Recensione: FONTAINES D.C. – ‘Skinty Fia’

Recensione: FONTAINES D.C. – ‘Skinty Fia’

Non vedevo l’ora che uscisse ‘Skinty Fia’, il terzo sigillo degli irlandesi Fontaines D.C.

Ho sempre pensato che fosse una impresa ardua riuscire a bissare la cupa compattezza energica dei primi due album. Un’impresa ardua ma non impossibile. 

“la dannazione del cervo” questo vuole dire Skinty Fia, è un disco denso, cavernoso, sia sotto il piano musicale sia per quanto riguarda le liriche.
Già dalla simbologia celtica del disco, appunto il Cervo irlandese (Megaloceros giganteus) animale imponente ed enorme ormai estinto perché incapace di portare un palco così imponente come quello che aveva, si capisce tutta la valenza di questo disco. 

Un album pieno di concetti politici sull’identità irlandese, sui problemi che hanno colpito la diaspora irlandese in generale e sulla “mutazione” della cultura irlandese della band e di tutto quello che ne consegue. A fare da cerimoniere, tra paranoie, alcool, droghe e disagio il frontman Grian Chatten che, ancora una volta, cesella la sua profonda voce sulle trame torbide post-punk e new wave della band.

Musicalmente si sentono tutte le ossessioni dei Joy Division, la decadenza dei Cure, ma soprattutto si sentono i Fontaines D.c. 
Forti, possenti, granitici, uggiosi, con il loro stile, la lora piena identità. 

Sicuramente uno dei dischi migliori usciti in questo 2022.

Un disco che trasuda di tutto questa ansia e sofferenza emotiva. Fantasmi, dolore e tormento esistenziale e sociale espressi, manifestati e cantati in maniera diretta, senza fronzoli. 

Faccio fatica ad uscire dal loro mondo. Contino a crogiolarmi nella malinconia senza speranza della dannazione del cervo!

SCORE: 8,50

DA ASCOLTARE SUBITO

In ár gCroíthe go deo – How Cold Love Is – I Love You

DA SKIPPARE SUBITO

Assolutamente nulla…

TRACKLIST

DISCOGRAFIA 

2019 – Dogrel
2020 – A Hero’s Death
2022 – Skinty Fia

VIDEO 

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