RECENSIONE: GAIA – “Alma”
Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2021, Gaia è tornata sulla scena musicale con “Alma“, un album che convive a cavallo tra due identità e due culture tanto distinte quanto fluide, capaci di portare il pop oltre i suoi stessi confini.
La sua “Cuore amaro“, presentata per la prima volta sul palco dell’Ariston lo scorso marzo, ci aveva deliziato e ci aveva dato solo un piccolissimo assaggio di quello che è diventato questo disco nell’arco di un anno di lavoro. “Alma“, infatti, si compone di 15 tracce che racchiudono l’essenza della cantautrice emiliana, in particolare il suo pop contemporaneo e la sua freschezza, la capacità di abbracciare suoni, lingue e collaborazioni con alcuni degli esponenti più interessanti della scena musicale odierna. C’è il mondo del rap, rapprresentato da Gemitaiz e Tedua. C’è il girl power dirompente di Francesca Michielin e Margherita Vicario, c’è il ritmo di Sean Paul e Childsplay.
Gaia, in compenso, si divide magistralmente tra l’italiano e il portoghese, non ha paura di osare e di fare della sua identità un vero e proprio punto di forza. Se il primo viene usato per la stesura dei brani più spontanei presenti nel progetto, il portoghese rivela un lato più intimo e profondo della giovane performer.
“Più che una scelta è stata una esigenza, l’italiano è arrivato dove la lingua brasiliana finiva e viceversa, alla fine mi sono accorta che in Alma ci sono io, senza generi, senza etichetta, lì c’è Gaia, nel bene e nel male ci sono io.”
Un’esigenza che trova il suo perfetto compimento negli argomenti trattati proprio nelle tracce che compongono il disco: dai viaggi interiori ai flussi emozionali che hanno caratterizzato le sue sessioni in studio (c’è tanta gioia, ma anche il dolore, la paura del fallimento e i traguardi ottenuti con il sudore e la fatica giorno dopo giorno). “Alma” è un disco pensato per il presente, per il qui e ora, ma anche per guardarsi dentro e scavare a fondo, scoprire quali siano i mille lati e le mille sfaccettature della propria essenza. In un certo senso, può anche essere definito un progetto di pancia, istintivo e non troppo ragionato, come in un romanzo di un autore modernista.
Il valore aggiunto di “Alma“? Il coinvolgimento della cantante nel suo processo creativo, in quanto il disco è stato interamente scritto e curato dalla stessa Gaia insieme a producer del calibro di Simon Says, Orang3 e Mr Monkey.
SCORE: 7,00
DA ASCOLTARE SUBITO
Alma – Nuvole Di Zanzare – Ginga
DA SKIPPARE SUBITO
Cuore amaro, ma solo perchè ormai la conosciamo a memoria.
WEB & SOCIAL
Facebook: https://it-it.facebook.com/GaiaGozziOfficial
Twitter: https://twitter.com/Gaia_Gozzi
Instagram: https://www.instagram.com/gaiaofficial/