportare in alto il volume degli amplificatori e lo fanno assai bene.
A metà del tour la band di Arezzo arriva all’Alcatraz di Milano per una doppia data, sold out una, prossima al tutto esaurito la seconda e mette in scena una muscolare performance all’insegna di ciò che hanno sempre fatto (soprattutto a inizio carriera) e sanno fare: il rock.
Le due chitarre (solista con i suoi assoli e ritmica) sono le protagoniste della serata insieme all’energia di Pau che instancabile macina chilometri sul palco. A sorreggere il tutto c’è una martellante base ritmica con un basso pulsante e una batteria incessante. A “colorare” il tutto delle “leggere” tastiere che raramente prendono la scena.
Siamo quindi nei canoni più “precisi” del rock e così si apre il concerto, con una bella “spettinata” di tre canzoni potenti a cui segue un recupero dal passato, un brano (“Io sono“) che non eseguivano live da tempo.
La scaletta è divisa a blocchi. Il successivo, nonché più lungo, è un’alternanza tra brani dal potente tiro rock e ballate più o meno energiche, dove i Negrita mostrano le loro anime più rockettare.
Il concerto poi prosegue ma svolta, nel senso che il rock è una delle anime, quella più giovanile dei tre superstiti. I lunghi viaggi per il mondo però sono sempre stati causa di ispirazione sia nei testi che nelle differenti influenze stilistiche. Ecco allora arrivare i ritmi in levare, le atmosfere sud americane, qualche accenno alla Bombino e una commistione stilistica che ricorda i Clash.
Messi via i ritmi tutto si fa più rarefatto, intimo personale e acustico. È il momento dei ricordi, delle riflessioni anche un po’ amare sul tempo che passa. La fine concerto vede la band tornare in territori più rock.
I tre bis affondano invece le mani in quelli che sono i loro brani più conosciuti e amati dal pubblico, che dimostra tanto apprezzamento in queste esecuzioni.
Con tanti anni di palcoscenico, lunghe frequentazioni con il rock, con le sue sfumature e le sue contaminazioni i Negrita dimostrano di avere esperienza ma di essere ancora una realtà importante nel rock italiano, che, Maniskin a parte, sembra essere rimasto fermo agli anni ’90 quando questo genere nel nostro paese era fiorente, con band di spessore tra cui annoverare sicuramente anche i Negrita.
Eppure ancora oggi il pubblico che è accorso ai concerti dimostra che c’è fame di rock, che sentire le chitarre fa ancora piacere al pubblico. E, sorpresa, per i Negrita non ci sono nel parterre solo i “reduci” di quella stagione, gente over 50/60enni ma anche dei giovani, che anagraficamente non fanno in tempo ad essere i figli dei vecchi ascoltatori.
La band aretina è sicuramente molto connotata nel tempo ma paradossalmente, forse anche perché questo è un ritorno al rock potente dopo anni di lontananza, sembrano essere proprio senza tempo. Reggono bene la scena dove viene richiesta energia e potenza, ingredienti che non mancano certo loro. La grinta la voglia di suonare di scatenarsi su quel palco non mancano loro e la messa a terra degli elementi base per un rock show è precisa e piena di potenza.
La dimensione dei club è poi, per una band con un suono e uno stile così, quella precisa e migliore, dove ognuno riesce ad avere i suoi spazi in libertà, senza le costrizioni di una produzione obbligata.
Molto bravi e molto rock’n’roll
LA SCALETTA
Siamo ancora qua
Bambole
Il libro in una mano
Io sono
Negativo
Non ci guarderemo indietro mai
In ogni atomo
Hemingway
Il gioco
Che rumore f
Brucerò per te
Radio conga
Notte mediterranea
Rotolando verso sud
Salvation
Non torneranno più
Ho imparato a sognare
Il giorno delle verità
La tua canzone
A modo mio
Bis
Cambio
Mama Maè
Gioia infinita
SCORE: 8,50
Recensione di Marco Rumori per musicadalpalco.com (Clicca per leggere l’intero articolo)
IN TOUR
27.10 Venaria Reale (To), Teatro Della Concordia
31.10 Mantova, Grana Padano Theatre
03.11 Padova, Hall
10.11 Cesena, Vidia
11.11 Cesena, Vidia
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