Recensione: DARGEN D’AMICO – “Ciao America” [Traccia per traccia]
Dargen D’Amico, per questo suo nuovo album “Ciao America”, ha voluto fare un super condensato di suggestioni sociali condito da una macedonia di stili musicali.
Come cita lui stesso è il campionamento del DNA di quest’epoca, una fotografia del mondo che stiamo vivendo, un’interpretazione delle metamorfosi dell’essere umano, sempre più consumato da una società contraddittoria, cinica e disillusa.
C’è dentro di tutto sotto il profilo musicale. Un caleidoscopio di reference e di influenze che approdano in tutti i generi: dal pop, all’urban pettinato, dal reggaeton all’elettronica quasi edm.
Un disco che sembra essere generato dall’esercizio di Dargent a XFactor e conseguente alle sue mille assegnazioni .
Il discorso sonoro va differenziato subito da quello lirico.
Se sotto il profilo dei suoni e dei beat “Ciao America” è appena sufficiente sotto il profilo delle liriche eccelle.
Dargen riesce alla perfezione a creare un insieme di immagini anche autobiografiche, suggestioni personali e riflessioni generali che creano una narrazione mai banale e scontata e ricca di significati nascosti, un album che immortala i mutamenti sociali, ironizzando sulle disillusioni e sugli atteggiamenti dell’essere umano, dalle situazioni semplici della quotidianità a temi più forti che riguardano l’intera società.
Un disco denso e intenso ma al tempo stesso leggero e pop che definisce ancora di più il contorno musicale di Dargen e la strada sonora che, ormai da anni, ha intrapreso.
Il tutto in attesa di Sanremo …
TRACCIA PER TRACCIA
Onda Alta, il brano in gara alla 74ª edizione del Festival di Sanremo. Un pezzo profondo che parla di immigrazione e resilienza e cerca di catturare il momento storico che stiamo vivendo, lasciando trasparire l’importanza di affrontare finalmente i problemi, anche cercando se stessi nelle altre persone.
Metà Di Qualcosa il testo è stratificato, a un primo ascolto emerge la brillantezza della parte melodica, ma il pezzo è permeato da una lucida malinconia, che nasce dalla consapevolezza che non ci si basta da soli. L’analisi prosegue sul concetto di tempo, vissuto intensamente o lasciato scorrere (“Per alcuni di noi la morte dura tutta la vita”). Il brano vede la collaborazione con il rapper Rkomi e il cantautore Vincenzo Fasano. Tre voci molto diverse ma che si completano nell’alternanza di registri.
Complicarti la vita racconta le difficoltà di una relazione che sembra giunta al termine, quando però è ancora difficile farsi da parte, si è in bilico tra la voglia di rimanere legati e l’esigenza di voltare pagina e il ricordo di cosa si è stati si scontra con ciò che si è diventati ora. La traccia è impreziosita dal graffio malinconico di Beatrice Quinta, nel ritornello, e da Guè con il suo flow inconfondibile. L’ultima collaborazione tra lui e DARGEN D’AMICO era avvenuta nel 2003, sul disco d’esordio del Club Dogo.
Pelle D’Oca, brano già edito, trascinato da una produzione ipnotica, che celebra il matrimonio tra strumenti a corde indiani, l’hip hop anni ’90 e il reggaeton, in cui la penna inconfondibile di DARGEN D’AMICO dà continuamente vita a immagini tridimensionali.
Energia Electronica che rievoca le atmosfere della musica rave anni ‘90 e invita a lasciarsi andare nella vita e sulla pista.
6 Di Sera è incorniciato da sonorità soul music contaminate dalla musica cantautorale, il testo di “6 Di Sera” dà voce all’irrequietezza che scaturisce da un sentimento nato per caso, un amore iniziato come per gioco solo per “fame di novità”, ma che per qualche istante riesce a dare un senso al vissuto.
La Chiave, un brano dal sound vagamente ’80s in cui l’artista fornisce un paragone emotivo tra la società di oggi e quella di ieri, passando in rassegna modi di fare e di vivere, mettendone in luce le contraddizioni, l’indolenza nell’assumersi responsabilità, sperando semplicemente che tutto passi senza stravolgere troppo la vita ma, nel contempo, senza essere attivi e partecipi di ciò che ci accade.
La Goccia di cui DARGEN D’AMICO parla nel pezzo successivo è quella che perde dal rubinetto dell’umanità, di cui Dio sembra quasi essersi scordato. Un testo a tratti onomatopeico, forte e diretto; parole taglienti e d’impatto in un brano che assume la connotazione di una preghiera, in cui l’artista descrive la vulnerabilità di una periferia sempre più fragile.
Check-In è pieno di disillusione e cinismo pervadono. Un episodio particolarmente introspettivo, in cui DARGEN D’AMICO medita sulla condizione dell’essere umano e sui problemi derivanti dalla vita nella società contemporanea. Le ombre dell’età adulta vengono a galla in un pezzo personale, in cui però chiunque si sia guardato dentro può immedesimarsi.
1000 persone ci sono sonorità elettroniche e atmosfere dance ovattate accompagnano il testo della traccia seguente, un brano in cui DARGEN D’AMICO, partendo dalla storia di un insegnante vessato dai propri studenti, riflette sulla pressione delle aspettative che gli altri proiettano su di noi, fino alla trappola psicologico della notorietà da social, spesso un’arma a doppio taglio a causa dell’effimero senso di devozione delle persone. Subentrano presto le paranoie, perché “1000 persone” sono “troppe per fare l’amore ma sono poche per dire che è una religione”.
Patto Di Fango parla invece del difficile rapporto con un padre irrisolto, fotografato da un punto di vista estremamente personale, in cui l’artista non ha paura di mostrare anche le proprie vulnerabilità, mantenendo però sempre l’ispirata ironia che caratterizza il graffio della sua penna.
1/2 Kilo è il peso del nostro cuore, sempre più stanco e insofferente, che si trascina i traumi del passato e cerca di scendere a patti con un presente privo di certezze, riponendo la propria fiducia in un progresso solo apparente, che non riempie il vuoto sempre più incolmabile nell’animo umano.
Vita X Sempre, che è la citazione sulla navata di una chiesa dove si rifugia la donna protagonista del brano, nella cui vita la paranoia ha ormai sostituito la forza d’animo giovanile, ma in cui continua a dimorare la speranza di un futuro migliore che appare in un momento di fede e però scompare l’attimo dopo.
SCORE TRACCIA PER TRACCIA: VOTO 6,00
Onda Alta – Voto 7,00
Metà Di Qualcosa – Voto 7,00
Complicarti la vita – Voto 5,00
Pelle D’Oca – Voto 5,50
6 Di Sera – Voto 7,00
La Chiave – Voto 6,00
La Goccia – Voto 5,50
Check-In – Voto 6,00
1000 persone – Voto 5,50
Patto Di Fango- Voto 5,50
1/2 Kilo – Voto 5,50
Vita X Sempre – Voto 6,00
DA ASCOLTARE SUBITO
Onda Alta – Metà Di Qualcosa – 6 Di Sera
DA SKIPPARE SUBITO
Ma un ascolto può bastare! Rimarrà qualche brano.
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2006 – Musica senza musicisti
2008 – Di vizi di forma virtù
2011 – CD’
2012 – Nostalgia istantanea
2013 – Vivere aiuta a non morire
2015 – D’io
2017 – Variazioni (con Isabella Turso)
2019 – Ondagranda (con Emiliano Pepe)
2020 – Bir Tawil
2022 – Nei sogni nessuno è monogamo
2024 – Ciao America