Recensione: FRANCESCA MICHIELIN – “Cani Sciolti” [Traccia per traccia]
Questo disco, forse il quinto (come dice lei stessa; ndr), della sua discografia, ha un peso e una valenza particolarmente importante per Francesca.
Prima di tutto rappresenta un punto, un traguardo, un blasone della sua carriera: i suoi primi dieci anni. Poi è pieno di aspettative. Un vero e proprio banco di prova che l’aspetta dopo l’esperienza televisiva come conduttrice, il primo romanzo, il podcast e i tanti altri progetti collaterali e poi ancora è il manifesto del suo pensiero e del suo essere artista completa, il suo primo disco dove fa un po’ di tutto, dallo scrivere, al suonare, dal produrre al curare gli aspetti grafici.
Un disco suo al 100% dal quale trasuda tutta la Francesca di 28 anni (domani il 25 febbraio è il suo compleanno).
Le canzoni, 9 inedite, sono nude e crude, prive di sovrastrutture, completamente suonate, realizzate molto spesso in presa diretta proprio come i dischi che da sempre ascolta.
Per quanto riguarda le tematiche la sua narrazione è quella di una giovane adulta alle prese con amori, relazioni, vita di provincia, fragilità e anche tanti pensieri e riflessioni sul mondo e sulle persone.
Francesca, sempre protetta dal suo piano e con la voce tecnicamente perfetta come al solito, è un “cane sciolto”.
Senza tanti filtri e timori dice la sua e la canta, portando avanti il suo pensiero, dritto e senza condizionamenti.
“Cani Sciolti” è un disco moderno ma al tempo stesso tradizionale. È un disco che rappresenta al meglio lo stato del pop melodico italiano e la sua evoluzione.
Un buono stato e Francesca è senza dubbio ne è una protagonista.
TRACCIA PER TRACCIA
01. occhi grandi grandi
Lyrics/Music by Michielin, D. Petrella; Produced by Michielin, Zef
Apre Cani Sciolti l’attacco “nu metal” di occhi grandi grandi, uno dei singoli che hanno anticipato la release del nuovo disco e che, accompagnato dal videoclip (disponibile solo su TikTok) girato per intero nella località d’origine di Francesca – Bassano del Grappa, ha aperto una finestra sull’immaginario e sui colori di questo progetto. Con una linea di basso ricorrente, leitmotiv del brano, una frenetica passeggiata nel bosco si intreccia a un abito bianco e a un telo azzurro, metafora del paracadute, elemento e parola chiave del brano, che ci soccorre nei momenti di difficoltà. Nel flusso di fotografie che caratterizzano questo suggestivo viaggio, un campo di grano e scatti veloci si susseguono gradualmente accompagnando l’arrivo della notte.
02. un bosco
Lyrics/Music by Michielin; Produced by Michielin, E.D.D.
Pubblicato lo scorso venerdì, 17 febbraio, un bosco racconta la voglia di ripristinare il senso di genuinità delle relazioni dell’adolescenza, tra note classiche di un pianoforte e percussioni più elettroniche. Brano che sta particolarmente a cuore alla cantautrice, la dimensione è quella degli anni 2000, anche nella dinamica strofa-ritornello. Il motorino, i Green Day, Piccoli Brividi: la storia di due persone che si ritrovano da grandi, cambiate e lontane, con il bisogno di ristabilire il contatto e l’equilibrio di una volta.
03. padova può ucciderti più di milano
Lyrics/Music by Michielin; Produced by Michielin, E.D.D.
