Recensione: GIUSE THE LIZIA – “Crush” [Traccia per traccia]

“Crush” è il primo album di inediti di Giuseppe Puleo aka Giuse The Lizia. Un ventunenne che ha un mondo interno da raccontare e da cantare come lo hanno i ragazzi della sua età.

Un transire dall’adolescenza, dall’essere ragazzini senza tanti pensieri a quell’età che inizia a strutturare il futuro che racchiude un mondo di sensazioni, di emozioni, di debolezze, fragilità e incertezze ma anche voglia di divertirsi e di vivere. 

“Crush” è proprio questo diario contenente 10 tracce, scritte e composte da Giuse assieme a molti amici artisti e produttori, in cui il cantautore si mette a nudo raccontando i conflitti e le sofferenze che spesso dominano le relazioni più intime. Nostalgia, malinconia e pessimismo sono i sentimenti che prevalgono nell’album e spesso dietro di essi si cela una profonda, ma malsana superficialità, tema portante nella generazione dei giovani d’oggi. 

Nel disco ho provato ad esplorare vari mondi sonori intercettando tutto ciò che mi affascina musicalmente, ma tentando di rimanere fedele al tema, che altro non è che la mia vita.
Ciò che racconto è proprio quello che vivo ogni giorno.
Mi piace pensare che dentro questo disco ci si possano rivedere in molti, perché io faccio parte di quei molti.”

…Generazione Z, zero futuro… scrive Giuseppe in Cara Vita.

Una sorta di manifesto della sua musica e delle sue pulsioni, il tutto confezionato con un indie pop ricco di contaminazioni urban ma anche rock che diventa una melassa super contemporanea ed empatica nella quale è facile personificarsi. 

Il futuro Giuse c’è ed è tutto lì da scoprire e vivere! 

TRACCIA PER TRACCIA 

Into street è un brano che porta con sé sensazioni positive tramite il racconto di una storia d’amore sana e felice che l’autore vorrebbe non finisse mai: “Non mi basti mai, non dirmi mai goodbye”.

Lato A Lato B, emerge la speranza del ritorno di un amore per il quale si lotta, nonostante sia ormai finito e porti solo dolore.

Ricomincio da tre (feat. Fulminacci) qui l’amore si trasforma in un sentimento che crea l’illusione di un futuro migliore.

Edwige Fenech è un inno alla libertà e agli eccessi – l’artista racconta la necessità di sfogarsi lasciando trasparire le proprie emozioni e la propria sofferenza, per poi dare spazio alla celebrazione e alla leggerezza.

One more time è il racconto di un viaggio nel passato e delle amicizie adolescenziali di Giuse, che portano con sé un sapore di profonda nostalgia.

Riprova domani è lo specchio di una condizione personale: Giuse The Lizia racconta il disagio sociale ormai diffuso tra i giovani della GenZ, i quali si sentono spesso poco rappresentati.

Gocce sugli occhi (Feat. Altea), grazie al fondersi delle voci di Giuse The Lizia e di Altea, si riesce a creare un’atmosfera diversa dai brani precedenti. Il brano racconta il rimpianto che si prova dopo aver lasciato andare qualcuno che si ama e il desiderio di riprovarci, nonostante la consapevolezza che il passato rimane tale e alla fine restano solo i rimorsi. 

Sincera racchiude il contrasto eterno tra leggerezza e sconforto, due sentimenti apparentemente opposti che, però, si rivelano spesso complici, soprattutto in questo brano in cui l’emotività prende il sopravvento sulla razionalità.

Cara vita è un manifesto di appartenenza alla GenZ e sottolinea tutte le difficoltà che derivano dall’esserne parte. Giuse The Lizia canta “generazione zeta: zero futuro” ed è in questo claim forte e deciso che si sviluppa il significato cardine del brano.

Eravamo ragazzini in cui Giuse guarda al passato con affetto e nostalgia allo stesso tempo, perché negli anni è come se la spensieratezza si fosse persa e quella sensazione di essere invincibili appartenesse ai giorni ormai passati.

SCORE: 7,00 

DA ASCOLTARE SUBITO

Gocce sugli occhi (Feat. Altea) – Sincera – Cara vita

DA SKIPPARE SUBITO

Preferisco la seconda parte del disco. Comunque non skipperei nulla 

TRACKLIST