Recensione: DURAN DURAN – “Future Past”
I Duran Duran si riconfermano i Wild Boys anche a distanza di decenni.
Future Past – il loro primo album dopo sei anni di quasi totale silenzio – mantiene il marchio di fabbrica di una band che è stata sicuramente una spaccatura nei primi anni 80 riproponendo un songwriting frivolo e spensierato che fu proprio il punto di approdo di tanti per combattere il buio sociale che li circondava tra rivolte urbane e ondate di licenziamenti.
I Duran Duran furono un’ossimoro in mezzo al buio sociale, così anche in Future Past pongono l’attenzione su ciò che li circonda, accompagnando anche canzoni più dirette e decisamente orecchiabili della band.
La produzione è potenziata da Mark Ronson ed Erol Alkan e sempre per l’occasione, è stato coinvoltoanche Giorgio Moroder, l’icona della disco. Graham Coxon dei Blur assiste alla chitarra, mentre i vocalist vagano tra la regina del pop Tove Lo al rapper incendiario Ivorian Doll passando per il gruppo garage-pop giapponese CHAI.
Il funky d’apertura che domina ALL OF YOU prosegue nella tortuosa disco che guida GIVE IT ALL UP, migliorata da Tove Lo.
BEAUTIFUL LIES è un pezzo spudorato di retro dancefloor, e i CHAI amplificano l’esuberanza di MORE JOY! a livelli travolgenti.
Eppure Future Past non è un album di brani pop tutti convincenti.
In verità, TONIGHT UNITED è piuttosto smielata, e l’atmosfera da tema di WING arranca senza mai alzare davvero il livello.
“Future Past” è il lavoro di un gruppo che risorge.
Mentre molti dei loro coetanei hanno optato per riempire il merchandising con i revival, i Duran Duran hanno scelto di sfidare se stessi.
SCORE: 6,50
DA ASCOLTARE SUBITO
GIVE IT ALL UP – BEAUTIFUL LIES – MORE JOY!
DA SKIPPARE SUBITO
un salto indietro nel tempo da ascoltare tutto
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
1981 – Duran Duran
1982 – Rio
1983 – Seven and the Ragged Tiger
1986 – Notorious
1988 – Big Thing
1990 – Liberty
1995 – Thank You
1997 – Meddazaland
2000 – Pop Trash
2004 – Astronaut
2007 – Red Carpet Massacre
2010 – All You Need Is Now
2015 – Paper Gods
2021 – Future Past