Recensione: DAFT PUNK – “Random Access Memories” (10th Anniversary Edition)

Recensione: DAFT PUNK – “Random Access Memories” (10th Anniversary Edition)

Discostory essential: le interviste e le recensioni da rileggere … TASSATIVO

Mi ricordo ancora benissimo quel giorno del 2013 quando l’ufficio stampa della Sony (nella persona di Paola Pascon; ndr) mi ha chiamato per chiedermi se fossi andato all’ascolto del nuovo disco dei Daft Punk!

Assolutamente si! Anzi tassativamente si.

Preambolo decodificativo: i Daft Punk sono, secondo me, il gruppo generativo per la musica dance elettronica. Il loro debutto “Home Work” del 1997 mi ha cambiato la percezione della musica e lo reputo uno dei dischi più di svolta della storia della musica. “Random Access Memories” arrivava poi da anni di assenza e poi il disco vedeva Giorgio Moroder, Nile Rodgers e Pharrell, tra gli altri, nella squadra.
Rodgers con i suoi The Chic è un altro personaggio visionario che ha cambiato i paradigmi della musica dance, così come Pharell con e senza i Nerd l’ha fatto per l’hip hop, per l’urban e per tutta la street culture. Poi non parliamo di Moroder che ha inventato la commistione della musica dance con l’elettronica.
Un disco fatto da alieni che si sono ritrovati sulla terra per regalarci e dispensarci emozioni musicali.

Quindi armato da questa premessa ero andato in Sony per l’ascolto.
Mi ricordo l’arrivo di una valigetta super blindata dentro la quale c’era il prezioso Dat (ai tempi era una sorta di cassetta o qualcosa di simile) contenente le tracce del disco.

Ecco il mio commento dell’epoca di un articolo che avevo intitolato “Aumentare la Ram della dance”.

“Random Access Memories” è un album che rigenera la loro voglia di discomusic e di party song anni Settanta. Un disco ancora una volta che mi ha fulminato…

Passati dieci anni eccoci con una nuova versione disponibile con un triplo LP 180 grammi, doppio CD digipack e digitale ed inoltre, la versione originale di “Random Access Memories”, è per la prima volta disponibile in audio spaziale con Dolby Atmos

Al suo interno oltre all’album storico rimasterizzato anche 9 nuove tracce demo e outtake, per un totale di 35 minuti di musica inedita mai rilasciata prima d’ora.

Tra i diversi brani presenti nell’album anche l’inedito “Infinity Repeating (2013 Demo)” che come da titolo, è stato registrato dieci anni fa, durante la realizzazione di “Random Access Memories”, ai Conway Recording Studios a Los Angeles e agli Electric Lady Studios a New York.

Il brano era stato creato prima di “Instant Crush”, un’altra collaborazione Daft Punk x Julian Casablancas.

Quindi un disco quasi ex novo di demo e prove preparatorie.

Tanta roba per un amante come me dell’universo Daft Punk!

QUESTA LA RECENSIONE DI 10 ANNI FA

Trainato da Get Lucky, singolo catchy e radiofonico, esce dopo anni “Random Access Memories”, quarto disco in studio dei Daft Punk.
Le carte in gioco sono le stesse di sempre: disco, vocoder e bassi funky, ma questa volta invece dei campioni hanno chiamato gli originali Nile Rodgers e Giorgio Moroder.

TRACCIA PER TRACCIA DELE NUOVE CANZONI

Horizon Ouverture

Questo primo outtake si apre con un coro di bambini che sfocia poi in una traccia strumentale. Questo set di tracce di musica inedita inizia e finisce con le voci del coro dei bambini, dato che l’ultimo brano, “Touch (2021 Epilogue)” contiene anch’esso le voci dei bambini. Questo crea una sorta di schema a specchio che enfatizza alcuni dei temi principali dell’album: la nostalgia del futuro, il loop a ripetizione e l’infinito.

Horizon

In origine era un brano apparso esclusivamente come bonus track nella versione CD giapponese di “Random Access Memories”, riscoperta poi dai fan dopo la sua pubblicazione. Traccia finale della versione giapponese dell’album del 2013, “Horizon” ha dato agli ascoltatori una conclusione dolce, sinfonica e pacifica dell’album. Questa è la sua prima pubblicazione globale ufficiale.

