Recensione: EELS – “Extreme Witchcraft”

Recensione: EELS – “Extreme Witchcraft”

Mi ero preparato ad ascoltare questo nuovo album degli EELS, il loro quattordicesimo sigillo in oltre venticinque anni di carriera.

Ormai non ho più la propensione alt-rock o alt-pop di un tempo, quando impazzivo per la creatura indiscussa di Mark Oliver Everett. 

Ultimamente mi annoiano questi tipi di suoni e quindi ero arrivato a cliccare play sul computer pieno di preconcetti da involuzione musicale.

Leggendo i credits di “Extreme Witchcraft” il disco è anche prodotto da E insieme a John Parish – chitarrista e produttore di PJ Harvey – a vent’anni esatti dalla loro prima collaborazione all’album Souljacker (2001).

Avevo anche letto alcune dichiarazioni di Mr. E su Parish. 

John Parish è una delle persone più pacifiche e gentili che io abbia mai conosciuto. Un vero gentleman. Anzi probabilmente è “la” persona più gentile che io abbia mai incontrato, ma quando è in studio si trasforma in uno scienziato pazzo”. 

Tutto questo, mi aveva in parte incuriosito. Soprattutto perché è stato un disco realizzato in smart working.

Avevo anche già ascoltato i due singoli che erano usciti nei mesi scorsi The Magic e Good Night On Earth (c’è un giro che mi ricorda How Soon Is Now degli Smiths) e mi erano piaciuti.
Belli ruvidi, asciutti, quasi rockabilly e con le chitarre in primo piano.

Mr. E sembrava quasi Beck, soprattutto quando esce dal rock e si avvicina più a elettronica e beat quasi urban (Grandfather Clock Strikes Twelve). 

Alla fine, il disco mi è piaciuto.  Quell’acidità giusta, un composto garage-rock che ben si lascia ascoltare. 
Personalmente preferisco più la prima parte del disco. Più frizzante, ironica ed energetica. 
Le ballad sono introspettive. So Anyway su tutte ti lascia quel senso di leggera malinconia. 

Il finale è il finale. Se non hai mollato il colpo prima chiudi con queste canzoni che forse sono un po’ il punto debole dell’impianto. 

Buona anche questa Mr.E !!! 

SCORE: 7,15

DA ASCOLTARE SUBITO

Good Night On Earth – Strawberries & Popcorn- Grandfather Clock Strikes Twelve

DA SKIPPARE SUBITO

Direi nulla. Forse però metterei Learning While I Lose. Quel piglio quasi country e, come scrive Mark Beaumont su Nme, rime come “Yesterday’s another day/I wish it’d gone another way/Now today I’m trying to see just what’s ahead for me” potrebbero tranquillamente essere stampate su una calamita e attaccato al frigorifero del 2022.

TRACKLIST

DISCOGRAFIA 

1996 – Beautiful Freak
1996 – Electro-Shock Blues
2000 – Daisies of the Galaxy
2001 – Souljacker
2003 – Shootenanny!
2005 – Blinking Lights and Other Revelations
2009 – Hombre lobo
2010 – End Times
2010 – Tomorrow Morning
2013 – Wonderful, Glorious
2014 – The Cautionary Tales of Mark Oliver Everett
2018 – The Deconstruction
2020 – Earth to Dora
2022 – Extreme Witchcraft

I VIDEO 

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