Recensione: DAVIDE SHORTY – “Fusion a metà”
“fusion a metà” è il lato A di “fusion”, progetto più complesso e ambizioso in uscita a fine aprile. Una ghiotta intro che contiene 7 brani tra cui il brano sanremese Regina.
Una Ep digitale che è anche una sorta di regalo ai fan con brani realizzati con la partecipazione di artisti del calibro di Koralle – side project di Godblesscomputers -, Dj Gruff, Gianluca Petrella – trombonista italiano jazzista di fama internazionale -, Amir Issaa e Davide Blank.
Tutte le collaborazioni sono nate grazie ad una connessione spirituale tra esseri umani, come manifestazione tangibile di tale connessione.
Musica italiana, in italiano, ma che ha il piglio e suona internazionale.
Davide riesce a miscelare e fondere generi: partendo dall’hip hop, passando dal soul al jazz, fino al cantautorato italiano, senza pretese di essere qualcosa in particolare, ma essendo lui stesso e basta.
Canzoni scritte per urgenza che sotto il profilo lirico indagano la società italiana, le sue contradizioni, le relazioni umane e il ruolo della musica nella sua vita.
Per me questo é solo l’inizio – commenta Davide – Tempo fa qualcuno mi disse in una diretta televisiva che sono “fusion”; ci ho riflettuto tanto, e probabilmente é proprio così. Non perché il mio genere sia effettivamente fusion per definizione, ma perché la mia musica è una fusione di tanti generi ed influenze, la cui identità è proprio nella mescolanza. Aver scelto questo titolo non é affatto una provocazione, ma un dato di fatto, pura accettazione, il nome giusto per un disco suonato, scritto, rappato e cantato per necessità, in un periodo dove per noi artisti la creatività é stata l’unica salvezza”.
Davide è talentuoso e questa è l’ennesima conferma della sua grande visione e “fusion” musicale. Stilosissimo.
SCORE: 7,75
TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO:
Cervello in fuga – Non si mangia una canzone – Cioccolato denso
TRACKLIST:
DISCOGRAFIA:
2017 – Straniero
2021 – Fusion
VIDEO:
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