Recensione: EMMA NOLDE – “Nuovospaziotempo” [Traccia per traccia]
Emma Nolde ci invita a entrare in un “nuovospaziotempo” musicale, denso, introspettivo, romantico, vissuto e quotidiano.
Il nuovo disco, il terzo della sua carriera, è un viaggio, un portale personale che esplora il tempo come entità soggettiva, e ci invita a riflettere su come il nostro vissuto stia mutando e dia forma al mondo in cui abitiamo.
Emma sboccia definitivamente, affascina, ti entra nel cuore e con queste undici canzoni fa vedere tutto il suo talento e la sua capacità lirica e musicale.
“nuovospaziotempo” è il racconto del suo percorso che ha come parole chiave: il cambiamento, l’amore, la libertà, le domande e vita quella di tutti i giorni.
Ogni brano è una finestra sulla sua generazione, quella gioventù che spesso viene fraintesa come superficiale, ma che qui si rivela in tutta la sua complessità. La “bella gioventù” che Emma rappresenta è una generazione capace di nutrire grandi sogni, ma anche tormentata da interrogativi profondi, insicurezze sociali e relazionali.
Emma canta la necessità di creare una altra visione del tempo e dell’amore (Punto di vista), così come l’angoscia e la difficolta “te lo sei chiesto mai se hai più paura di rischiare o paura di restare” (Punto di domanda) e fa anche un salto nel tempo con una tenera e commuovente poesia-canzone-riflessione dedicata a suo padre (Universo Parallelo).
Anche sotto il punto di vista musicale il disco abbaglia. Melodie intime che si intrecciano con energia con suoni dritti e possenti in un composto fresco, innovativo e contemporaneo.
La ciliegina sulla torta sono le collaborazioni. Mirate e centellinate. Quella con Nicolò Fabi è perfetta, quasi come Emma fosse liricamente una erede di Fabi al femminile e quella con Nayt e Mecna che fa vedere la versatilità di Emma anche in ambiente urban.
Senza dubbio uno dei migliori dischi indie-pop italiani di quest’anno. Premete play su “Nuovospaziotempo”, non ve ne pentirete!
TRACCIA PER TRACCIA RACCONTATO DA EMMA
1. Intro
Ho scritto questa Intro immaginandomi di descrivere quello che per me è un giorno normale. È nella quotidianità che si trova il mio nuovospaziotempo, che non è niente di interstellare. È un nuovo tempo perché viviamo una nuova velocità; è un nuovo spazio perché ormai abitiamo tanto il terreno quanto il virtuale.
Alla fine di Intro mi chiedo “Saremo felici mai? Cosa succederà poi?”, per lasciare poi spazio alla seconda traccia, Sconosciuti, che apro cantando “E tra dieci anni sentirai il mio nome e fingerai di non ricordare”. L’Intro è il punto di partenza, il mio presente, che finisce aprendo la scena alle domande su quello che sarà.
2. Sconosciuti
In Sconosciuti parlo del fatto che spesso, quando passa il tempo, nell’arco di diversi anni, tanti rapporti di amicizia e d’amore che credevo resistere nel tempo, sono cambiati molto. Cambiano così tanto che si passa dal dormire nello stesso letto al non sapere se salutarsi o meno per strada. È un fatto reale; a me è successo già molte volte, anche in amicizia.
I fan che mi seguono da più tempo conosceranno già questo brano, perché l’ho portato con me in tour per lungo tempo, prima ancora che ne esistesse questo master.
3. Pianopiano!
Nel primo singolo Mai fermi parlavo a un bambino, in Tuttoscorre parlo di una coppia, in Pianopiano! parlo di un gruppo di persone che vive lontano da dove le cose succedono davvero. C’è chi sale a Milano, per esempio, per raggiungere i propri obiettivi e questo è bellissimo; ci sono anche tante persone, però, che per amore del luogo dove stanno o, come nel mio caso, per paura di essere influenzati troppo da luoghi pieni di frenesia, fanno altre scelte. Questi siamo proprio io e i miei amici. “C’è chi vuole salire arrivare alle stelle e c’è chi come noi preferisce guardarle” è uno dei versi cardine di questo disco. Da dove sto io si vedono benissimo le stelle.
Oltre ai luoghi in cui una persona sceglie di mettere radici, questa canzone parla proprio del decidere di non volere una vita meccanica, fatta di casa-lavoro-casa-televisione-letto-ricomincia, e di voler essere attenti a lasciare un po’ d’aria nei giorni e nelle settimane. Di far sì che nella coreografia dei giorni rientri sempre qualche passo diverso che non ti aspettavi di fare.
4. Sirene
“Diglielo che si cambia per amore, ma non si cambia chi si ama”.
Sirene è uno di quei brani di cui non svelerò l’identità della persona a cui è dedicata. Ridurrebbe l’immaginazione di chi ascolta, ne limiterebbe le vibrazioni.
Racconto di una persona vicino a me che ha ubbidito troppo e tutta la vita alle volontà dei suoi genitori, che hanno deciso per lei che vita dovesse fare. Questa persona ora è grande, ma ha ancora tanto tempo per ricominciare e fare tutto quello che ha sempre avuto in mente. Io non vedo l’ora che riesca a prendere in mano lo sterzo della sua macchina e portarla dove vuole lei, dove neanche lei credeva di poter arrivare. Io per ora, le voglio dare la certezza che le è sempre mancata, ossia che qualsiasi cosa sarà, io la amerò lo stesso.
5. Tuttoscorre
Panta rei, tutto scorre e nulla è più destinato a restare? Mi sembra che sia molto diffusa un’attitudine “usa e getta” su tutto ormai, sui vestiti, sul cibo, sugli oggetti che durano un po’ di mesi e poi spariscono, tanto ne compreremo altri. Ne abbiamo talmente tanti, che alla fine averli o non averli non ci fa più differenza.
