Recensione: GORILLAZ – “Cracker Island”

Recensione: GORILLAZ – “Cracker Island”

In questi ultimi anni va tantissimo il concetto di esperienziale e di immersivo.

Esperienziale nell’arte, nella moda, nello spettacolo e anche nella musica. “Cracker Island”, ottavo album in studio dei Gorillaz, a mio parere rappresenta al meglio questo concetto. 

I dieci brani che compongono il disco (5 inediti e altri 5 già pubblicati nei mesi scorsi) sono una vera e propria esperienza sensoriale e sonora tra i generi musicali.

L’ennesima avventura cosmica nel pentagramma intrapreso da Murdoc, 2D, Noodle e Russel e iniziata ormai un quarto di secolo fa! 

Anche per questo nuovo capitolo l’allegra brigata fumettosa carica sul proprio mezzo di trasporto tra i generi guest star agli antipodi tra loro.

Basti pensare che all’interno del disco convivono il Re indiscusso del reggaeton Bad Bunny con una Regina del rock come Stevie Nicks, o l’etereo Tame Impala che viaggia con Adeleye Omotayo e Thundercat o ancora Beck e Bootie Brown.

La Cracker Island è l’ennesimo non luogo della formazione. Un punto di approdo nel metaverso tra virtuale e reale.

Quello di reale di questo disco è l’anima e la sua musica.
Uno spirito orientato agli anni Ottanta pieno di synth e illusioni pop. Su tutte queste scenografie sonore Damon Albarn troneggia con la sua voce e il suo stile.

Ogni album dei Gorillaz è un universo a sé stante, ecco la nostra ultima creazione! Sono io l’essere onnipotente al centro di quell’universo? Ascolta e decidi tu stesso! – dice Murdoc.
Mentre Noodle aggiunge: Un viaggio attraverso molti mondi, quando mi guardo indietro sembra già uno strano sogno di un altro luogo e di un altro tempo”.

Tra i brani mi ha spiazzato letteralmente Tormenta. Non pensavo che la frequentazione dei Gorillaz potesse farmi apprezzare così il reggaeton di Bad Bunny. 
Un brano che è il perfetto esempio della genialità della band e di cosa vuole dire esperienza sonora e vedere oltre i generi e le consuetudini. 

“Cracker Island” è proprio un bel disco. Non estremamente ostico, non estremamente sperimentale. Una giusta via di mezzo. Un disco concreto e pop anche nello spunto lirico. 

 Un universo parallelo, un metaverso esperienziale iniziato 22 anni fa che ha ancora tantissimo da dire e fare ascoltare…

On Cracker Island it was born
To the collective of the dawn

Benvenuti su Cracker Island! 

SCORE: 8,00

DA ASCOLTARE SUBITO

Silent Running ft. Adeleye Omotayo – Tormenta ft. Bad Bunny – Possession Island ft. Beck

DA SKIPPARE SUBITO

Assolutamente nulla … 37 minuti di viaggio nella musica!

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

2001 – Gorillaz
2005 – Demon Days
2010 – Plastic Beach
2011 – The Fall
2017 – Humanz
2018 – The Now Now
2020 – Song Machine, Season One: Strange Timez
2023 – Cracker Island

VIDEO 

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