Recensione: DENTE – “Santa Tenerezza”

Dente torna con “Santa Tenerezza” e lo fa nel momento perfetto: quando il cantautorato italiano sembra aver ritrovato la sua linfa vitale.
Il suo nuovo album è un abbraccio sonoro, una carezza nostalgica che avvolge l’ascoltatore con la delicatezza di chi sa raccontare l’amore, la perdita e la memoria con una sincerità disarmante.
“Santa Tenerezza” è un viaggio emotivo in cui ogni nota sembra sospesa tra la realtà e il sogno. Gli arrangiamenti, ricchi di archi, fiati, chitarre e tastiere, costruiscono un paesaggio sonoro caldo e avvolgente, mentre le parole di Dente scivolano leggere, ma mai superficiali. È un disco che parla di sentimenti indelebili, di ricordi che si aggrappano al cuore e non lo lasciano andare, di un amore che cambia forma ma non svanisce mai.
Le influenze battistiane si avvertono e si percepiscono: Senza Me rievoca le sfumature di Gelosa Cara, mentre M’annegasti ha il sapore evocativo del Battisti del periodo bianco.
Ma “Santa Tenerezza” è soprattutto Dente nella sua essenza più pura: leggero senza essere frivolo, malinconico senza essere cupo. È un disco che sembra fatto di istanti rubati, di fotografie sbiadite che si illuminano all’improvviso, di quei frammenti di vita che riaffiorano quando meno te lo aspetti.
Dente racconta il disco come un’urgenza espressiva, un bisogno profondo di mettere in musica emozioni che non potevano più restare in silenzio: «Un disco scritto quasi tutto d’un fiato, in pochissimi giorni. Queste canzoni parlano di assenza, di perdita e ricerca, di notti insonni, d’amore presente e di sogni futuri. Ho sempre creduto al potere terapeutico delle canzoni e oggi, con questo disco, ci credo ancora di più».
“Santa Tenerezza” è un rifugio per chi si sente sospeso tra il passato e il presente, per chi cerca risposte nelle melodie e trova conforto nelle parole. È un album che si insinua sotto la pelle, che parla a chi sa ascoltare con il cuore prima ancora che con le orecchie. E, senza dubbio, è la conferma che Dente è una delle voci più autentiche e preziose del nostro tempo.
DA ASCOLTARE SUBITO
M’annegasti – Andiamo via
DA SKIPPARE SUBITO
Mi piace tutto. Non skipperei assolutamente nulla.
SCORE: 7,50
1. Senza di me – VOTO 7,00
2. Favola – VOTO 7,50
3. Corso Buenos Aires – VOTO 7,50
4. M’annegasti – Voto 7,50
5. Hey – Voto 7,00
6. Non ci pensiamo più – Voto 7,00
7. Andiamo via – Voto 8,00
8. Benzodiazepine
9. Lungomare
10. La città ci manda a letto (feat. Emma Nolde)
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2006 – Anice in bocca
2007 – Non c’è due senza te
2009 – L’amore non è bello
2011 – Io tra di noi
2014 – Almanacco del giorno prima
2016 – Canzoni per metà
2020 – Dente
2023 – Hotel Souvenir
2025 – Santa Tenerezza