GLBTM (Studio Outtakes)

Questa traccia è composta da outtake tratti dalle sessioni di registrazione di “Give Life Back To Music”, quasi senza produzione aggiunta, e mostra la sperimentazione dei Daft Punk, la loro energia e quali stili stavano esplorando all’epoca. Sembra quasi una jam session, ma può essere vista anche come un registro di ricerca musicale: gli ascoltatori possono sentire le ispirazioni, le direzioni musicali e le diverse versioni di quello che sarebbe potuta diventare la canzone.

Infinity Repeating (2013 Demo)

L’idea di infinito è il centro creativo di questo album ed è ancora più enfatizzata in questa traccia. Registrata per l’album originale, “Infinity Repeating” vede alla voce Julian Casablancas, che ha anche collaborato a “Instant Crush”. Basato su un loop infinito, la progressione e il testo di questa traccia lo fanno risuonare senza fine. Il concetto di un loop infinito si riflette anche nel video ufficiale come un’epica ascensione, che segue la storia degli esseri umani e il destino.

GL (Early Take)

Sono 32 secondi del brano che poi sarebbe diventato vincitore del Grammy come Record of the Year Grammy. Dà un veloce sguardo nel dietro le quinte della realizzazione di questa iconica traccia.

Prime (2012 unfinished)

I Daft Punk hanno iniziato a lavorare a “Random Access Memories” nel 2008, ma il progetto è stato messo in pausa quando si è presentata l’opportunità di lavorare alla colonna sonora di Tron. Dopo che il progetto è stato rilasciato nel 2010, l’attenzione è tornata su RAM. Questa traccia, “Prime (Unfinished)” è emblematica del suo tempo: la traccia incompiuta mostra un altro aspetto del processo creativo e come alcune opere possono essere accantonate lungo il percorso.

LYTD (Vocoder Tests)

In questa traccia gli ascoltatori possono dare uno sguardo dietro le quinte su uno dei suoni più caratteristici dei Daft Punk, le voci robot.

Spogliata dei diversi strati, è possibile sentire le voci umane dietro ai vocoder, solitamente usati per creare le voci robotiche.

The Writing Of Fragments Of Time

In parte traccia musicale, in parte documentario, questo brano cattura un momento di scrittura tra Thomas Bangalter e Todd Edwards. Con la produzione di Guy-Manuel de Homen-Christo, Todd si unisce a Thomas in studio per scrivere il testo e la linea melodica. È così che l’ascoltatore può sentire il momento esatto della creazione della traccia: in assoluto una prima esperienza in cui traspaiono gli esseri umani dietro agli impenetrabili robot. Il brano “Fragments of Time” è stato fondamentale per “Random Access Memories”, in cui Todd Edwards (l’unico artista che ha lavorato due volte all’album dei Daft Punk) canta con ottimismo su come si sentiranno tutti tra 10 anni. “The Writing of Fragments of Time” è un sogno dentro un sogno, che esplora la nostalgia del futuro, l’anticipazione e l’inizio, come una matrioska. È un “making of” all’interno del “making of”. Dieci anni dopo la sua creazione, la sua uscita colma il vuoto del messaggio del testo della canzone (come ci sentiremo tra 10 anni?). È anche una dissociazione dai robot, nel prisma di una band che non c’è più.

Touch (2021 Epilogue)

Questa versione di “Touch” è stata utilizzata come colonna sonora del video Epilogue dei Daft Punk, il video che ha annunciato la fine della band, pubblicato il 22 febbraio 2021. Mentre la versione originale del brano include la voce di Paul Williams, questa versione ha solo la voce di un coro di bambini che ripete il testo “You’re home, hold on, if love is the answer”, mostrando ancora una volta i temi centrali dell’album: l’infinito e il loop a ripetizione.

SCORE: 9,00

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

1997 – Homework
2001 – Discovery
2005 – Human After All
2013 – Random Access Memories

I VIDEO

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