Canzone di denuncia verso una società che pecca di pressapochismo, padova può ucciderti più di milano è ricca di riferimenti culturali e letterari: “Cartongesso” è un libro di Francesco Maino che paragona la stabilità di una determinata collettività a muri di cartongesso, che sembrano solidi ma in realtà non lo sono; il verso “Mille alberi distrutti e salgàri immaturi intorno a me” deriva da un detto veneto molto famoso che dice “non sei un albero, non sei un cespuglio, sei un salgàro”, un salice che si vede in campagna e ha sembianze dubbie di uno strano arbusto, come se tanti ideali di questi luoghi, come il concetto di accoglienza, siano stati distrutti per fare spazio a idee facilone, senza forma; tutto il ritornello è ispirato a “Libera nos a malo” di Luigi Meneghello, e rappresenta il paradosso che si vive nel rapporto tra fede e ideali politici.
04. ghetto perfetto
Lyrics/Music by Michielin, Fulminacci; Produced by Michielin, E.D.D.
Canzone a sfondo sociale, sull’inclusività, ghetto perfetto è una sorta di utopia in cui ogni diversità e espressione di sé è accolta in uno spazio unico. Il ritmo è esplosivo e decisamente incalzante, quasi esotico. Dal punto di vista semantico il titolo è un controsenso: il ghetto che per definizione “emargina”, qui è perfetto, dentro c’è posto per tutti e tutte indistintamente. “Vado a contaminarmi, vado a fare un bagno nella foresta”, Francesca Michielin racconta il bisogno di uscire dalla propria comfort zone, di aprirsi per crescere. Lo slogan del pezzo è “Gli spazi diversi si specchiano uguali”: ognuno di noi può creare uno spazio diverso da quello degli altri ma sarà sempre portato a specchiarsi con chi incontra. Nel verso “Se mi sciolgo poi mi diffonderò” torna il concept di Cani Sciolti, quando ti disperdi puoi essere ovunque, libero.
05. quello che ancora non c’è
Lyrics/Music by Michielin; Produced by Michielin, E.D.D., Massimo Colagiovanni
Primo brano di Cani Sciolti ad essere stato scritto, quello che ancora non c’è snoda su un tappeto piano-voce in crescendo il concetto di “identità” in tutte le sue sfaccettature, di genere e di personalità. A 21 anni ci si chiede da che parte andare, si ha fretta di cercarsi e di capirsi. Francesca Michielin racconta in questa ballad emozionale di come ha imparato a non avere fretta, capendo che ogni consapevolezza arriva da sé al momento giusto.
06. piccola città
Lyrics by Michielin, Vasco Brondi; Music by Michielin; Produced by Michielin, E.D.D.
piccola città è una delicata canzone d’amore dedicata alla provincia, nata con la decisione di ritrasferirsi da Milano a Bassano del Grappa. “Chissà che ne sarà della mia vita in questa grande casa, in questa piccola città” evidenzia vistosamente la componente del vivere in un luogo che non è un centro urbano, che non è frenesia: a volte bisogna scegliere tra quello che dovremmo fare e quello che ci rende felici.
07. bonsoir
Lyrics/Music by Michielin, Urciullo (Colapesce), Faini; Produced by Michielin, Dorado Inc., Brun
Singolo apripista della nuova fase artistica di Francesca, bonsoir è il frutto di un lungo e elaborato processo di creazione, un vero e proprio comeback a tutto ritmo che ruota attorno al concetto di panta rei, tutto scorre “come il fiume di cui parlo nel testo, che ricorda quello vicino a cui sono nata” – ha raccontato la cantautrice. bonsoir è pop sound su cui sognare, un gioco di allitterazioni, intrecci di immagini e dettagli evocativi, capace di trasportarci dai suggestivi paesaggi di Mont Saint Michel alle viuzze animate di Napoli. Àncora che diventa ancòra è il ponte che unisce il tema dell’acqua al cuore comunicativo del testo, colonna portante del suo messaggio: “L’‘àncora’ è la sicurezza di restare saldi alle radici e quindi fedeli a un modello sicuro. Tutto questo si trasforma, evolve e diventa ‘ancòra’: sono dieci anni che realizzo i miei sogni e vivo la mia vita con un fiume che mi scorre dentro, alzo il volume, di nuovo, e mi sento come un vulcano”.