Almeno coi rapporti umani io ci tengo a far durare le cose. Che sia in amicizia o in amore, mi sembra l’unica cosa da difendere davvero.
“Ecco a te la mia parola che proverò a salvarci, a non buttarci come carta, a riparare questa storia” con dedizione, impegno e tempo.
6. Punto di vista
Niccolò Fabi è la mia risposta ogni volta che qualcuno mi chiede “chi è il tuo cantautore preferito?”.
Una somma di piccole cose è stato il primo album in italiano che mi ha tolto il respiro e mi ha fatto innamorare, portandomi a scrivere musica in italiano. Avevo quindici anni e così, tra me e lui, anche prima che lui mi conoscesse, si era già formato un legame stupendo, di confidenza. Ero già sua amica prima di conoscerlo.Venne a un mio concerto al Monk di Roma, due anni fa. Mi prese una stretta allo stomaco. Dopo il concerto venne da me con la proposta di scrivere un brano insieme.
Potete immaginarvi la mia felicità.
Dopo un paio di settimane gli ho mandato un audio registrato col telefono della prima metà di Punto di vista, in cui io parlavo a un mio carissimo amico troppo legato agli schemi, al vivere la vita secondo una routine prestabilita, che non riusciva mai a trovare il tempo per uscire con me per i troppi compiti a cui adempiere. Sentivo una forte mancanza della sua amicizia. Niccolò mi ha chiesto di parlargli di lui e si è messo addosso i suoi panni: quando canta, sento esattamente Marco, il mio amico, che parla e si racconta.
“Costruirò il tuo letto in aria per farti vedere le cose dall’alto, quello che ti fa paura alla fine è sempre solo un punto di vista”.
7. Sempre la stessa storia
Questa è la canzone più divertente da suonare live di tutto l’album. Sembra che parli di una relazione tra due persone, ma non è così. È un altro di quei brani a cui non imporrò dei limiti e ognuno ascolterà con il proprio vissuto.
8. Punto di domanda
Punto di domanda è nata in maniera imprevista. Avevo scritto una canzone e l’avevo mandata a Nayt, ci siamo visti a Roma per finirla e mentre eravamo lì, ho iniziato a suonare il piano e lui a cantare “io non ho mai idea, tante domande”. Non abbiamo mai finito l’altra canzone, ne è nata una nuova.
Qualche mese dopo, sentivo mancare qualcosa per portarla davvero a termine e l’unico che riuscivo a vedere perfetto per chiudere questa canzone era Mecna.
Per me loro due sono due dei più forti cantautori della mia generazione, due artisti che hanno più o meno la mia età e che sanno dare un peso enorme alle parole che usano.
9. Universo parallelo
Ho immaginato di incontrare mio babbo quando aveva la mia età. Una cosa che mi ha sempre detto è “in questo mondo non ci sono certezze, come faccio io a consigliarti una strada piuttosto che un’altra? Come faccio a dirti che sarebbe bene tu facessi l’università e studiassi ingegneria se poi non sono assolutamente sicuro che questo ti porti ad avere un futuro più stabile?”. Ecco, è con questa mentalità che mi ha sempre fatto sentire libera di fare ciò che mi piace. Nel mio caso suonare, fare musica. A me sarebbe piaciuto che queste cose qualcuno le avesse dette a lui quando decise di smettere di suonare il pianoforte perché l’università era la cosa giusta da fare. E mi sarebbe piaciuto dirgli di non scegliere di sposarsi con una persona così diversa da lui. Ma io sono felice che sia andata così, altrimenti non ci saremmo mai incontrati.
10. Mai fermi
Mai fermi è una presa diretta su ciò che mi circonda. Vedo intorno a me qualcosa che non funziona, vedo me e persone a cui voglio bene andare a una velocità supersonica che non aiuta nessuno. Vedo occhi rossi e stancati dagli schermi, vedo annullare gite al mare in favore del lavoro perché la scadenza è sempre vicina. Vedo persone in macchina che fanno tutto tranne che guidare per non perdere un secondo di ciò che accade sugli schermi dei cellulari. Ma perché? Qual è il fine di tutto questo?
Io non voglio una vita così, ma ci sono dentro fino al collo.
Ho immaginato di raccontare tutto questo a un bambino che ancora non conosce questa realtà. Così è nata Mai fermi, che in quanto a primo singolo di anticipazione di questo album è stato il primo luogo umano esplorato di una mappa molto più grande.
11. 2
Ho registrato 2 col mio telefono, chitarra e voce. Quella traccia audio è ciò che sentite nel disco. Volevo finirlo così.
È un disco pieno di dubbi, domande e paura delle cose da fare, del futuro e delle aspettative che si porta dentro, ma che finisce con la scoperta che tutti questi dubbi e domande sono meno pesanti se condivisi in due.
SCORE : Voto 8,00
01 – Intro
02 – Sconosciuti – Voto 8,00
03 – Pianopiano! – Voto 7,50
04 – Sirene – Voto 8,00
05 – Tuttoscorre – Voto 7,00
06 – Punto di vista (feat. Niccolò Fabi) – Voto 8,00
07 – Sempre la stessa storia – Voto 7,50
08 – Punto di domanda (feat. Nayt, Mecna) – Voto 8,00
09 – Universo parallelo – Voto 8,00
10 – Mai fermi – Voto 7,25
11 – 2
DA ASCOLTARE SUBITO
Sconosciuti – Punto di vista – Universo parallelo
DA SKIPPARE SUBITO
Nulla … tutto scorre e scorre bene! Brava Emma