Recensione: FONTAINES D.C. – “A Hero’s Death”
Basta ascoltare i primi dieci secondi della traccia di apertura del disco, I Don’t Belong. Basta il giro della chitarra, per capire verso dove ci si sta addentrando.
Una collocazione certa, inequivocabile. Poi arriva la voce di Grian Chatten, il frontman della band di Dublino, e si entra definitivamente nel fascinoso ed oscuro mondo di “A Hero’s Death“.
Questo era uno dei dischi che più attendevo quest’anno. Lo ammetto. Il debutto “Dogrel”, dello scorso anno, mi aveva folgorato e aveva riacceso in me quell’anima dark, post-punk, oscura, mai sopita.
Mi trovo bene in questo mondo fatto di spirali malinconiche, di voci profonde, di bassi ossessivi, di batterie battenti e chitarre cupe e distorte.
E’ la mia dimensione e i Fontaines D.c. la interpretano alla perfezione.
Rispetto a “Dogrel” racconta la stessa band, è stata abbandonata l’idea di Dublino, come luogo fisico dal forte impatto ispirativo. Sono stati preferiti elementi e concetti meno realistici, più sognanti e onirici. Il risultato è un composto più dark che rappresenta il senso di spossatezza, tensione e oppressione dato dal lavoro di composizione.
Se si vuole leggere in questo disco ci si possono trovare elementi dei Joy Division, degli Echo and the Bunnymen, dei Bauhaus, Television, ma anche dei Cure e tanto dei Fall.
Ispirazioni mai rinnegate da questi dubliners ossessionati dalla poesia, Joyce prima di tutti.
Un disco che racconta l’orlo delle cose. Il contorno delle emozioni e dal bordo guarda dentro le urgenze, le situazioni, le relazioni e gli stati d’animo.
Un disco dove le paure, gli errori e le ferite sono analizzate, scandagliate, sondate e dove la ricerca di una possibile via di uscita, un qualcosa per risalire e per tornare a galla, è sempre presente.
Un disco vario, basti ascoltare Sunny per capire la varietà dei temi sonori trattati, maturo sia sotto il profilo lirico sia sotto il profilo dei suoni e della infrastruttura musicale.
“A Hero’s Death“è un disco che lascia un segno, e alimenta ormai una tendenza, quella del ritorno del post-punk (vedi anche Idles, Muder Capital, Girl Band), che speriamo posso fiorire e portare una oscura restaurazione.
Bomba!
SCORE : 9,00
TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO:
I Don’t Belong – Televised Mind – Sunny
QUOTES
I don’t belong to anyone
I don’t belong to anyone
I don’t belong to anyone
I don’t wanna belong to anyone
You shoulda heard him in the bowery
Learning people with a tongue
Cut from second-hand cloth
Make the women feel young
I heard him serving as a soldier
In the annexe of the earth
Threw himself before a bullet
And threw the metal to the dirt
Hear the man’s word
(I Don’t Belong)
Afraid I couldn’t make the cut, boy
And it makes me very sad
You’d sooner draft me as a soldier
Than you’d have me for a dad
Into a dream I was tilted
Into a dream I fell
Suddenly my life’s gone easy
Where I was I can’t tell
Now I don’t even see them
Now I don’t even see
Happy’s living in a closed eye
That’s where I like to be
(Sunny)
TRACKLIST
1. I Don’t Belong
2. Love Is The Main Thing
3. Televised Mind
4. A Lucid Dream
5. You Said
6. Oh Such A Spring
7. A Hero’s Death
8. Living In America
9. I Was Not Born
10. Sunny
11. No
DISCOGRAFIA
2019 – Dogrel
2020 – A Hero’s Death
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