08. verbena
Lyrics/Music by Michielin; Produced by Michielin, Pallotti, F. Fugazza
verbena è un brano che parla da sé, una reference alla generazione di Francesca, classe 1995. È il racconto di una storia d’amore di fine estate che rievoca alla perfezione la sensazione di malinconia di un settembre che arriva e scombina le carte in tavola.
09. Carmen
Lyrics/Music by Michielin; Produced by Michielin, E.D.D., F. Fugazza
Dedicata e ispirata a una conversazione avuta con Carmen Consoli a dicembre 2021, questa canzone dal carattere metalinguistico spiega l’importanza di avere coraggio e di portare avanti le proprie idee. In un periodo storico in cui vige la regola dell’“usa e getta”, sognare è un dovere. Non si può fare musica con lo scopo di deludere meno persone possibili, sapendo di dover rispettare delle aspettative, è un dovere anzi a volte disattenderle, per aprire nuovi spiragli e crescere insieme al proprio pubblico. “Dentro questo inferno in un inverno di parole ho costruito la mia estate”, racconta di come Francesca, in un mondo che ti vuole festante, aggressivo, forte e senza fragilità, sia riuscita a costruire la sua dimensione musicale.
10. non sono io la tua solitudine
Lyrics/Music by Michielin; Produced by Michielin, E.D.D.
Testo esplicito e eloquente nel trattare la problematica delle persone tossiche e narcisiste, non sono io la tua solitudine è la difficoltà di scoprire la propria personalità quando si è circondati da “vampiri energetici”, da persone che spingono l’altro ad annullarsi.
11. claudia
Michielin, Abbate, Ettorre; Produced by Michielin, E.D.D., Zef
Per chi vive una relazione omosessuale è sempre molto complicato sentirsi totalmente serene nel condividere la propria felicità, claudia è una canzone dedicata a una donna. “La gente non ha mai un cazzo da fare ma ha sempre mille cose da dire, spesso non necessarie” ma se si ama non ci sono regole “in che lingua dovrebbero amarsi due come noi, non serve parlarsi”. “Lacrime sotto le palpebre che gridano e non vogliono stare in silenzio” è una figura chiave all’interno del brano: in una società che ti spinge a sentirti in una relazione di serie B, vuoi essere vista, che le tue lacrime possano uscire senza che qualcuno le critichi o denunci. La frase “Vienimi a salvare dentro questo mondo che è una cattedrale in cui siamo infedeli o bambini indifesi” è il cuore pulsante di questo messaggio, da una parte c’è la società etero normativa che nega i principi stessi dell’amore e quindi è infedele, dall’altra c’è chi vorrebbe vivere un sentimento e si ritrova ad essere indifeso.
12. d. punto
Lyrics/Music by Michielin; Produced by Michielin, F. Fugazza
La traccia 12 del disco è d. punto, un brano molto speciale e intenso, realizzato e arrangiato esclusivamente con la voce, prodotto insieme a Francesco Fugazza. La storia è quella di due persone che si amano e farebbero di tutto l’uno per l’altra, anche a costo di far emergere le proprie fragilità e le proprie debolezze più sfrontate. d. punto è la prima canzone d’amore autobiografica di Francesca Michielin, che chiude alla perfezione il cerchio intimo e personale di Cani Sciolti.
SCORE: 6,90
DA ASCOLTARE SUBITO
padova può ucciderti più di milano – Claudia – d.punto
DA SKIPPARE SUBITO
Ghetto perfetto questi echi etnici non mi convincono su Francesca
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2012 – Riflessi di me
2015 – di20
2018 – 2640
2020 – Feat (stato di natura)
2023 – Cani sciolti
VIDEO
WEB & SOCIAL:
Sito ufficiale – https://www.francescamichielin.it/
Facebook – https://it-it.facebook.com/francescacheeks
Twitter – https://twitter.com/francescacheeks
Instagram – https://www.instagram.com/francesca_michielin/