Recensione: IDLES – “Crawler”

Album numero quattro per la band di Bristol degli IDLES. “Crawler” è il seguito di “Ultra Mono”, disco che ha portato la formazione guidata da Joe Talbot a diventare una band di culto per il mondo indie e post-punk. 

14 tracce muscolari, oscure e possenti che analizzano e scandagliano traumi, incidenti, dipendenze, ossessioni ma anche guarigioni e futuro.  La musica come urlo e al tempo stesso come arma di terapia per uscire da spirali e ossessioni.
La band entra nelle questioni esistenziali e nella ricerca introspettiva. 

Il disco inizia con la fosca e ipnotica MTT 420 RR, brano caratterizzato da un riff di Angel dei concittadini Massive Attack, che racconta della riflessione sulla fragilità umana, nata dopo un grave incidente in moto nel quale è stato coinvolto il frontman Talbot, passando il glam rock di The Wheel, riflessione sul vizioso ciclo dell’alcool.

I toni e la tensione aumentano con When the Lights Come On, pezzo dalle reminiscenze tra il gotico dei Bauhaus e la tensione dei Joy Division. Car Crash è un pugno allo stomaco e racconta di una sbronza e delle sue conseguenze disastrose: 

Smash, I’m a car crash

The New Sensation ha un piglio sconnesso ed è un brano pieno di stoccate politiche contro chi osteggia le arti. 

Tra i brani il primo singolo The Beachland Ballroom con il suo piglio in crescente, Crawl! è post punk puro, dinamico, possente ed energico una immagini di qualcuno in ginocchio che però sopravvive e si rialza!
Tirata è Meds, mentre la successiva Progress è un “mantra di realizzazione” che calma il corpo e la mente, spezzando il ritmo forsennato e accelerato di tutto l’impianto sonoro. 

Ma è solo un temporaneo momento di riflessione e la successiva intro Wizz è la più feroce del disco e accompagna a King Snake e alla finale The End, ossessiva e urlata in modo quasi death metal. 

Un viaggio nelle profondità delle esperienze traumatiche dell’essere umano e la sua risalita urlante! 

 SCORE: 7,75

DA ASCOLTARE SUBITO

When the Lights Come On – The Beachland Ballroom – Crawl!

DA SKIPPARE SUBITO

Da gustarselo tutto di un fiato!