Recensione: FABRIZIO BOSSO – “We4”
Un disco come “We Four” l’ultima fatica discografica del quartetto di Fabrizio Bosso, di solito non transita dalle pagine virtuali del nostro magazine. Troppo di nicchia, troppo virtuoso, troppo da estimatori di un genere.
Recensiamo di solito prodotti mainstream che immancabilmente affollano le prime posizioni delle classifiche. Ogni tanto sconfiniamo e entriamo in territori non a noi comuni. Una scelta precisa, voluta e ragionata.
Anche questa volta lo facciamo. Ci addentriamo nel jazz e nelle atmosfere sonore della tromba di Bosso e dei suoni del suo quartet.
“We4” è un album che esprime pienamente, nel suono, nell’interplay e nella scrittura, quell’idea di condivisione totale che rappresenta ormai da anni la cifra stilistica del pensiero musicale di Bosso.
Registrato a Roma, il 5 giugno 2020, subito dopo il confinamento forzato dovuto all’epidemia del coronavirus, We Four non è solo il frutto di un’esigenza, di una volontà di continuare a fare musica nonostante tutto, ma anche un lavoro privo di qualsiasi artificialità post-produttiva, dentro il quale ogni dettaglio è frutto di un contributo comune, che eleva il quartetto stesso ad autentico leader del progetto.
Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria e Fabrizio Bosso alla tromba, si sono dati appuntamento in studio e hanno celebrato un sodalizio, umano e musicale, perfettamente dichiarato nel titolo di questo nuovo lavoro. Prosegue, quindi, la ricerca di un suono collettivo e identitario, qui espresso in un repertorio composto prevalentemente da brani che portano le firme di tutti e quattro.
L’avvio è affidato alla vigorosa title track composta dall’intero quartetto, dove l’interplay tematico tra Fabrizio e Julian è supportato dallo spedito walking offerto da Jacopo e Nicola, il cui netto affiatamento è pure assai sensibile in Control freak. Si stagliano al centro del disco come messaggi di fratellanza in chiaroscuro, quanto mai essenziali in tempi come questi, Dreams come true e One humanity. Quest’ultima è dedicata alle recenti vittime del razzismo perpetrato negli Stati Uniti. Le delicate Estudiomisterioso e For Heaven’s sake fanno da contraltare al marcato groove di The way we see (composta anche questa dall’intero quartetto) e all’energica Bakarak, dove blues, swing e sensazioni free si fondono tra loro in perfetta armonia. Chiudono l’album Happy stroll e la bonus track Friday blues, per un lavoro in cui le note lungo la partitura fungono da stringhe non soltanto per la componente sonora ma anche per quella umana dalla quale trasuda un feeling davvero profondo e sincero.
Ascoltare questo disco è un po’ come riprendersi del tempo. Fermarsi e lasciarsi andare al suo scorrere.
Una sorta di “how to improve” la tua musica. 45 minuti di apprendimento alla buona musica, alla musica di qualità.
Ogni tanto ci vuole!
SCORE : 8,00
TRE CANZONI DA ASCOLTARE SUBITO:
We4 – Estudiomisterioso – Bakarak
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2000 – Fast Flight, Red (Come Fabrizio Bosso quintet)
2002 – Italian Songs con Paolo di Sabatino
2004 – Rome After Midnight, Soundhills
2006 – Trumpet Legacy, Soundhills (con Flavio Boltro Quintet)
2007 – Angela: A.C. Jobim Project Chapter 3, Philology (con Riccardo Arrighini Trio)
2007 – Five Brothers: Remembering Chet & Jeru Chapter 1, Philology (con Gianni Basso)
2007 – Five Brothers: Remembering Chet & Jeru Chapter 2, Philology (con Gianni Basso)
2007 – Jazz at Villa Durio, Philology (live) (con Franco D’Andrea)
2007 – You’ve Changed
2008 – Ancora…e altre canzoni (live con Paolo di Sabatino)
2008 – Stunt, Parco della musica (con Antonello Salis)
2008 – Sol – Latin Mood, con Javier Girotto
2009 – Once I Loved, Philology (con Irio de Paula)
2009 – Two Generation, Philology (con il Gianni Basso Quintet)
2010 – Four For Jazz, Philology (con Irio De Paula, Massimo Moriconi e Massimo Manzi)
2011 – Enchantment (con la London Symphony Orchestra e Stefano Fonzi)
2012 – The Jazz Convention-Sound Briefing (con Gaetano Partipilo, Claudio Filippini, Giuseppe Bassi, Fabio Accardi)
2012 – Memorie di Adriano con Peppe Servillo, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Furio Di Castri, Mattia Barbieri
2013 – Face To Face (con Luciano Biondini)
2013 – Quattro + Quattro (con Claudio Filippini, Luca Mannutza, Rosario Bonaccorso, Luca Bulgarelli, Lorenzo Tucci)
2013 – Purple
2014 – “Tandem” (con Julian Oliver Mazzariello)
2015 – Duke
2016 – Non smetto di ascoltarti (con Julian Oliver Mazzariello e Fabio Concato)
2016 – Spiritual live (registrato alla Casa del Jazz di Roma il 14.03.2016)
2017 – State of the Art
2019 – Tandem Live at Umbria Jazz Winter (Live) (con Julian Oliver Mazzariello)
2020 – We4
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